L’Aula del Senato ha licenziato, in prima lettura, il disegno di legge recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2014)” (DDL 1120/S – Relatori il Sen. Antonio D’Alì del Gruppo PdL ed il Sen. Giorgio Santini del Gruppo PD) con la votazione di fiducia sul maxiemendamento del Governo nel quale sono sostanzialmente contenute le modifiche approvate dalla Commissione Bilancio nonché gli ulteriori emendamenti formalizzati e non votati nella stessa sede dai Relatori e dal Governo. La Commissione Bilancio, stante l’ingente numero di emendamenti ancora da esaminare, ha, infatti, preso atto dell’impossibilità di concluderne l’esame e non ha conferito mandato al Relatore su un testo definito nel suo complesso.
in materia tributaria e fiscale
-viene ulteriormente rivista la disciplina sulla tassazione immobiliare con l’istituzione dell’Imposta Unica Comunale (IUC) che si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, del tributo sui servizi indivisibili (TASI), destinato a finanziare i servizi indivisibili, a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile e della tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.
La base imponibile è quella prevista per l’applicazione dell’imposta municipale propria. L’aliquota di base della TASI è pari all’1 per mille che il comune, con propria delibera può ridurre fino all’azzeramento, ovvero può aumentare con il vincolo che la somma delle aliquote IMU e TASI non può superare l’aliquota massima IMU consentita per il 2013. Per il 2014 l’aliquota massima TASI non può superare il 2,5 per mille;
– viene elevata dal 20% al 30%, per l’anno di imposta 2013, la quota deducibile dal reddito d’impresa imponibile IRPEF/IRES dell’IMU pagata sugli immobili strumentali. La quota di deducibilità del 20% resta confermata a partire dal periodo d’imposta 2014.
-viene istituito il Sistema nazionale di garanzia nel quale sono ricompresi tre fondi che godono della garanzia dello Stato: il Fondo per le Pmi (già esistente), la sezione speciale “Progetti di ricerca e innovazione” e il Fondo per la prima casa, per la concessione di garanzie, a prima richiesta, su mutui ipotecari nonché sui finanziamenti connessi ad interventi di ristrutturazione ed efficienza energetica, con priorità per le giovani coppie e nuclei familiari monogenitoriali.
Viene, inoltre, prevista la garanzia dello Stato sull’acquisto da parte della Cassa depositi e prestiti Spa di titoli emessi nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto crediti verso le PMI;
-viene modificato l’art. 2, c. 2, DL. 282/2002 (Riapertura dei termini in materia di rideterminazione dei valori di acquisto) prevedendo, in particolare, la possibilità di rideterminare il valore di acquisto delle partecipazioni non negoziate e dei terreni edificabili da parte dei soggetti persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali posseduti alla data del 1° gennaio 2014, dietro pagamento di una imposta sostitutiva, che può essere rateizzata fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo con pagamento a decorrere dalla data del 30 giugno 2014;
-viene prevista la possibilità di dedurre fiscalmente canoni di leasing con durata almeno pari alla metà dell’ammortamento; in caso di immobili la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore a dodici anni. Viene, inoltre, disposta l’applicazione, a decorrere dal 1° gennaio 2014, dell’imposta di registro nella misura del 4% sugli atti relativi alle cessioni, da parte degli utilizzatori, di contratti di locazione finanziaria;
-viene previsto l’obbligo, per i notai e i pubblici ufficiali interessati, di versare su apposito conto corrente dedicato:
a) tutte le somme dovute a titolo di onorari, diritti, accessori, rimborsi spese e contributi, nonché a titolo di tributi per i quali il medesimo sia sostituto o responsabile d’imposta, in relazione agli atti dallo stesso ricevuti e/o autenticati e soggetti a pubblicità immobiliare, ovvero in relazione ad attività e prestazioni per le quali lo stesso sia delegato dall’autorità giudiziaria;
b) ogni altra somma affidatagli e soggetta ad obbligo di annotazione nel Registro delle Somme e dei Valori di cui alla legge n. 64/1934, comprese le somme dovute a titolo di imposta in relazione a dichiarazioni di successione;
c) l’intero prezzo o corrispettivo, ovvero il saldo degli stessi, se determinato in denaro, oltre alle somme destinate ad estinzione delle spese condominiali non pagate e/o di altri oneri dovuti in occasione del ricevimento o dell’autenticazione, di contratti di trasferimento della proprietà o di trasferimento, costituzione od estinzione di altro diritto reale su immobili o aziende.
Il suddetto obbligo non si applica agli importi inferiori a 100.000 euro. Inoltre, le somme depositate costituiscono patrimonio separato e sono impignorabili.
Le somme verranno, poi, svincolate dopo l’esecuzione della registrazione e della pubblicità dell’atto e verificata l’assenza di formalità pregiudizievoli.
Gli interessi sulle somme depositate, al netto delle spese di gestione del servizio, sono finalizzati a rifinanziare i fondi di credito agevolato, riducendo i tassi della provvista dedicata, destinati ai finanziamenti alle piccole e medie imprese.
Entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, verranno definiti termini, condizioni e modalità di attuazione delle suddette disposizioni;
in materia di lavoro
-vengono ulteriormente rimodulate le detrazioni IRPEF spettanti quando nel reddito complessivo concorrono redditi di lavoro dipendente e assimilati previsti dall’art. 13 del DPR 917/1986 (TUIR). Le detrazioni vengono previste per le fasce di reddito comunque non superiore a 55.000 euro;
– viene eliminata la riduzione dal 4% al 2,6%, con decorrenza dal 1° gennaio 2014, della contribuzione al fondo per la formazione professionale dei lavoratori in somministrazione prevista dall’art. 2, c. 39 della L. 92/2012;
-viene istituito presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali un fondo con dotazione di 2 milioni di euro per l’anno 2014 e di 5 milioni di euro per l’anno 2015 ai fini dell’incentivazione di iniziative rivolte alla partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese e per la diffusione di piani di azionariato rivolti a lavoratori dipendenti;
-viene prevista la possibilità che al finanziamento dell’incentivo per l’assunzione di giovani svantaggiati, di cui all’art. 1 del DL 76/2013 si provveda anche mediante risorse rese disponibili dagli atti di riprogrammazione delle risorse del Fondo di rotazione di cui alla L. 183/1987 già destinate ai Programmi operativi cofinanziati con fondi strutturali europei. Inoltre, il Ministero del Lavoro può erogare ai soggetti pubblici anticipazioni sui contributi spettanti a carico del bilancio dell’Unione europea;
in materia di infrastrutture
-viene incrementato lo stanziamento di 335 milioni di Euro previsto in favore di ANAS per il 2014 di ulteriori 150 milioni di euro per l’anno 2015 con la possibilità di utilizzo dello stesso da parte della società, oltre che per interventi di manutenzione straordinaria della rete stradale e per la prosecuzione degli interventi previsti dai contratti di programma già stipulati con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, anche per finanziare la realizzazione di nuove opere;
-vengono estese le revoche delle assegnazioni disposte dal CIPE per la realizzazione delle opere ricomprese nel Programma delle infrastrutture strategiche che, ai sensi dell’art. 32, c. 2 e 3 del DL 98/2011 interessano i finanziamenti assegnati dal CIPE entro il 31 dicembre 2008, ai finanziamenti assegnati entro il 31 dicembre 2010;
-viene istituito, nello stato di previsione del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il “Fondo Unico Expo: infrastrutture strategiche di connessione all’Expo 2015” nel quale confluiscono i finanziamenti statali relativi alle opere di connessione infrastrutturale del Tavolo Lombardia, non immediatamente utilizzabili, al fine di essere rifinalizzate alla realizzazione delle opere ritenute più urgenti e indispensabili ai fini dell’Evento;
-vengono stanziate risorse per un importo complessivo di 27,6 milioni di euro al fine di favorire la ricostruzione e la ripresa economica delle zone della Regione Sardegna colpite dagli eventi alluvionali del mese di novembre 2013;
-viene prevista l’istituzione di un Fondo con una dotazione pari a 26,5 milioni di euro per l’anno 2014 finalizzato ad interventi in conto capitale per la ricostruzione e messa in sicurezza dei territori nelle zone interessate da eventi emergenziali pregressi e, in particolare:
-1,5 milioni di euro quali contributi alle imprese che abbiano subito danni alle scorte e ai beni mobili strumentali all’attività produttiva nella Regione Marche;
-20 milioni di euro per la ricostruzione nelle province di Lucca, Massa Carrara, Genova e la Spezia nonché nella Regione Marche;
-5 milioni di euro per la ricostruzione dei territori della Regione Toscana;
-vengono previste misure di carattere operativo e finanziario per la ricostruzione della Città dell’Aquila e dei comuni del cratere colpiti dal sisma dell’aprile 2009, dei comuni in Calabria e Basilicata colpiti dal sisma del 26 ottobre 2012 e delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. Vengono, inoltre, previste risorse per le spese finali per la Regione Molise colpita dal sisma dell’ottobre e novembre 2002;
-viene rifinanziato per l’anno 2014, per l’importo di 30 milioni di euro, il Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio istituito presso il Ministero dell’Economia e delle finanze ai sensi dell’art. 13, c. 3-quater del DL 112/2008.
Nel corso dell’esame in Commissione Bilancio sono stati accolti numerosi ordini del giorno tra cui il n. 166/5 (primo firmatario il Sen. Vincenzo Gibiino del Gruppo parlamentare PdL) che – come auspicato dall’ANCE (si veda al riguardo la notizia di Interventi Ance dell’11 novembre 2013) – impegna il Governo “in sede di esame del disegno di legge n. 1120, a valutare l’opportunità di dare attuazione al contenuto normativo dell’emendamento 6.356” con cui si chiede la soppressione della disposizione di cui all’art. 133 del Dlgs 163/2006 (Codice appalti) che riduce del 50% l’importo della compensazione liquidabile all’appaltatore per i maggiori oneri sostenuti per l’incremento dei prezzi dei materiali da costruzione.
Confermate le altre misure del provvedimento relative, tra l’altro, alla proroga delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico e agli stanziamenti per infrastrutture e messa in sicurezza del territorio. Per i contenuti del disegno di legge si veda precedente del 4 novembre 2013.
Il provvedimento passa ora alla seconda lettura della Camera dei Deputati.