Giusti gli incentivi. Ma non si arresta l’emorragia di posti di lavoro: secondo l’Istat il 50%
dei posti persi quest’anno è in edilizia: occorre piano Marshall per le costruzioni
“Sono i nostri operai e i nostri impiegati quelli che stanno pagando più duramente la crisi. Per far ripartire il lavoro nel Paese bisogna far ripartire l’edilizia”. Questo il commento del Presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, ai dati sul crollo dell’occupazione diffusi oggi dall’Istat.
In soli 12 mesi, 200 mila posti di lavoro in meno e un ulteriore crollo della produzione del 12% nelle costruzioni. “Non si ferma l’emorragia in atto ormai da troppo tempo – continua Buzzetti – è una realtà che non si può più nascondere. Serve un piano Marshall per la casa, le scuole e il territorio nei primi 100 giorni di Governo altrimenti sarà allarme sociale.”
Secondo Buzzetti, l’avvio dei pagamenti della Pa e gli ecobonus che hanno avuto il via libera stamattina sono “primi passi importanti di attenzione, ma non bastano a bloccare lo tsunami che sta investendo il settore”.
“Bisogna ridare agli italiani la possibilità di acquistare casa – conclude il presidente dell’Ance – ripristinando il circuito dei mutui a favore delle fasce più deboli e avviare finalmente un piano di manutenzione e di messa in sicurezza del territorio e degli edifici, cominciando dalle scuole che versano in uno stato di inaccettabile degrado: i soldi ci sono e non sono mai stati spesi”.
Il Governo Letta deve trovare il coraggio di spenderli ora o sarà troppo tardi.