Le Commissioni riunite Finanze e Attività Produttive della Camera dei Deputati hanno avviato l’esame, in prima lettura, in sede referente, del disegno di legge di conversione del DL 83/2012 recante “”Misure urgenti per la crescita del Paese”” (
DDL 5312/C) deliberando lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali.
L’ANCE, in particolare, ha inviato un proprio documento di osservazioni e proposte relative, tra l’altro, a:
Viene segnalata la necessità di prevedere l’esclusione dall’IMU dei fabbricati costruiti e destinati alla vendita, almeno per 3 anni dall’ultimazione della costruzione. Tale imposta rappresenta, infatti, l’unica forma di tassazione sull’invenduto tra i settori industriali.
Viene rilevata l’opportunità di modificare la disposizione del testo sul temporaneo potenziamento della detrazione del 36% per il recupero edilizio delle abitazioni chiarendo espressamente l’applicabilità del beneficio anche per l’acquisto di abitazioni facenti parte di edifici interamente ristrutturati dalle imprese di costruzioni cedenti.
-Riduzione del carico fiscale sulle compravendite di abitazioni
Al fine di incentivare il mercato immobiliare, compreso quello delle nuove costruzioni, viene proposta l’introduzione, a favore degli acquirenti di abitazioni (anche diverse dalla “prima casa”), di una detrazione IRPEF pari all’IVA, o all’imposta di registro, calcolata su un valore massimo di 100.000 euro, a condizione che il corrispettivo d’acquisto non superi 200.000 euro.
Viene evidenziata la necessità di alleggerire il “costo fiscale” d’acquisto degli immobili destinati a progetti di nuova edificazione o di recupero e riqualificazione (anche previa demolizione dell’esistente), attraverso l’applicazione delle imposte sui trasferimenti in misura fissa (ossia 504 euro “fissi” di Registro e Ipocatastali, a fronte di un oneroso 10-11% del prezzo d’acquisto).
Viene segnalata l’opportunità di correggere la norma del testo che eleva dal 50% al 60% la quota di lavori che i concessionari autostradali, la cui concessione sia stata assentita prima del 30 giugno 2002, sono obbligati ad affidare a terzi con procedura di gara, prevedendo un ulteriore innalzamento della quota al 100%, o, in subordine, al 70% e anticipandone l’entrata in vigore al 1° gennaio 2013, anziché dal 1° gennaio 2015 (come previsto dall’art. 51 del D.L. n. 1/2012).
Con riferimento alla norma del testo che disciplina le modalità di affidamento degli interventi per la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma in Emilia, viene rilevata la necessità di eliminare il richiamo al contraente generale, in quanto tale figura si attaglia esclusivamente alla realizzazione di grandi infrastrutture di interesse strategico, mentre non risulta necessaria per la realizzazione di opere a carattere “medio-piccolo”, quali moduli temporanei abitativi, destinati all’alloggiamento temporaneo delle persone, ovvero destinati ad attività scolastiche ed uffici pubblici.
Inoltre, con riguardo alla norma con cui si prevede che, sulla base di apposita convenzione, la società Fintecna assicura il supporto necessario per le attività tecnico- ingegneristiche alla Regione Emilia Romagna, viene evidenziata l’opportunità di precisare che Fintecna possa svolgere “unicamente” attività di tipo tecnico- ingegneristico e di estendere il supporto della medesima società anche alle Regioni Lombardia e Veneto.
Al fine di rendere più agevole la gestione delle crisi d’impresa, viene evidenziata la necessità di estendere l’esclusione dall’azione revocatoria alle locazioni finanziarie, riguardanti i beni strumentali all’esercizio d’impresa e quella relativa all’immobile in cui l’attività imprenditoriale viene svolta nonché di introdurre una disciplina relativa alla gestione delle crisi nell’ambito dei gruppi di imprese di dimensioni medio-piccole e di rivedere il processo di approvazione delle proposte di concordato.
Si allega il Documento consegnato agli atti delle Commissioni.
7129-Documento consegnato agli atti.pdfApri