E’ all’esame, in prima lettura, in sede referente, della Commissione Finanze del Senato, il disegno di legge di conversione del Decreto legge 133/2013 recante “Disposizioni concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia” (
DDL 1188/S – Relatori il Sen. Federico Fornaro del Gruppo PD e il Sen. Andrea Olivero del Gruppo SCpI
).
Tra le principali misure previste si segnalano le seguenti misure:
– viene abolita, per l’anno 2013, la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU) per alcune tipologie di immobili tra cui:le abitazioni principali e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; gli alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP); i fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 13, c.8, del DL 201/2011 convertito dalla L. 214/2011.
La suddetta agevolazione si applica, inoltre, agli immobili equiparati all’abitazione principale dai Comuni ai sensi dell’art. 13, c. 10, del DL 201/2011 e dell’art. 2-bis del DL 102/2013 tra cui: l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata; le unità immobiliari e relative pertinenze, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo dell’imposta a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale.
Al fine di assicurare ai Comuni il ristoro del conseguente minor gettito IMU, viene previsto lo stanziamento di un aumento di risorse di euro 2.164.048.210,99 per l’anno 2013, di cui euro 2.076.989.249,53 per i Comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della Regione Sardegna ed euro 87.058.961,46 riferiti ai comuni delle Regioni a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta e delle province autonome di Trento e di Bolzano;
-viene disposto che il contribuente è tenuto a versare, entro il 16 gennaio 2014, il 40% dell’eventuale differenza tra l’ammontare dell’IMU risultante dall’applicazione delle aliquote e della detrazione per ciascuna tipologia di immobile richiamate dal provvedimento, deliberate dai Comuni per l’anno 2013, e quello risultante dall’applicazione dell’aliquota e della detrazione di base;
– per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013, viene aumentata al 128,5% la misura dell’acconto IRES per il settore creditizio, finanziario e assicurativo ed applicata un’addizionale IRES di 8,5 punti percentuali per i medesimi soggetti;
-vengono previste disposizioni per favorire il processo di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico. In particolare, viene previsto che per le alienazioni di immobili pubblici la domanda di sanatoria delle irregolarità edilizie può essere presentata entro un anno dall’atto di trasferimento dell’immobile. Viene, inoltre, previsto, a modifica dell’art. 11-quinquies del DL 203/2005 convertito dalla L. 248/2005, la possibilità per l’Agenzia del demanio, previa autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle finanze, di vendere a trattativa privata, anche in blocco, i beni immobili ad uso prevalentemente non abitativo e viene esteso il meccanismo di dismissione ai beni immobili di proprietà degli enti locali.
Previste, inoltre, disposizioni sull’organizzazione e sulla partecipazione al capitale della Banca D’Italia.
Il decreto legge scade il 29 gennaio 2014.