In Aula della Camera dei Deputati è stata presentata un’Interpellanza (2-00002, primo firmatario l’On. Simonetta Rubinato del Gruppo parlamentare PD) sulle criticità connesse alle nuove norme in materia di responsabilità solidale negli appalti (art. 13-ter del DL 83/2012 convertito dalla L. 134/2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese”). Criticità ripetutamente evidenziate anche dall’ANCE (si veda, da ultimo, la notizia su “Interventi Ance” del 12 dicembre 2012).
Nelle Premesse dell’Atto di controllo, in particolare, viene evidenziato che:
– il suddetto art. 13-ter che ha modificato l’articolo 35 del DL 223/2006 in tema di soggetti responsabili per il versamento di somme all’Erario nel caso di appalto di opere e di servizi, ha previsto, in luogo di una responsabilità solidale di committente, appaltatore ed eventuali subappaltatori per il versamento delle ritenute su redditi di lavoro dipendente e per l’IVA dovuta in rapporto alle fatture inerenti alle prestazioni effettuate nell’ambito dell’appalto, che i soggetti responsabili in solido dei versamenti siano l’appaltatore e il subappaltatore. Ha , inoltre, stabilito che la responsabilità solidale dell’appaltatore viene meno solo se questi verifica il corretto adempimento degli obblighi del subappaltatore e che il pagamento del corrispettivo dovuto dal committente all’appaltatore è subordinato all’esibizione della documentazione che attesti il corretto adempimento di tali obblighi;
– nonostante siano intervenute diverse circolari dell’Agenzia delle Entrate, restano aperti una serie di problemi applicativi legati, in particolare, alla concreta qualificazione del contratto di appalto;
– la normativa in materia conferisce all’appaltatore la possibilità di sospendere i pagamenti nei confronti del subappaltatore fino all’esibizione della documentazione che attesti i corretti adempimenti fiscali;
– la non chiara individuazione dei limiti di responsabilità dei soggetti coinvolti ha determinato la sospensione dei pagamenti da parte dei committenti/appaltatori a favore di appaltatori e subappaltatori;
– si aggrava così la situazione in cui si trovano le imprese, già molto difficile anche a causa della stretta creditizia e dei ritardi dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione;
– il 12 marzo 2013 Confindustria ha presentato una formale denuncia (complaint) alla Commissione Europea per segnalare l’incompatibilità delle normativa nazionale con il diritto comunitario, limitatamente ai profili IVA.
Alla luce delle considerazioni svolte, nell’Interpellanza viene, quindi, chiesto al Ministro dell’Economia e delle Finanze “quali iniziative urgenti intenda il Governo assumere al fine di provvedere all’abrogazione di tali norme ancor prima che il ricorso formale presentato da Confindustria alla Commissione europea determini l’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano”.
Si allega il testo dell’Interpellanza.
10558-Testo dell’Interpellanza urgente.pdfApri