Si informano le Associazioni e le Imprese in merito a quanto ricevuto dall’Ambasciata d’Italia in Messico.
Il Governo messicano ha reso noto nei giorni scorsi il Programma di Investimenti in Infrastrutture di Trasporto e Comunicazioni 2013-2018 durante una cerimonia presieduta dal Presidente Enrique Pena Nieto e dal Segretario per le Comunicazioni e i Trasporti Gerardo Ruiz Esparza. Il Programma, si propone l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico, incentivare la competitività e attrarre investimenti in strade, autostrade, linee ferroviarie, porti, aeroporti e reti di telecomunicazioni.
Il Programma Infrastrutture 2013-2018 si situa nel quadro del più generale Piano Nazionale di Sviluppo 2013-2018 (PND – Plan Nacional de Desarrollo), adottato nel maggio scorso e di cui sviluppa in particolare la quarta direttrice relativa all’eliminazione degli ostacoli per la creazione di un ‘Messico Prospero’. Tra le azioni per perseguire tale obiettivo, è stato infatti previsto lo sviluppo di una migliore rete infrastrutturale di trasporti e logistica (strade, autostrade, ferrovie, porti e aeroporti) che possa aumentare la produttività dell’economia e le interconnessioni all’interno del Paese, nonché’ promuovere lo sviluppo regionale e migliorare la qualità di vita della popolazione.
Durante la cerimonia, il Presidente Pena Nieto ha sottolineato come il Messico possa contare su una posizione geografica privilegiata, il che richiede però infrastrutture moderne e tecnologicamente avanzate, affinché’ la sua posizione strategica si converta in un fattore di competitività, in grado di rispondere alle crescenti esigenze interne e di integrazione del Paese nei mercati internazionali. A tal fine, il Programma Infrastrutture e Comunicazioni 2013-2018 intende convertire il Messico in un importante centro logistico ad alto valore aggiunto.
Il Programma Infrastrutture di Trasporto e Comunicazioni 2013-2018 prevede l’impegno a generare un totale di investimenti pubblici (federali e statali) e privati per circa 4 mila miliardi di pesos messicani, dei quali 1.300 miliardi di pesos (equivalenti a circa 102 miliardi di USD) saranno destinati a infrastrutture e telecomunicazioni, mentre il resto sarà destinato ad altri enti e organismi del Governo Federale, quali Pemex, la Commissione Federale per l’Elettricità e la Commissione Nazionale per l’Acqua. Infine, dei 1.300 miliardi di pesos messicani, 582 miliardi di pesos (circa 46 miliardi di USD) saranno destinati a infrastrutture di trasporto, mentre gli altri 700 miliardi (circa 56 miliardi di USD) verranno impiegati per il settore telecomunicazioni.
I progetti di infrastrutture di trasporto per i prossimi 5 anni prevedono sia nuove opere che ammodernamento e ampliamento di quelle già esistenti. Di questi progetti, la maggior parte riguarderà le infrastrutture stradali (149 progetti), seguono poi i porti, gli aeroporti (con 21 progetti ciascuno) e le ferrovie (19 progetti). Si stima che, dei 582 miliardi di pesos messicani destinati alle infrastrutture di trasporto, 386 miliardi di pesos (circa 30 miliardi di USD) serviranno per il trasporto su strada, 99 miliardi di pesos (circa circa 7 miliardi di USD) per il trasporto ferroviario, 62 miliardi di pesos (circa 5 miliardi di USD) per porti e 35 miliardi (circa 2,5 miliardi di USD) per aeroporti.
Rinviando alla lettura dei singoli progetti newl programma qui allegato,si segnalano qui di seguito gli aspetti principali per ciascuna area.
TRASPORTO SU STRADA. Il Programma intende rendere la rete stradale del Paese (che copre 374.262 km) più sicura, ampia e in buone condizioni, in modo da connettere meglio le varie regioni e avvicinare le comunità lontane. Si prevede la costruzione di 5.410 km di strade e autostrade, inclusa l’introduzione di sistemi segnaletici intelligenti, e 13.000 km di strade rurali. Tra i principali progetti si menzionano l’autostrada ‘Siglo XXI’, che connetterà il Golfo del Messico al Pacifico, all’altezza degli Stati di Puebla e Morelos, e l’autostrada Guanajuato-San Miguel de Allende. Sono inoltre previste, per la seconda metà dell’anno, le licitazioni delle autostrade Tuxtla-Villaflores, Tuxpan-Tampico, Cardel-Poza Rica, Atizapan-Atlacomulco, Pachuca-Huejutla e Comitan-frontiera con il Guatemala. Il Programma prevede inoltre alcune misure per decongestionare il traffico della capitale: nell’area metropolitana di Città del Messico saranno realizzate la connessione con l’autostrada Mexico-Pachuca tramite il viadotto Indios Verdes-Santa Clara, la connessione con l’autostrada Mexico-Cuernavaca con il secondo livello stradale del Periferico e si ampliera’ la rete della metropolitana.
LINEE FERROVIARIE. Il Programma Infrastrutture prevede il miglioramento di circa 371 km di tratte dedicate al trasporto merci e l’installazione di moderni sistemi di segnalamento. Il Presidente Enrique Pena Nieto ha, inoltre, proposto un cambio nella politica di trasporto pubblico, rilanciando le ferrovie per il trasporto passeggeri. Gli investimenti nel trasporto su rotaia saranno preordinati a ridurre i tempi di percorrenza nelle aree metropolitane, le emissioni di CO2 e a decongestionare il traffico automobilistico nelle maggiori arterie stradali del Paese. I principali progetti ferroviari per trasporto passeggeri, per un totale di 583 km, interessano i collegamenti tra Città del Messico e le emergenti aree di Toluca e Queretaro, il treno trans-peninsulare Merida-Riviera Maya, un treno leggero nell’area di Guadalajara e una nuova linea per la metropolitana di Monterrey.
PORTI. Il Programma Infrastrutture intende potenziare l’operatività dei principali porti messicani per convertirli in importanti piattaforme logistiche nei traffici verso il Nord ed il Sudamerica, così come verso l’Asia e l’Europa (il Messico vanta 11.500 km di coste), superando gli attuali problemi di saturazione. In particolare, si punterà ad accrescere la capacità di movimentazione container del 60%, da 5 a 8,5 milioni di TEUs, e sulla multimodalita’ dei grandi porti di Veracruz, Altamira, Manzanillo e Lazaro Cardenas. Si prevede inoltre la costruzione di 9 nuovi terminal e di un terminal per il traffico da crociera.
AEROPORTI. Si prevede la modernizzazione e/o l’ampliamento degli aeroporti di Chetumal, Hermosillo, Hidalgo, Nuevo Laredo, Puerto Vallarta e Toluca, così come il completamento del nuovo aeroporto di Palenque. Il Programma nulla prevede invece sulla costruzione del nuovo aeroporto di Tulum, il cui progetto permane in fase di stallo. Infine, una menzione speciale del Programma è dedicata all’esigenza di risolvere il problema di saturazione operativa dell’Aeroporto Internazionale di Città del Messico (AICM), senza però prospettare le possibili soluzioni (ampliamento di strutture già esistenti o costruzione di un nuovo aeroporto). Al momento, sono ancora in corso gli studi circa le possibili opzioni, la cui pubblicazione è prevista entro l’anno in corso.
Oltre ai quattro settori infrastrutturali di trasporto sopra esposti, un quinto ‘volet’ del Programma Infrastrutture riguarda le reti di telecomunicazioni ed è diretto ad ampliare la copertura, incentivare la concorrenza e far sì che la recente riforma costituzionale in materia trovi efficace applicazione. L’obiettivo prioritario di favorire l’accesso universale alle reti verrà perseguito tramite un investimento pubblico di circa 73 miliardi di pesos messicani (quasi 6 miliardi di USD).
La comunità imprenditoriale internazionale guarda con favore ai nuovi progetti infrastrutturali, anche in considerazione del fatto che gli investimenti verranno realizzati in forma di partnership pubblico-privato. Il Presidente Pena Nieto, inoltre, ha annunciato che il volume degli investimenti potrebbe persino aumentare qualora la riforma fiscale venga approvata entro l’anno. Tuttavia, non risultano ancora chiare le modalità esatte e le quote pubbliche di copertura finanziaria del Programma. Inoltre, ancora non risulta chiaro se il Governo messicano adotterà o meno un ulteriore documento più dettagliato che possa specificare meglio le cifre per ogni singolo progetto.
Infine molte imprese già presenti nel Paese ed esperte in progetti infrastrutturali sono pronte a competere per l’assegnazione delle opere e delle concessioni. Secondo alcuni analisti, sono favoriti i grandi gruppi con una buona capacità finanziaria (come OHL, Pinfra e ICA) e i fornitori delle imprese costruttrici (come Holcim, Cemex, Simec e Industrias CH).
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