Il Consiglio dei Ministri nella seduta del
18 aprile u.s., n. 77, ha approvato, tra l’altro, i seguenti provvedimenti:
– due disegni di legge, approvati in via definitiva, dopo aver acquisito il parere positivo della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, il primo sulla legge europea e il secondo sulla legge di delegazione europea.
I due provvedimenti, nei rispettivi ambiti di competenza, recepiscono i contenuti dei due disegni di legge comunitaria (disegno di legge comunitaria 2011 e disegno di legge comunitaria 2012) che, a causa dello scioglimento anticipato delle Camere, non sono stati approvati durante la scorsa legislatura.
In particolare la legge di delegazione europea:
– conferisce la delega generale al Governo per il recepimento di 35 direttive europee contenute negli allegati A e B;
– conferisce al Governo una delega legislativa biennale per l’emanazione dei decreti legislativi che prevedono sanzioni penali e amministrative, di competenza statale, per la violazione di precetti europei non trasfusi in leggi nazionali;
– detta criteri specifici di delega al Governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi di attuazione della direttiva 2010/75/UE in tema di inquinamento derivante da attività industriali;
– detta uno specifico criterio di delega per il recepimento delle direttive 2011/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, 2011/85/UE (requisiti per i quadri di bilancio nazionali);
– delega il Governo a legiferare nelle seguenti materie: coordinamento della disciplina interna in materia di IVA con l’ordinamento UE; attuazione della normativa europea relativa all’istituzione di un sistema di licenze FLEGT (Forest Law Enforcement, Governance, and Trade) per le importazioni di legname nell’UE; adozione di decreti legislativi finalizzati al riordino e alla semplificazione delle procedure di autorizzazione all’esportazione di prodotti e tecnologie a duplice uso.
La legge europea contiene tutte le norme, diverse dalle deleghe, necessarie ad adempiere a obblighi europei e finalizzate a porre rimedio a casi di non corretto recepimento di normativa dell’UE nell’ordinamento nazionale. Con l’adozione del provvedimento sarà possibile chiudere venti procedure di infrazione e dieci casi EU pilot; dare attuazione a una decisione della Commissione europea per la quale i termini sono già scaduti; evitare l’apertura di due procedure d’infrazione derivanti da casi non trattati dalla Commissione europea nell’ambito del sistema EU pilot; attuare due Regolamenti.
– un Decreto del Presidente della Repubblica, in via definita, dopo aver acquisito i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti, sui criteri e le procedure per l’utilizzazione della quota dell’8×1000 dell’IRPEF devoluta alla diretta gestione statale, destinata agli interventi straordinari per fame nel mondo, per calamità naturali, per assistenza ai rifugiati e per conservazione di beni culturali.
Le modifiche proposte intendono migliorare la disciplina dell’erogazione del contributo dell’8×1000 adeguandola ai principi di certezza e trasparenza di distribuzione delle risorse e ai principi di razionalizzazione e contenimento della spesa.
– un decreto legislativo sull’ordinamento di Roma, Capitale della Repubblica.
In particolare, il provvedimento, approvato in via definita, assicura, tra l’altro, finanziamenti statali diretti a Roma Capitale destinati al trasporto pubblico locale. L’assegnazione dei fondi viene effettuata nel più ampio rispetto delle prerogative della Regione Lazio e preservando i fondi per il trasporto destinati alle altre Regioni italiane.
Il decreto attribuisce inoltre al Sindaco poteri speciali per far fronte a situazioni di emergenza dovute al traffico, alla mobilità e all’inquinamento.
Infine, il testo semplifica le procedure relative al finanziamento degli interventi destinati alla capitale.
– un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, approvato in via preliminare, che è il secondo provvedimento di attuazione del decreto legislativo n. 216 del 2010 (determinazione dei costi e dei fabbisogni standard di Comuni, Città metropolitane e Province) che adotta le note metodologiche e il fabbisogno standard relativi alla procedura di calcolo e il fabbisogno standard per ciascun Comune e Provincia delle Regioni a Statuto ordinario, per le funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo.
Lo Schema di provvedimento verrà sottoposto all’esame della Conferenza Stato – città e autonomie locali e alle Commissioni parlamentari competenti.
Il Consiglio dei Ministri ha, inoltre, esaminato alcune leggi regionali e delle province autonome, nell’ambito delle quali ha deliberato l’impugnativa, davanti alla Corte Costituzionale, tra l’altro, delle seguenti:
– Legge Regione Valle Aosta n. 5 del 25/02/2013 “ Modificazioni alla legge regionale 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e direttive per l’esercizio dell’attività commerciale)” in quanto contiene disposizioni che contrastano con i principi fondamentali in materia di tutela della concorrenza di cui all’articolo 117, comma 2, lett. e), della Costituzione e con gli articoli 25 e 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione;
– Legge Regione Valle Aosta n. 3 del 13/02/2013 “ Disposizioni in materia di politiche abitative” in quanto contiene disposizioni che contrastano con il diritto comunitario e, pertanto, violano l’articolo 117, primo comma, della Costituzione.
È stata, infine, deliberata la non impugnativa, tra l’altro, della Legge Regione Toscana n. 8 dell’8/03/2013 “ Disposizioni in materia di consorzi di bonifica. Modifiche alla l.r. 79/2012 e alla l.r. 91/1998.”