In Aula della Camera dei Deputati è stata presentata un’Interrogazione a risposta immediata (3-00071, primo firmatario l’On. Marcello Taglialatela del Gruppo parlamentare FdI) volta a conoscere gli intendimenti del Governo in merito alle problematiche inerenti la compensazione tra crediti certificati nei confronti delle P.A. e debiti tributari e previdenziali delle imprese.
Nell’Atto di controllo viene evidenziato, in particolare, il mancato coordinamento tra le discipline previste in materia dal DL 52/2012, convertito dalla L.94/2012 (spending review) e, in seguito, dal DL 35/2013 (all’esame in seconda lettura della Commissione Bilancio del Senato, DDL 662/S).
Quest’ultimo dispone, infatti, che ai fini dei pagamenti, l’accertamento della regolarità contributiva, da realizzarsi attraverso la trasmissione del documento unico di regolarità contributiva (DURC), sia effettuato con riferimento alla data di emissione della fattura, o di richiesta equivalente di pagamento. Inoltre, nel caso tale accertamento evidenzi un’inadempienza contributiva, dal certificato di pagamento deve essere trattenuto l’importo corrispondente alla stessa, con conseguente pagamento di quanto dovuto direttamente agli enti previdenziali e assicurativi.
Il precedente DL 52/2012, convertito dalla L.94/2012, sopra citato, prevede, invece, che il documento unico di regolarità contributiva possa essere rilasciato anche in caso di inadempienza, se l’azienda è in possesso di apposita certificazione che attesti la sussistenza di crediti certi, liquidi ed esigibili, vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, per un importo almeno pari ai versamenti contributivi accertati e non ancora versati da parte della stessa. Nelle more dell’emanazione del decreto attuativo della norma, peraltro, l’INPS, pur potendo, nella fattispecie citata, rilasciare i documenti unici di regolarità contributiva, non può chiudere la posizione dell’azienda, a carico della quale continuano, quindi, a maturare interessi.
In merito alle problematiche illustrate viene, quindi, chiesto quale sia l’intendimento del Governo.
Al riguardo, il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha chiarito che “la competente amministrazione del lavoro riferisce che il necessario decreto di attuazione ministeriale è già stato firmato dai ministri competenti ed entrerà al più presto in vigore”
Il Ministro ha, altresì, rilevato che “è necessario, comunque, valutare immediatamente iniziative volte ad assicurare il rilascio del DURC a maggiori possibilità di compensazioni in caso di coesistenza di debiti e di crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione”.
In allegato il testo dell’Interrogazione e la risposta del Ministro con relativo dibattito.
11543-Testo dell’Interrogazione e risposta del Ministro.pdfApri