La Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame, in prima lettura, in sede referente, del disegno di legge sulla “Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente ed orientato alla crescita” (
DDL 5291/C), ha deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali nell’ambito delle quali l’ANCE ha inviato le proprie osservazioni sui contenuti del provvedimento.
Al riguardo, l’Associazione ha, anzitutto, evidenziato la piena condivisione della volontà di accelerare l’avvio di un processo di riforma tributaria improntato a criteri di equità, trasparenza e crescita, che diviene ancor più importante ed urgente nell’attuale situazione di gravità in cui versa il sistema economico-produttivo nazionale.
Nell’ottica dell’attuazione di un intervento organico e strutturale di riforma del sistema tributario, ha rilevato, peraltro, la carenza, nel disegno di legge delega, di principi posti a fondamento di una revisione della fiscalità immobiliare, che, di contro, appare sempre più necessaria, alla luce del pesante prelievo fiscale gravante sugli immobili, il cui tasso è permanentemente in crescita.
A tale proposito appare essenziale che, tra i principi cardine posti a base del progetto di riforma tributaria, trovino spazio anche alcune linee direttrici di riordino del sistema fiscale immobiliare.
Si tratta, in particolare, delle seguenti:
- nell’ambito della revisione dei valori catastali dei fabbricati:
– garanzia del rispetto di invarianza di carico tributario sia per le imposte sui trasferimenti, sia per quelle che colpiscono il possesso degli immobili (quale l’IMU);
– riesame complessivo della disciplina IMU, volto prioritariamente a ridurre il carico impositivo sugli investimenti immobiliari e sui fabbricati utilizzati nell’esercizio dell’attività produttiva, nonché su quelli destinati alla vendita;
- riguardo al monitoraggio dell’erosione fiscale, da attuare anche attraverso un complessivo riordino di tutti gli incentivi fiscali attualmente vigenti:
– inserimento della “casa” tra gli ambiti specifici da tutelare fiscalmente, al pari della “famiglia”,della “salute” e delle “categorie più svantaggiate”;
– rafforzamento degli strumenti fiscali diretti a favorire i processi di rinnovamento urbano (ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica) e previsione di incentivi al mercato delle nuove costruzioni;
- in tema di revisione delle imposte dirette:
– riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro;
– integrale deducibilità dei costi d’indebitamento sostenuti dalle imprese per il finanziamento dell’attività produttiva,
– equiparazione del prelievo fiscale tra gli investimenti immobiliari delle imprese e quelli effettuati dai privati;
- nell’ambito del riordino delle imposte indirette e, più in particolare, dell’imposta di registro e delle ipotecarie e catastali:
– detassazione dei trasferimenti intermedi (acquisto di aree, fabbricati da ristrutturare e volumetrie), finalizzati alla successiva utilizzazione edificatoria;
– ripristino del principio di alternatività tra IVA e “imposte d’atto”, che devono tornare ad applicarsi nella misura fissa (e non proporzionale) nell’ipotesi di trasferimento assoggettato ad IVA.
Si allega il documento con in dettaglio le proposte ANCE.
7993-Documento con le proposte ANCE.pdfApri