Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del
5 luglio u.s., n.13, ha approvato, in via preliminare, uno Schema di disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle province che sarà sottoposto al parere della Conferenza unificata.
Al riguardo, viene previsto che entro sei mesi dalla data in entrata in vigore della legge costituzionale le Province sono soppresse. Sulla base di criteri e requisiti definiti con legge dello Stato sono individuate dallo Stato e dalle Regioni le forme e le modalità di esercizio delle relative funzioni.
Il Consiglio dei Ministri ha, inoltre, avviato l’esame preliminare di un disegno di legge che istituisce “l’Elenco dei portatori di interessi particolari”. Il testo si pone come obiettivo quello di assicurare la trasparenza dei processi decisionali pubblici attraverso la regolamentazione organica dell’attività svolta dai gruppi di interesse, persone fisiche o giuridiche che rappresentano professionalmente interessi leciti, anche di natura non economica, al fine di influenzare il decisore pubblico.
E’ stato approvato, altresì, un pacchetto di norme afferenti al Programma statistico nazionale per il triennio 2011-2013 nonché alla disciplina del censimento generale della popolazione e delle abitazioni.
Il Consiglio dei Ministri ha, infine, esaminato alcune leggi regionali e delle Province autonome nell’ambito delle quali ha, in particolare, deliberato la non impugnativa davanti alla Corte Costituzionale, tra l’altro, delle seguenti:
– Legge Regione Toscana n. 23 del 09/05/2013 “ Modifiche alla legge regionale 10 marzo 1999, n. 11 (Provvedimenti a favore delle scuole, delle Università toscane e della società civile per contribuire, mediante l’educazione alla legalità e lo sviluppo della coscienza civile democratica, alla lotta contro la criminalità organizzata e diffusa e contro i diversi poteri occulti);
– Legge Provincia di Trento n. 9 del 15/05/2013 “ Ulteriori interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie”;
– Legge Regione Marche n. 10 del 10/05/2013 “ Disposizioni di semplificazione e adeguamento della normativa regionale”.