E’ all’esame, in prima lettura, in sede referente, della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, il disegno di legge di conversione del Decreto legge 120/2013 recante “Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione” (
DDL 1690/C – Relatore l’On. Fabio Melilli del Gruppo PD
).
Il provvedimento volto a contenere il deficit del bilancio 2013 entro un valore non superiore al 3% del Prodotto interno lordo, prevede, in particolare, in tema di finanza pubblica, le seguenti misure:
-viene integrata la quota spettante a ciascun Comune del fondo di solidarietà comunale di cui all’art. 1, c. 380, della L. 228/2012, per un importo complessivo pari a 120 milioni di euro per l’anno 2013 da ripartire secondo la tabella allegata. A copertura di tale misura viene disposta, tra l’altro, la riduzione, per 30 milioni di euro, della dotazione della “Sezione per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali” del Fondo di cui all’art.1, c.10, del DL 35/2013, n.35, convertito, con modificazioni, dalla L. 64/2013;
-a modifica dell’art. 31 della L. 183/2011 in tema di patto di stabilità interno degli enti locali, viene previsto che nell’ambito della manovra di finanza pubblica e in coerenza con gli obiettivi programmatici, agli enti locali potranno essere attribuiti nel 2014 spazi finanziari, a valere sul patto di stabilità interno, per incentivare gli investimenti;
-viene previsto che la dotazione per il 2014 della Sezione per assicurare la liquidità alle regioni e alle province autonome per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili diversi da quelli finanziari e sanitari”, unitamente alle disponibilità non erogate in prima istanza alla data del 31 dicembre 2013, è destinata, entro il 31 marzo 2014, ad anticipazioni di liquidità per il pagamento dei suddetti debiti richieste non oltre il 28 febbraio 2014.
Inoltre, ai fini dell’assegnazione delle suddette anticipazioni di liquidità nonché ai fini dell’erogazione delle risorse già assegnate con decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze del 14 maggio 2013 ma non ancora erogate, sono considerati anche i pagamenti dei debiti fuori bilancio che presentavano i requisiti per il riconoscimento alla data del 31 dicembre 2012, anche se riconosciuti in bilancio in data successiva;
-viene disposto che all’atto dell’estinzione da parte della Regione dei debiti elencati nel piano di pagamento nei confronti degli enti locali o di altre pubbliche amministrazioni, ciascun ente locale o amministrazione pubblica interessata provvede all’immediata estinzione dei propri debiti. Il responsabile finanziario dell’ente locale o della pubblica amministrazione interessata fornisce formale certificazione alla Regione dell’avvenuto pagamento dei rispettivi debiti e dell’effettuazione delle relative registrazioni contabili, entro il 31 ottobre 2013, in relazione ai debiti già estinti dalla Regione alla data del 30 settembre 2013, ovvero entro 30 giorni dall’estinzione dei debiti da parte della Regione nei restanti casi. Sulla base delle suddette certificazioni, ciascuna Regione fornisce, entro i successivi 15 giorni, al Tavolo per la verifica dei pagamenti, un’unica comunicazione dell’avvenuto pagamento, da parte degli enti locali e delle pubbliche amministrazioni interessate, dei propri debiti a fronte dei corrispondenti crediti verso la Regione. Il mancato adempimento da parte delle Regioni, degli enti locali e delle altre pubbliche amministrazioni rileva ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare ai sensi degli artt. 21 e 55 del Dlgs 165/2001;
– al fine di consentire il rientro dallo scostamento dagli obiettivi di contenimento dell’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni entro il limite definito in sede europea, per l’anno 2013 le disponibilità di competenza e di cassa relative alle spese del bilancio dello Stato sono accantonate e rese indisponibili per ciascun Ministero secondo quanto indicato nella tabella allegata tali da assicurare complessivamente un miglioramento dell’indebitamento netto delle Pubbliche Amministrazioni di 590 milioni di euro per il medesimo
anno. Restano esclusi da tali limitazioni, tra l’altro, gli stanziamenti relativi al Fondo per lo sviluppo e la coesione ed alla realizzazione delle opere e delle attività connesse allo svolgimento del grande evento Expo Milano 2015.
Il decreto legge scade il 14 dicembre 2013.