[Il Sole 24 Ore – 15/09/2012 – di Eugenio Bruno]
Ambiente, un`autorizzazione al posto di sette
Monti: agevolata la crescita delle Pmi – Patroni Griffi: per le imprese stimiamo un risparmio di 1,3 miliardi
Al posto di sette diverse autorizzazioni ambientali le Pmi dovranno presentarne una sola. Utilizzando tutte lo stesso interlocutore: lo sportello unico per le attività produttive (il cosiddetto Suap). A prevederlo è il regolamento di attuazione dell`articolo 23 del decreto «Semplifica Italia», che il Governo ha approvato ieri in via preliminare e che comincerà ora la trafila di rito (Conferenza unificata, Consiglio di Stato, commissioni parlamentari), prima di tornare a Palazzo Chigi per l`ok definitivo. Per la soddisfazione del premier Mario Monti: questa misura, ha detto, «renderà più semplice la vita delle imprese, particolarmente per quelle piccole e medie» e «sarà di grande aiuto per la crescita». Mentre il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, ha insistito sugli 1,3 miliardi di risparmi che il provvedimento consentirà al nostro sistema produttivo.
Che l`argomento gli stesse a cuore il presidente del Consiglio lo aveva già dimostrato nell`intervista in esclusiva al Sole 24 Ore del 29 agosto scorso quando aveva indicato nella «certificazione unica ambientale» il primo tassello attuativo da emanare dopo la pausa estiva. E così è stato. Ma l`attuazione delle norme varate sin qui sta a cuore anche a questo giornale che, con l`iniziativa «rating 24», ha deciso di monitorare passo passo il follow up delle singole riforme. Una circostanza a cui sembra essersi riferito lo stesso Monti nella conferenza stampa post Cdm di ieri quando ha dichiarato che «in quest`ultimo periodo si è molto discusso della necessità di attuare fino in fondo nella concretezza i provvedimenti di riforma che questo Governo ha assunto». Nel ricordare che il visto unico ambientale è stato introdotto dal «Semplifica Italia», il premier ha poi assicurato: «Sono passati tre o quattro mesi, cerchiamo di abbreviare il tempo tra il varo delle riforme e il loro impianto nel terreno».
Il Dpr messo a punto dall`Unità per la Semplificazione amministrativa di Palazzo Vidoni, in coordinamento con l`Ambiente e lo Sviluppo, ricalca quello anticipato sul Sole 24 ore di mercoledì. I 12 articoli che lo compongono consentono alle Pmi di richiedere al Suap – al posto dei sette «titoli abilitativi» attualmente rilasciati da Pa diverse – la nuova autorizzazione unica ambientale (Aua). Che affiancherà l`Aia per le grandi imprese e la Via. Salvo modifiche dell`ultim`ora, i sette documenti dovrebbero riguardare gli scarichi, l`utilizzo di acque reflue, le emissioni in atmosfera (anche di modesta dimensione), i fanghi di lavorazione dell`attività agricola, l`impatto acustico, l`autosmaltimento e il recupero dei rifiuti.
Nel rimandare allo schema qui accanto per i dettagli sul funzionamento dell`Aua (vedi allegato), in questa sede va ricordato come il regolamento fissi a 15 anni la durata del visto unico, uniformando così i diversi termini di scadenza che oggi interessano le singole autorizzazioni. Il rinnovo andrà chiesto sei mesi prima della scadenza e, se nel frattempo non ci sono state modifiche sostanziali dell`impianto, per ottenerlo basterà la presentazione di una dichiarazione sostitutiva. Fanno eccezione le attività a maggiore impatto ambientale per le quali la richiesta andrà presentata ex novo. Fermo restando l`obbligo di comunicare ogni quattro anni l`esito degli autocontrolli.
Un accenno infine ai tempi di risposta. Che, ha precisato una nota della Funzione pubblica, saranno «certi». Le autorità (Regione, Comune, Provincia o Arpa a seconda dei casi) a cui il Suap smisterà l`istanza delle imprese dovranno rispondere tendenzialmente entro 90 giorni. Viceversa interverrà, nelle vesti di “commissario”, il dirigente responsabile del procedimento e non più il ministero competente.
7932-Tabella relativa allo schema di funzionamento Aua.pdfApri