In Aula della Camera dei Deputati è stata presentata una Mozione (1-01174, primo firmatario l’On. Pippo Gianni del Gruppo parlamentare Popolo e Territorio), sulle misure da adottare per risolvere il problema dei ritardi di pagamento delle Pubbliche Amministrazioni.
Premesse
Nelle premesse dell`Atto, viene evidenziato, in particolare, che:
– “una delle concause che hanno accelerato i fallimenti e la crisi di numerose aziende è da ricercarsi nel patto di stabilità che blocca l’utilizzo delle risorse presenti nelle casse delle Amministrazioni locali che non possono pagare i crediti nei confronti delle aziende”;
– “anche l’associazione nazionale dei costruttori edili ha lanciato un grido di allarme, denunciando che nel primo trimestre dell’anno ben 750 imprese di costruzioni hanno dichiarato fallimento”;
– “in particolare l’ANCE denuncia che, nel proprio settore, dall’inizio della crisi, sono fallite 7552 imprese e che ciò ha comportato la perdita di 380 mila posti di lavoro”;
– “in occasione dell’assemblea nazionale, l’ANCE ha richiesto una revisione in tempi strettissimi del patto di stabilità degli enti locali, che hanno ritardi di pagamenti che vanno da otto mesi a due anni, ben al di sopra delle norme comunitarie che impongono il pagamento della pubblica amministrazione entro sessanta giorni”;
– “tale situazione rischia di bloccare nel prossimo triennio investimenti per 32 miliardi di euro con gravissime ripercussioni sui livelli occupazionali già fortemente erosi dal prolungamento della crisi economica”;
– “questa situazione, ovviamente, pesa maggiormente nel Mezzogiorno dove i ritardi storici in termini di infrastrutture e investimenti, hanno prodotto un gap economico nei confronti del resto del Paese”.
Conclusioni
L`Atto di indirizzo impegna il Governoa:
– “promuovere tutte le iniziative normative necessarie per ovviare ai pagamenti delle transazioni commerciali, in particolar modo quelle che interessano le pubbliche amministrazioni, cercando di rispettare le norme comunitarie che impongono il pagamento, da parte della pubblica amministrazione, entro sessanta giorni”;
– “ad assumere iniziative dirette a rivedere il patto di stabilità quantomeno nella norma che costringe i comuni e le pubbliche amministrazioni a non pagare le imprese che hanno già portato a termine lavori per il pubblico diventando così protagonisti e agenti involontari indiretti di molti fallimenti, verificando, qualora risultasse necessario, la possibilità di incrementare il ruolo della Cassa depositi e prestiti, affinché oltre ai prestiti alle piccole e medie imprese, che vanno in ogni caso incrementati, possa intervenire per coprire i debiti contratti dalla Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese”;
– “a promuovere un quadro organico di interventi a favore delle micro, piccole e medie imprese che rappresentano il volano dello sviluppo nel nostro Paese”.
Si allega il testo della Mozione presentata in Aula.
8478-Testo della Mozione (1-01174).pdfApri