[La Stampa – 03/10/2012 – di Roberto Giovannini]
L`Antitrust: più liberalizzazioni
L`autorità chiede un cambio di passo al Governo: più mercato per trasporti, energia, banche e servizi
Di liberalizzazioni si parla molto più di quanto si faccia. E a leggere la segnalazione inviata a Governo e Parlamento in vista delle definizione della legge sulla concorrenza, anche l`Esecutivo guidato da Mario Monti deve agire con molta maggiore determinazione per scardinare monopoli, semplificare le procedure e aprire il mercato. Dai trasporti alle infrastrutture energetiche, dalle poste alla sanità, dai servizi pubblici locali alle professioni, dalle banche alla pubblica amministrazione.
Cominciando però immediatamente, chiarisce l`Authority guidata da Giovanni Pitruzzella dal calcolo delle bollette di luce e gas basato sui consumi presunti e non su quelli reali. Un «trucco» con cui le aziende del settore in pratica impediscono agli utenti di capire i veri costi delle loro bollette, eventualmente scegliendo offerte più convenienti. Secondo il Garante, «si tratta della pre-condizione necessaria per indurre i consumatori finali a una maggiore sensibilità verso offerte concorrenziali».
È lunga ben 88 pagine la «segnalazione» dell`Antitrust a Camere e Governo, che aveva annunciato di voler anticipare da giugno 2013 ad ottobre di quest`anno la legge annuale, puntando già da allora su settori essenziali come quello postale, sanitario o dei beni culturali. Moltissime le proposte del Garante: ad esempio, ampliare i poteri sostitutivi di Stato e Regioni in caso di inerzia od ostruzionismo antiliberalizzazioni degli enti locali. Si propone un indennizzo «automatico e forfettario» a favore dei cittadini per colpire i ritardi della pubblica amministrazione, e la separazione dell`attività bancaria da quelle postali tradizionali «per aumentare la concorrenza nel settore bancario e garantire maggior trasparenza nel settore postale». Da rivedere anche la governance delle banche popolari quotate, perché «il regime legale consente assetti societari che ne limitano la contendibilità senza che sia garantito il rispetto dello spirito mutualistico».
Per garantire maggiore concorrenza nel settore autostradale l`Antitrust propone gare, aumenti delle tariffe legati agli aumenti di produttività (e non all`inflazione) e limiti alla durata delle concessioni. Bisogna poi valutare seriamente la possibilità di scorporo della rete Telecom: i tempi sono maturi per «valutare con attenzione la possibilità di procedere alla separazione proprietaria tra gestore della rete e l`impresa erogatrice dei servizi di telecomunicazione». L`Antitrust poi suggerisce di andare verso la multi-titolarità delle farmacie: una misura simile consentirebbe di economie di scala e di rete con la nascita di nuovi modelli di business. Per favorire la diffusione dei farmaci generici o meno cari, l`Antitrust pensa anche ad introdurre una retribuzione a forfait per la vendita di ciascun medicinale, indipendentemente dal prezzo. Infine, una proposta che certo farà discutere: per combattere gli accordi tra imprese per fissare prezzi alti favorendo le denunce, si potrebbe assicurare «l`immunità penale per le persone fisiche appartenenti all`impresa che collabora» ed «escludere dalla responsabilità solidale l`impresa che ottiene l`immunità».