La Commissione Bilancio del Senato, come già la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati (si veda al riguardo la notizia “In Evidenza” del 20 aprile u.s.), ha approvato, al termine dell’esame, un apposito Documento sulla proposta di Regolamento relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici (COM-2015- 10), connesso al Piano di investimenti per l’Europa – c.d. Piano Juncker.
Sull’ Atto europeo viene espressa una valutazione positiva con alcune osservazioni, tra cui, in particolare:
-“si rileva che il volume dei nuovi investimenti da attivare con il Piano non appare sufficiente a produrre un impatto macroeconomico significativo e colmare il gap di investimenti esistente oggi a livello europeo”;
– “si ritiene, pertanto, essenziale che vengano attivate nuove risorse sia a livello europeo sia a livello nazionale, per generare un più elevato volume di investimenti, scongiurando così il rischio di vanificare l’efficacia di una iniziativa, quale quella varata, di grande potenzialità”;
-“al riguardo la prospettiva a medio e lungo termine, a livello europeo, resta quella di promuovere per l’Europa un’adeguata capacità fiscale ovvero la disponibilità di un suo bilancio e su questa base emettere titoli per finanziare adeguatamente gli investimenti necessari”;
-“a livello nazionale è auspicabile la creazione di adeguati incentivi – rispetto a quelli oggi molto scarsi – per l’erogazione da parte degli Stati membri di contributi finanziari addizionali in favore del Fondo”;
-“anche il trattamento del co-finanziamento volontario da parte degli Stati membri dei singoli progetti finanziati dal FEIS va meglio chiarito e definito rispetto a quanto stabilito dalle nuove regole sulla flessibilità approvate dalla Commissione”;
-“in relazione alle procedure di selezione dei progetti, oltre che da un approfondito scrutinio di carattere tecnico, esse devono essere guidate anche da ragioni macroeconomiche e, in particolare, dall’obiettivo di colmare i ‘gap d’investimento’ laddove (paesi, regioni e territori) siano particolarmente acuti”;
– “è altresì importante che venga stabilito un efficace raccordo con gli obiettivi che sono al centro di altri programmi dell’azione dell’UE in aree di intervento vicine a quelle poste come finalità del Piano di investimenti, come nei casi dell’energia e/o delle infrastrutture”;
-“con riferimento alla partecipazione al Piano di investimenti delle Banche di promozione nazionale, quali la Cassa depositi e prestiti, è essenziale che le condizioni previste per la concessione delle garanzie del Fondo siano più convenienti rispetto a quelle ottenibili ai normali prezzi di mercato, per evitare di minare il carattere addizionale degli stessi investimenti finanziati dal Piano”;
-“è altresì auspicabile che la Commissione adotti al più presto le linee guida finalizzate a definire i principi che i progetti dovrebbero rispettare per essere ammessi al sostegno del FEIS nel rispetto delle norme sugli aiuti di Stato”;
-“sempre in relazione alle procedure di selezione dei progetti e di erogazione dei finanziamenti, deve essere assicurata la dovuta celerità e semplicità procedurale che contribuisce a determinare la profittabilità di un’opera”;
-“si proceda alla costituzione di una riserva di progetti di investimento europei, che metta a disposizione degli investitori, su un sito Internet accessibile a tutti, informazioni trasparenti ed esaustive sui potenziali progetti”;
-“tale elenco di progetti potrebbe portare, in un futuro prossimo, a un sistema di certificazione europea dei progetti di investimento che soddisfino determinati criteri, utilizzabile in prospettiva dalla BEI e dalle banche di promozione nazionali per attirare gli investitori privati”;
-“ai fini della mobilitazione dei capitali privati molto importante sarà la parte del Piano dedicata al miglioramento delle condizioni di contesto per la realizzazione degli investimenti privati in Europa (business environment). A differenza delle altre, tuttavia, questa parte non prevede tempi e scadenze precise. Si auspica pertanto che sia definita con maggiore chiarezza, specificando tempi e modalità delle misure e iniziative che si vogliono varare per affrontare le criticità oggi esistenti in Europa in materia di progettazione e realizzazione degli investimenti privati”;
-“è auspicabile che il Governo acceleri le riforme strutturali (liberalizzazioni, riduzione dei rischi e costi regolatori, sistemi giudiziari affidabili, pubbliche amministrazione efficienti e competenti, ecc) e rimuova alcuni ostacoli oggi esistenti (costi, lungaggini, incertezza) alla realizzazione di investimenti”;
-“con riferimento alla parte del Piano dedicata a migliorare l’accesso ai finanziamenti degli investimenti per le PMI andrebbero chiariti e meglio definiti gli spazi specifici, in termini di risorse, che verranno dedicati alle PMI così definite in base alla definizione tradizionale europea (fino a 250 addetti) e quelli che verranno riservati alle imprese a media capitalizzazione (fino a 3000 addetti) per evitare effetti distorsivi e di spiazzamento a danno delle prime”;
-“si auspica infine che nel prosieguo dell’iter negoziale per l’approvazione della proposta di regolamento relativa al Piano di investimenti per l’Europa, il Governo assicuri un costante raccordo con le due Camere del Parlamento”.
In allegato il Documento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato.
20440-Documento approvato dalla Commissione Bilancio.pdfApri