Banca d’Italia conferma, nei primi 3 mesi del 2012, il forte credit crunch che mette a rischio la sopravvivenza delle imprese di costruzioni: forte flessione per i mutui per investimenti in edilizia residenziale (-21,4%) e per quelli in edilizia non residenziale (-41,5%). In calo anche i mutui per l’acquisto di case per le famiglie (-16,1%)
Il documento analizza i dati di Banca d’Italia sull’andamento del mercato del credito in Italia per il settore delle costruzioni. I dati relativi ai primi 3 mesi del 2012 confermano il progressivo disimpegno dei sistema creditizio nei confronti del settore: dopo il calo registrato dal 2007 al 2011 , periodo in cui i mutui per investimenti in abitazioni sono diminuiti del 38,2% e quelli per investimenti in edilizia non residenziale sono calati del 44,3%, nel primo trimestre si è aggiunta un ulteriore riduzione del 24,1% nel comparto residenziale e del 41,5% nel comparto non residenziale. Ma il credit crunch che sta colpendo il comparto edile è doppio: se, da un lato, il credito per intraprendere nuove iniziative di investimento per le imprese è in diminuzione dal 2008, dall’altro, anche i mutui alle famiglie per l’acquisto di case sono in discesa. Nel primo trimestre del 2012, i finanziamenti per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie sono calati del 16,1%, dopo il -12% registrato nel 2011.
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