Nella riunione delle Conferenze Stato-Regioni e Unificata del 22 maggio scorso sono state trattate, tra l`altro, le seguenti tematiche:
Conferenza Stato Regioni:
Non si segnalano argomenti di interesse.
Conferenza Unificata:
Argomento:
Approfondimenti:
Sul provvedimento in oggetto, le Regioni hanno preannunciato la presentazione in sede politica delle loro proposte emendative evidenziando talune criticità, quali:
– l`approccio marcatamente unilaterale nell`intervento di razionalizzazione della spesa pubblica laddove sarebbe opportuno prevedere un raccordo con la sede istituzionalmente competente quale la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica;
– l`eccessiva dilatazione dei poteri del Commissario straordinario;
– l`eccessiva pervasività dei poteri del Commissario, specie per quelli di natura ispettiva, già esercitati nei confronti delle Regioni da altri organi istituzionalmente competenti;
– la dubbia legittimità dei poteri di sospensione, revoca e annullamento delle procedure di acquisto di beni e servizi in capo al Commissario; la dubbia legittimità del potere di intervento in autotutela del Presidente della Giunta Regionale sugli atti posti in essere dagli enti regionali strumentali;
– le problematiche relative al regime previsto espressamente per le Regioni sottoposte a commissariamento per la redazione ed attuazione del piano di rientro del disavanzo sanitario.
Le Regioni hanno, pertanto, espresso un parere condizionato all`accoglimento di alcuni emendamenti contenuti in un documento (Allegato all`Atto A); anche l`ANCI e l`UPI hanno espresso un parere favorevole condizionato all`accoglimento di alcune proposte emendative, già formulate in sede tecnica, contenute in un documento (Allegato all`Atto B) evidenziando l`urgenza di insediare la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica, già istituita dal decreto legislativo 68/2011.
Al riguardo, il Governo ha preso atto delle proposte formulate dalle Regioni e dagli Enti locali, riservandosi un approfondimento e una valutazione nel corso del successivo iter parlamentare.
Sul provvedimento in oggetto, le Regioni e gli Enti locali hanno espresso parere negativo in quanto il Governo non ha fornito una risposta adeguata sul merito delle questioni poste.
Si veda precedente del 21 maggio 2012 e del 23 maggio 2012.