Si è svolta il 5 febbraio u.s. l’audizione dell’ANCE presso la Commissione Bicamerale per la Semplificazione nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla semplificazione legislativa ed amministrativa.
Il Presidente, Ing. Paolo Buzzetti, che ha guidato la delegazione associativa, ha sottolineato, in premessa, che il Rapporto sull’indice di competitività World Economic Forum (Wef) colloca l’Italia al ventunesimo posto su 27 Stati membri dell’Unione europea in quanto il potenziale italiano rappresentato, in particolare, da un settore privato caratterizzato da un alto numero di imprese e un elevato livello di innovazione, non trova piena applicazione a causa delle regolamentazioni onerose e della burocrazia superflua ed inefficiente.
La burocrazia nel nostro Paese è, infatti, una delle tasse occulte più alte pagate dalle imprese: la classifica Doing Business 2013 della Banca Mondiale sui contesti più favorevoli agli affari, su 185 Paesi analizzati, colloca l’Italia al 73° posto, all’ultimo posto tra gli Stati europei (solo la Grecia è sotto di noi).
Ha, quindi, evidenziato che il tema della semplificazione, fondamentale per il rilancio della competitività economica e territoriale, è un tema da anni al centro del dibattito politico-imprenditoriale-civile, e si presenta come obiettivo di largo respiro, operando su diversi temi e livelli. In particolare, uno dei passi fondamentali per una maggiore efficienza e per il migliore funzionamento del nostro sistema, è rappresentato, non solo dalla semplificazione legislativa ed amministrativa che può essere attuata nel breve periodo, ma anche da una riforma istituzionale, con la quale si ripensi alla riallocazione delle diverse competenze, assicurando una maggiore concertazione con le autonomie territoriali.
Anche la semplice abrogazione di normative ormai desuete e spesso datate avviate a più riprese nelle precedenti legislature rappresenta non solo un segno positivo, ma testimonia come attraverso comportamenti tutto sommato semplici, si possa fare molto.
Ha, poi, illustrato un ulteriore passaggio essenziale per un’effettiva semplificazione amministrativa rappresentato dalla necessità di “correntizzare” e rendere trasparente il procedimento amministrativo necessario per poter dare inizio ad una attività. E’, infatti, irreale parlare di comunicazione di inizio attività se poi per poterla effettivamente avviare sono necessari nulla-osta, pareri ecc. i cui tempi di rilascio sono ben superiori a quelli previsti per l’inizio dell’attività. Inoltre, la scarsa trasparenza del processo amministrativo non ha un effetto deprimente solo per il mercato interno, ma anche per gli investitori stranieri per i quali certezze e cronoprogrammi sono essenziali nella valutazione della convenienza o meno ad intervenire nel nostro Paese.
Nell’ambito delle iniziative da intraprendere, ha, quindi, evidenziato la necessità che:
– si attui un riordino delle discipline normative privilegiando l’uso di Testi Unici;
– si prosegua nel percorso di riforma, semplificazione e razionalizzazione del sistema amministrativo statale e degli enti locali;
– si proceda ad una riforma delle istituzioni e ad una riallocazione delle funzioni;
– si modelli il rapporto Stato – Regioni verso una maggiore uniformità di trattamento.
Ha, poi, illustrato le misure di semplificazione nelle diverse aree di competenza quali edilizia e ambiente, fiscalità, opere pubbliche, lavoro, sicurezza e tecnologie delle costruzioni.
Si allega il documento con le proposte ANCE consegnato agli atti della Commissione.
14792-Documento con le proposte ANCE.pdfApri