E’ stato assegnato alla Commissione Politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati, il Programma di 18 mesi del Consiglio dell’UE (1° gennaio 2013 – 30 giugno 2014) (
17426/12).
Il documento contiene il programma di lavoro del Consiglio elaborato dalle presidenze irlandese, lituana e greca, per il periodo dal gennaio 2013 al giugno 2014 e si articola in due parti.
La prima riguarda il quadro strategico del programma, inserito nella prospettiva degli obiettivi a più lungo termine che saranno perseguiti durante le presidenze successive (al riguardo sono state consultate su questa sezione le future presidenze italiana, lettone e lussemburghese), mentre la seconda parte costituisce propriamente il programma operativo che stabilisce le questioni da trattare durante il periodo di 18 mesi.
Riguardo al programma operativo, tra gli ambiti illustrati si evidenziano, in particolare:
POLITICA ECONOMICA
Viene evidenziato pur tenendo presente l’importanza del risanamento di bilancio, delle riforme strutturate e degli investimenti mirati per una crescita sostenibile, il Consiglio farà tutto quanto è in suo potere per assicurare la rapida attuazione del patto per la crescita e l’occupazione, adottato dal Consiglio europeo nel giugno 2012.
Viene sottolineato, altresì, che il coordinamento ex ante delle politiche economiche e di bilancio degli Stati membri sarà portato avanti nel quadro del semestre europeo, attualmente in fase di revisione al fine di migliorarne il funzionamento. Le tre presidenze perseguiranno un approccio integrato, assicurandosi che gli Stati membri affrontino le rispettive sfide strutturali e macroeconomiche ripristinando al tempo stesso finanze pubbliche sostenibili. L’obiettivo a lungo termine sarà il risanamento di bilancio pur garantendo una politica di spesa pubblica qualitativamente migliore e più efficace, dando la priorità a misure atte a favorire la crescita.
FISCALITA’
Nell’ambito dell’imposizione diretta il Consiglio continuerà a potare avanti i lavori per la revisione della vigente direttiva dell’UE in materia di tassazione dei redditi da risparmio, nonchè per la proposta di direttiva sulla base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società.
Riguardo all’imposizione indiretta verrà proseguito il lavoro sul sistema comune di imposta sul valore aggiunto, al fine di creare un sistema IVA più semplice, efficiente, solido e a prova di frode, adattato al mercato unico.
Le principali priorità saranno la modernizzazione e la semplificazione dell’attuale sistema, la riduzione degli oneri e dei costi amministrativi per gli operatori e le amministrazioni fiscali e la lotta contro la frode dell’IVA. Sarà, inoltre, portata avanti la revisione della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità.
GIUSTIZIA
Il Consiglio lavorerà al completamento dei lavori connessi alla proposta della Commissione sulla giustizia elettronica che si prefigge di istituire un quadro giuridico pe agevolare l’accesso alla giustizia in tutti i Paesi UE e facilitare la cooperazione giudiziaria in materia civile, penale e amministrativa a livello europeo.
PROTEZIONE CIVILE E GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI EMERGENZA
Verranno porteti avanti i lavori in corso sulla politica in materia di protezione civile, che mira a migliorare l’efficacia dei sistemi di prevenzione, preparazione e risposta in relazione alle calamità di origine umana o naturale di ogni tipo dentro e fuori dall’Unione. L’attenzione sarà posta, altresì, sulla rapida adozione e attuazione del quadro legislativo riveduto nel settore della protezione civile.
OCCUPAZIONE E POLITICA SOCIALE
Il Consiglio proseguirà nell’attuazione del pacchetto occupazione presentato dalla Commissione nel 2012 concentrandosi sulla creazione di posti di lavori di qualità, la riforma strutturale dei mercati del lavoro e l’investimento in capitale umano. L’attuazione di questo pacchetto comporterà, inoltre, l’introduzione di una struttura di governance rafforzata in questo campo.
Viene, altresì, evidenziato che gli orientamenti per l’occupazione rivolti a tutti gli Stati membri, decisi nel 2010, in linea di massima dovrebbero rimanere validi fino al 2014, benché debbano essere riveduti e confermati annualmente. Nel 2013 è previsto che la Commissione presenti una nuova proposta (per il periodo successivo al 2014).
Verranno, inoltre, portati avanti i negoziati relativi ad importanti testi legislativi settoriali nel quadro del quadro finanziario pluriennale (QFP). La conclusione dei quali determinerà l’impatto finanziario dei vari fondi relativi alla politica sociale.
In materia di diritto del lavoro verrà portato avanti il riesame della direttiva sul distacco dei lavoratori, sarà, altresì, esaminata un’iniziativa della Commissione mirante a eliminare le barriere esistenti alla mobilità dei lavoratori dell’UE migliorando la tutela dei diritti conferiti dalla normativa UE e apportando eventuali modifiche alle direttive sull’informazione e la consultazione dei lavoratori.
Altre iniziative per l’anno in corso riguardano la possibile semplificazione delle disposizioni in materia di partecipazione dei lavoratori nell’ambito della società europea e il riesame della direttiva che completa lo statuto della società cooperativa europea. Proseguiranno, altresì, i lavori sulla nuova direttiva sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici che dovrà essere adottata entro ottobre. Così come è prevista l’adozione di una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro per il periodo 2013-2020.
E’, inoltre, previsto l’esame di un nuovo strumento legislativo sulle malattie professionali del sistema muscoloscheletrico e un’iniziativa finalizzata alla modifica della direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.
COMPETITIVITA’
Nell’ambito del mercato unico viene indicata quale priorità il conseguimento di un accordo sulle parti ancora in sospeso del pacchetto appalti pubblici (direttiva sugli appalti pubblici, direttiva settoriale e direttiva sulle concessioni) nonché sulla direttiva relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, come richiesto dal Consiglio europeo.
Viene, inoltre, sottolineato che il Consiglio attende con interesse possibili nuove iniziative della Commissione volte a migliorare la regolamentazione e a ridurre l’onere normativo complessivo a livello di UE soprattutto per le PMI e le microimprese.
Riguardo alle PMI viene, altresì, rilevato che nell’Unione europea rappresentano il 99% delle imprese, nonché un fattore determinante per la crescita economica, l’innovazione, l’occupazione e l’integrazione sociale. Al riguardo, l’adozione del regolamento che istituisce un programma delle imprese e le piccole e medie imprese rappresenta una priorità. Il Consiglio assicurerà, altresì, il follow-up sia dello Small business act, che dal 2008 ha fornito un contributo significativo al miglioramento dell’ambiente delle PMI, sia del piano d’azione sull’imprenditorialità lanciato dalla Commissione nell’anno in corso.
In materia di diritto delle società viene evidenziata l’importanza della revisione dell’ottava direttiva sul diritto societario per quanto riguarda la revisione legale dei conti e il regolamento sui requisiti specifici relativi alla revisione legale dei conti di enti di interesse pubblico.
TRASPORTI
Per quanto riguarda le questioni in materia stradale, verranno proseguiti i lavori sulla proposta di regolamento sul tachigrafo, al fine di migliorare la sicurezza del sistema (riducendo le frodi e le manomissioni del tachigrafo), diminuendo i costi amministrativi e migliorando l’efficienza del controllo del sistema. Verranno, inoltre, esaminate le tre proposte del “pacchetto controllo tecnico” che riguarda i controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, i controlli tecnici su strada dei veicoli commerciali circolanti nell’Unione e documenti di immatricolazione dei veicoli al fine di migliorare la sicurezza stradale e la tutela dell’ambiente.
ENERGIA
Viene rilevato, tra l’altro, che partendo dall’adozione della direttiva sull’efficienza energetica, occorre compiere ulteriori progressi verso gli obiettivi del 2020 in materia, facilitando la rapida adozione di nuove misure sulla progettazione ecocompatibile.
Viene, altresì, evidenziato che in una prospettiva post-2020, le energie rinnovabili saranno in grado di svolgere un ruolo crescente se saranno compiuti ulteriori sforzi ai fini della loro integrazione nel mercato dell’energia elettrica e saranno affrontate le problematiche relative alla loro sostenibilità ed all’efficacia dei regimi di sostegno. Il Consiglio si impegnerà, quindi, in un riesame dell’attuazione del piano strategico per le tecnologie energetiche (Piano SET).
AMBIENTE
Viene evidenziato, tra l’altro, che l’adozione del settimo programma d’azione per l’ambiente resta una priorità per il Consiglio e sarà al centro dei lavori nel settore dell’ambiente durante il trio di presidenza. I lavori sulla legislazione in materia di rifiuti, nonché di acqua ed aria saranno al centro del programma. Anche la direttiva sulla valutazione dell’impatto ambientale sarà sottoposta a riesame. A livello internazionale viene sottolineato ,inoltre, il rafforzamento dell’UNEP e la creazione di un forum politico ad alto livello che dovrebbe succedere alla Commissione per lo sviluppo sostenibile.