L’Ance ha avviato oggi, con le tre sigle sindacali di categoria, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dell’edilizia del 19 aprile 2010 sulla base della piattaforma sindacale presentata nel novembre scorso.
Novità importante di questa trattativa, proprio alla luce della particolare congiuntura del momento e della condivisione dei macro temi in materia di Enti bilaterali, di riduzione dei costi e di incentivi alla flessibilità del mercato del lavoro, è la partecipazione al tavolo, da parte datoriale, delle Associazioni Cooperative Italiane.
Per la prima volta l’Ance ha proposto ai sindacati una propria piattaforma contenente richieste soprattutto in tema di: costo del lavoro, nuovi strumenti di flessibilità del lavoro, Enti bilaterali e abbattimento dei costi per le imprese.
Dall’incontro è emersa la condivisione con i sindacati su alcuni argomenti, tra cui la centralità del rinnovo contrattuale quale strumento imprescindibile per dare nuovo slancio al settore in un momento delicato di crisi quale quello che stiamo attraversando, nella consapevolezza della centralità che riveste il settore nell’economia del Paese.
E poi ancora, è stata espressa dai sindacati l’importanza della contrattazione per garantire regole chiare che siano espressione delle reali necessità del settore.
Anche il Vice Presidente Gabriele Buia, nell’introdurre le proposte integrative dell’Ance, ha ribadito l’importanza del ruolo della bilateralità come supporto e rilancio alle imprese e di conseguenza come linfa per il mercato del lavoro in genere. È stato dal Vicepresidente ribadito il peso della corretta applicazione del contratto collettivo di riferimento, per evitare l’alterazione del mercato e della concorrenza sleale tra i soggetti in esso operanti.
Necessaria, ha ribadito il Vice Presidente, un’azione comune nei confronti delle Istituzioni per una corretta regolamentazione del mercato, volta a contrastare fenomeni di destrutturazione dell’impresa e a combattere il fenomeno del falso lavoro autonomo.
Le parti, non addentrandosi nello specifico delle rispettive richieste, si sono date atto di rimandare l’incontro per entrare nel vivo della trattativa a seguito di un esame approfondito dei documenti rispettivamente presentati.
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