Si informano le imprese e le Associazioni di quanto ci viene segnalato in una nota dalla nostra Ambasciata italiana a Canberra. Il 13 dicembre u.s. il Premier dello Stato del New South Wales (NSW) Barry O’Farrel ed il Ministro statale dei Trasporti Gladys Berejiklian hanno presentato nuovi Piani statali ventennali per il trasporto pubblico e le infrastrutture.
La strategia del Governo del NSW prevede nuovi progetti infrastrutturali per un ammontare di circa AUD 260 miliardi. Fra i progetti prioritari si segnalano il collegamento autostradale WestConnex (circa AUD 13 miliardi) e la costruzione di un secondo attraversamento ferroviario nella baia di Sydney (la cui fattibilità sarà però valutata solo dopo il completamento – previsto per il 2017 – del progetto North West Rail Link).
Circa 62 miliardi saranno investiti già nei prossimi 4 anni. Fra i progetti che dovrebbero partire subito si segnala la costruzione di 12 km di ferrovia leggera nel CBD di Sydney (costo stimato di AUD 1,6 miliardi).
Parte dei fondi per finanziare il nuovo Piano infrastrutturale saranno ricavati dalla dismissione di assets statali, tra cui l’impianto di desalinizzazione di Waratha (privatizzazione già completata), i porti di Botany Bay e Port Kembla e prevedibilmente la Schema Idroelettrico delle Snowy Mountains e le reti di generazione e distribuzione elettrica.
I nuovi Piani infrastrutturali sono disponibili alle pagine web:
Il Governo del NSW ha inoltre annunciato il prossimo avvio di un Piano integrato per la riqualificazione di Darling Harbour – comprensivo della costruzione di un nuovo Centro Convegni – per un costo di circa AUD 1,5 miliardi.
Lo scorso 12 dicembre la società energetica cinese PetroChina International ha acquisito dalla società energetica australiana BHP Billiton partecipazioni minoritarie per un ammontare di USD 1,63 miliardi nelle Joint Ventures East Browse e West Browse finalizzate alla realizzazione di un nuovo impianto per la liquefazione del gas naturale in Western Australia (Browse LNG) dal costo stimato di circa AUD 40 miliardi e promosso da Shell e Woodside Petroleum.
L’entrata di PetroChina nel Progetto Browse LNG segue quella delle società giapponesi Mitzui e Mitsubishi, che lo scorso aprile hanno acquisito una quota pari a AUD 2 miliardi. La partecipazione di importanti acquirenti asiatici dovrebbe presumibilmente facilitare l’annuncio della decisione finale di investimento del Progetto Browse LNG, sgombrando peraltro i timori circa il raffreddamento dell’interesse asiatico verso le risorse di gas naturale australiane.