Il Consiglio dei Ministri nella seduta del
27 marzo 2013, n.74, ha approvato, tra l’altro la legge di delegazione europea e la legge europea 2013 che, nei rispettivi ambiti di competenza, recepiscono i contenuti dei due disegni di legge comunitaria (disegno di legge comunitaria 2011 e disegno di legge comunitaria 2012) che, a causa dello scioglimento anticipato delle Camere, non sono stati approvati durante la scorsa legislatura.
La legge di delegazione europea:
– conferisce la delega generale al Governo per il recepimento di 35 direttive europee contenute negli allegati A e B;
– conferisce al Governo una delega legislativa biennale per l’emanazione dei decreti legislativi che prevedono sanzioni penali e amministrative, di competenza statale, per la violazione di precetti europei non trasfusi in leggi nazionali;
– detta criteri specifici di delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi di attuazione della direttiva 2010/75/UE in tema di inquinamento derivante da attività industriali;
– detta uno specifico criterio di delega per il recepimento delle direttive 2011/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, 2011/85/UE (requisiti per i quadri di bilancio nazionali).
La legge europea contiene tutte le norme, diverse dalle deleghe, necessarie ad adempiere a obblighi europei e finalizzate a porre rimedio a casi di non corretto recepimento di normativa dell’UE nell’ordinamento nazionale.
Sui due provvedimenti, adottati salvo intese, deve essere acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Il Consiglio dei Ministri ha, inoltre, esaminato alcune leggi regionali nell’ambito delle quali ha deliberato, in particolare, l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale delle seguenti:
– Legge Regione Umbria n. 3 dell’8/02/2013 “Norme per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 15 dicembre 2009” in quanto contiene disposizioni in contrasto con i principi di tutela della concorrenza e con l’ordinamento civile che, pertanto, violano l’art. 117, secondo comma, lett. e) ed l), della Costituzione;
– Legge Regione Sardegna n. 2 dell’1/2/2013 “Autorizzazione all’intervento finanziario della SFIRS Spa per l’infrastrutturazione, il risparmio e l’efficientamento energetico dell’area industriale di Portovesme – Sulcis, incremento della dotazione finanziaria relativa agli interventi per il Parco geominerario e norme urgenti in materia di sostegno al reddito dei lavoratori in regime di ammortizzatori sociali” in quanto contiene disposizioni che comportano spese per le quali non è prevista la necessaria copertura finanziaria in contrasto con l’art. 81, quarto comma, della Costituzione;
ed ha deliberato la non impugnativa, tra l’altro, delle seguenti:
– Legge Regione Marche n. 2 del 05/02/2013 “Norme in materia di rete ecologica delle Marche e di tutela del paesaggio e modifiche alla Legge Regionale 15 novembre 2010, n. 16 “Assestamento del Bilancio 2010”;
– Legge Regione Sardegna n. 3 dell’8/02/2013 “Soppressione dell’Autorità d’ambito territoriale ottimale della Sardegna – Norma transitoria, disposizioni urgenti in materia di enti locali, di ammortizzatori sociali, di politica del lavoro e modifiche della legge regionale n. 1 del 2013.”;
– Legge Provincia di Bolzano n. 2 del 13/02/2013 “Modifica della legge provinciale 23 novembre 2010, n. 14, “Ordinamento delle aree sciabili attrezzate” e della legge provinciale 30 gennaio 2006, n. 1, “Disciplina degli impianti a fune e prescrizioni per gli ostacoli alla navigazione aerea”.