La Commissione Istruzione del Senato, a conclusione dell’esame della Relazione sullo stato di avanzamento degli interventi per alloggi e residenze per studenti universitari oggetto di cofinanziamento, riferita all’anno 2012 (
Affare assegnato n. 40-bis), sulla quale l
’ANCE ha inviato un proprio documento di osservazioni e proposte (si veda, al riguardo, notizia
del 17 ottobre 2013), ha approvato un’apposita Risoluzione.
Premesse
Nelle premesse dell`Atto viene, in particolare, evidenziato che:
-“la legge n. 338 del 2000 prevedeva espressamente, per determinati soggetti – tra cui le Regioni, gli organismi regionali di gestione per il diritto allo studio universitario, le università statali e quelle legalmente riconosciute, i collegi e i consorzi universitari, le cooperative di studenti senza fini di lucro e le organizzazioni non lucrative di utilità sociale operanti nel settore del diritto allo studio – la possibilità di richiedere la compartecipazione statale per eseguire opere su edifici già esistenti nonché per realizzare o acquistare immobili da destinare a residenze universitarie”;
-“detto cofinanziamento viene erogato attraverso la Cassa depositi e prestiti a seguito di nulla osta rilasciato dalla apposita Commissione paritetica alloggi e residenze per studenti universitari del Dicastero”;
-“i relativi bandi di cofinanziamento sono stati emanati nel 2001, nel 2007 e nel 2011 e sono stati preceduti da specifici decreti”;
– “nel corso della procedura informativa sono stati consultati i seguenti soggetti: l’Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario (ANDISU), la Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), il Direttore generale per l’università, lo studente e il diritto allo studio universitario, dottor Livon, il Presidente della Commissione paritetica alloggi e residenze, professor Del Nord, la Conferenza dei Collegi universitari di merito legalmente riconosciuti (CCU), il Consiglio nazionale studenti universitari (CNSU), la Conferenza delle Regioni e l’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE);
-“essi hanno in generale sottolineato criticamente l’eccessiva lunghezza delle procedure, la mancanza di strumenti per un’adeguata valutazione della sostenibilità dei progetti, sotto i profili dell’esecuzione e della gestione, nonchè lo scarso affinamento delle modalità operative nel passaggio ai diversi bandi”;
-viene “riscontrata una forte disomogeneità tra i diversi territori in termini di attrattività e di capacità di investire per potenziare l’edilizia universitaria”.
Conclusioni
Con l`Atto di indirizzo viene chiesto l`impegno del Governo, tra l’altro,a:
-“ridurre ulteriormente la durata di alcune fasi preparatorie, onde alleggerire la complessità amministrativa, riequilibrando i tempi per la presentazione dei progetti preliminari rispetto a quelli per l’elaborazione del progetto esecutivo”;
-“attribuire maggiore importanza alla capacità di gestione e alla fattibilità dell’investimento; in tale ottica occorre prevedere maggiore flessibilità nella gestione mediante strumenti che permettano l’utilizzo delle strutture in sinergia con altre fasce di utenti”;
-“inserire come requisito di ammissione dei progetti che gli edifici siano dotati di un determinato rendimento energetico, anche al fine di puntare su strutture che garantiscano un’adeguata sostenibilità ed efficienza”;
-“prevedere, nella fase di valutazione dei progetti, una reale efficacia dell’investimento in termini di posti letto, premiando l’alto rapporto posti letto/investimento”;
-“privilegiare, ove possibile, il recupero del patrimonio edilizio esistente, in particolare pubblico, anche laddove esso comporti maggiori oneri, anziché puntare ad interventi di nuova costruzione, inevitabilmente lontani dalle strutture accademiche, nella duplice ottica di riqualificare i centri urbani e di sfruttare la rete di servizi attorno alle residenze universitarie;
-“monitorare la fase successiva alla realizzazione delle strutture, con particolare riferimento alla manutenzione ordinaria delle opere, onde assicurare il rispetto degli standard di efficienza nel lungo periodo”.
In allegato il testo della Risoluzione e della relativa discussione.
13363-Testo della Risoluzione e relativa discussione.pdfApri