Nella riunione della Conferenze Stato-Regioni del 19 dicembre scorso è stata trattata la seguente tematica:
Conferenza Stato-Regioni:
Argomento:
Parere sullo Schema di decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, in materia di ammortizzatori sociali in deroga, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85: (Parere reso)
Approfondimento
L’art. 4, c. 2, del DL 54/2013 convertito dalla L. 85/2013, in materia di ammortizzatori sociali in deroga, prevede che, con decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni, sono determinati, nel rispetto degli equilibri di bilancio programmati, criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente, con particolare riguardo ai termini di presentazione, a pena di decadenza, delle relative domande, alle causali di concessione, ai limiti di durata e reiterazione delle prestazioni anche in relazione alla continuazione rispetto ad altre prestazioni di sostegno del reddito, alle tipologia di datori di lavoro e lavoratori beneficiari.
Nel corso della seduta le Regioni hanno espresso parere negativo, salvo l’accoglimento di alcune questioni pregiudiziali e di talune proposte di modifica al testo del provvedimento contenute in un documento consegnato (Allegato A); in particolare, hanno sottolineato la necessità della copertura integrale delle risorse necessarie per l’anno 2013 e per gli anni 2014-2015 e che sia valorizzato il ruolo delle Regioni, a fronte dei compiti attribuiti all’INPS nella fase di invio ed esame delle domande da parte degli interessati. Hanno, altresì, evidenziato la situazione di grave tensione sociale determinata dall’incertezza della copertura finanziaria degli interventi relativi al 2013, facendo presente che, laddove non fossero garantite certezze sull’integrale copertura finanziaria resa necessaria dall’applicazione dei nuovi criteri, e non fossero accolte le modifiche relative alla gestione delle procedure, ritengono non possibile proseguire nella gestione per conto dello Stato degli ammortizzatori in deroga con conseguente restituzione agli organi statali della funzione di autorizzazione.
Il Governo, nell’evidenziare la complessità della procedura di adozione del provvedimento in oggetto, per il quale occorre acquisire il parere della Commissioni parlamentari e sentire la parti sociali, ha ritenuto di non potere al momento dare garanzie in merito alle risorse finanziarie oltre quelle già stanziate per l’anno in corso e per il 2014, sottolineando, peraltro, che le disposizioni previste dal provvedimento non fanno sorgere diritti soggettivi, rimanendo sempre in capo alle Regioni la discrezionalità nella concessione degli ammortizzatori sociali in relazione alle singole realtà produttive del proprio territorio; comunque, ha assicurato ampia apertura politica nel valutare, ai fini del loro accoglimento, le proposte di modifica formulate nel merito del provvedimento.