è stata presentata in Aula della Camera dei Deputati la Risoluzione n 7-00857 (primo firmatario l`On. Raffaella Mariani del Gruppo parlamentare PD) da svolgersi in Commissione Ambiente, sul sistema di qualificazione dei lavori in cui viene chiesto al Governo l`impegno “ad adottare ogni utile iniziativa volta ad impedire il paventato blocco del mercato degli appalti connesso al rilascio dei certificati lavori necessari alla riattestazione nelle nuove categorie variate, ivi incluse, possibili iniziative normative per introdurre, se del caso, soluzioni acceleratorie per il rilascio delle nuove attestazioni nonchè ogni utile modifica della disciplina finalizzata a neutralizzare gli effetti distorsivi per la concorrenza derivanti dalla applicazione delle disposizioni del DPR 207/2010 a danno delle imprese nazionali a favore di quelle comunitarie””.
Nelle premesse dell`Atto viene evidenziato in particolare che:
– “la crisi del settore delle costruzioni continua a mordere, con effetti devastanti, consegnando un saldo negativo del 24 %, nel quadriennio 2008-2011, che sale al 44,5 % se consideriamo il periodo 2005-2011 periodo pre-crisi””;
– “per superare la crisi occorrono, per quel che concerne il settore degli appalti, oltre ad iniziative di rilancio di investimenti nel settore delle opere pubbliche, con effetti indotti sulle forniture ed i servizi, anche interventi strutturali intesi alla riqualificazione del mercato e delle imprese””;
– “l`attuale regolamento degli appalti pubblici prevede, tra le modifiche alla vecchia normativa, quella relativa a molte categorie di qualificazione (categorie OG10, OG11, OS2, OS7, OS8, OS12, OS18, OS20 e OS21) le cui attestazioni – ai sensi dell`art. 357, c. 12 del DPR 207/2010, rilasciate nella vigenza del DPR 34/2000 – cesseranno di avere validità a decorrere dall`8 giugno 2012, salvo riattestazione alla luce delle nuove regole””;
– “entro il prossimo mese di giugno le stazioni appaltanti dovranno procedere alla remissione di un numero elevatissimo di certificati lavori, con grande difficoltà a reperire progetti risalenti nel tempo ed in generale a recuperare i dati necessari al calcolo delle quote dei lavori specialistici che componevano gli interventi, anche a causa del continuo avvicendamento dei RUP“;
– “la proroga di ulteriori sei mesi per la remissione dei predetti certificati ai sensi dell`articolo 357, comma 12, non è servita ad attuare la necessaria accelerazione delle procedure per il rilascio dei certificati ancora in forte ritardo, con effetti negativi sulla capacità delle imprese a partecipare alle gare bandite con le categorie oggetto di modifica””;
– “la stessa Autorità di vigilanza sui contratti pubblici nella relazione annuale per il 2010 ha rilevato, con riferimento al periodo transitorio, «criticità di particolare rilevanza riconducibili al considerevole numero di certificati emessi dal 2001 che dovranno essere riemessi, alla valutazione di un numero altrettanto cospicuo di attestati rilasciati sulla base di lavori eseguiti in ambito privato, nonchè alla validità delle attestazioni di qualificazione contenenti le categorie oggetto di modifica rispetto all`arco temporale previsto dalla norma entro il quale procedere anche all`adeguamento dell`attuale sistema informatico””;
– “l`enorme aggravio di lavoro a carico delle stazioni appaltanti, espone al rischio di un blocco del sistema, impedendo alle imprese di poter entrare in possesso di una attestazione valida ed efficace prima del giugno 2012, non consentendo loro di partecipare alle gare pubbliche bandite ai sensi del DPR 207/2010“;
– “molte stazioni appaltanti, in considerazione delle difficoltà del sistema di qualificazione di ottemperare alle previsioni normative, stanno valutando ipotesi di ritiro/sospensione delle procedure di gara in corso di pubblicazione con le nuove categorie variate, con rilevanti danni per l`economia del sistema Paese e rischio di perdita dei già ridotti finanziamenti pubblici””;
– “le criticità del sistema di qualificazione nazionale rischiano di rendere deteriori le condizioni di partecipazione delle imprese italiane a quelle comunitarie, per le quali la qualificazione avviene senza limitazioni di subappalto nè alle qualifiche riportate, a tutto danno delle imprese nazionali””.
In allegato il testo della Risoluzione.
6379-Testo della Risoluzione (7-00857).pdfApri