Prosegue in Parlamento, al Senato come anche alla Camera dei Deputati (si veda al riguardo le notizie
dell’8 luglio,
del 3 luglio e
del 14 giugno 2013), la presentazione di Atti di controllo e di indirizzo sul tema dei ritardati pagamenti. Da ultimo, è stata formalizzata, in Aula del Senato, l’Interpellanza
n. 2-00049 (primo firmatario Sen. Anna Cinzia Bonfrisco del Gruppo parlamentare PdL).
Nelle premesse dell’Atto, in particolare, viene evidenziato che:
– “una delle componenti non secondarie della grave crisi economica italiana è rappresentata dalla carenza di liquidità delle imprese dovuta ad un duplice fenomeno: il credit crunch, da un lato, il mancato pagamento dei crediti vantati da tempo nei confronti della pubblica amministrazione, dall’altro. Crediti di cui, ancora oggi, non si conosce l’esatto ammontare, al punto che i 50 miliardi stanziati dal decreto-legge n. 35 del 2013 rappresentano solo una parte di un incerto universo dalla dimensione ancora insondata;
– le norme, approvate dal Parlamento, descrivono una procedura complessa, anche se necessaria a causa del disordine amministrativo esistente, il cui iter avrebbe dovuto richiedere un impegno prioritario da parte di tutti gli organi preposti ed una regia attenta da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, al fine di ricondurre ad unità i diversi canali di certificazione, gestiti da migliaia di strutture (centrali e periferiche) operative;
– i termini temporali previsti dal decreto devono considerarsi perentori, al fine di contribuire a dare certezza agli operatori economici e quindi volgere in positivo le relative aspettative, contribuendo, in tal modo, ad alleviare la morsa della crisi economica e finanziaria, con immediati effetti positivi sul volgere del futuro e della congiuntura.
Nelle conclusioni viene chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Economia e delle Finanze:
– “quale sia la data esatta in cui i pagamenti diventeranno effettivi, fornendo alle imprese la sospirata maggiore liquidità”;
– quali siano i passi finora compiuti nel gestire la complessa procedura, precisando se, nel corso del suo svolgimento, si sono registrati ritardi o contraddizioni, con particolare riferimento allo step della certificazione, al fine di predisporre fin da ora altri eventuali provvedimenti per favorirne l’implementazione, con l’obiettivo di fornire ulteriore liquidità, in grado di contrastare il fenomeno del credit crunch e dare maggior respiro alla situazione complessiva del Paese”.
Si allega il testo dell’Interpellanza.
12298-Testo dell’Interpellanza.pdfApri