Per il Presidente Buzzetti la dichiarazione congiunta di Rehn e Tajani imprime una svolta storica al problema dei ritardati pagamenti. “Ora serve risposta immediata dall’Italia” sollecita Buzzetti che annuncia la partecipazione dell’Ance alla manifestazione Anci di giovedì 21 a Roma
“L’alibi che per anni ha impedito alle pubbliche amministrazioni di pagare le imprese per i lavori eseguiti oggi è caduto”. Questo il commento del presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, soddisfatto per la dichiarazione congiunta diffusa oggi dai Vicepresidenti della Commissione Ue Rehn e Tajani sulla possibilità di superare i vincoli del Patto di stabilità per il pagamento delle imprese.
Secondo il presidente dell’Associazione costruttori, infatti, grazie a questa chiara presa di posizione della Commissione europea viene meno l’ostacolo che le istituzioni italiane hanno sempre invocato finora per giustificare il mancato pagamento.
“Solo pochi giorni fa – conclude Buzzetti – insieme all’Anci e a tutta la filiera del settore, abbiamo chiesto al Governo e alla Commissione di poter approvare un piano di pagamento di tutti i debiti pregressi come misura “una tantum” sul modello spagnolo. Ora tocca al Governo e al Parlamento italiano seguire la strada indicata da Bruxelles e adottare un provvedimento d’urgenza per sbloccare i 19 miliardi che le imprese di costruzione attendono dalla PA e salvare migliaia di posti di lavoro”.
Una richiesta che l’Ance ribadirà con forza giovedì prossimo in occasione dell’iniziativa pubblica che l’Anci ha indetto a Roma per il superamento dei vincoli del Patto e alla quale prenderà parte anche un’ampia delegazione dell’Associazione costruttori.