SENATO DELLA REPUBBLICA
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DA UN RAMO DEL PARLAMENTO
– DDL su “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea- legge di delegazione europea 2014” (DDL 1758/S).
L’Aula ha licenziato, in prima lettura, il provvedimento in oggetto, con alcune modifiche al testo approvato dalla Commissione Politiche dell’Unione europea.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Art.1, comma 1
Tra le direttive da recepire nell’ordinamento con decreti legislativi da sottoporre al preventivo parere del Parlamento (di cui all’allegato B del testo) è stata inserita, in particolare, la seguente:
– 2014/17/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 4 febbraio 2014 in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2013/36/UE e del regolamento (UE) n. 1093/2010.
Emendamento 1.2 a firma di parlamentari
Articolo aggiuntivo
Vengono individuati specifici principi e criteri direttivi per il recepimento della direttiva 2014/104/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 novembre 2014 relativa a determinate norme che regolano le azioni per il risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri e dell’Unione europea, già inserita nell’allegato B del testo.
Emendamento 1.0.300 del Governo
Per l’iter parlamentare precedente si veda la Sintesi n. 14/2015.
Il testo contiene, in particolare, disposizioni di delega al Governo per l’adozione, secondo le procedure, i principi e criteri direttivi di cui all’art. 31 e 32 della L.234/2012 (che ha riformato le norme sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea), di appositi decreti legislativi di attuazione delle direttive elencate negli allegati A e B al provvedimento stesso. Nello specifico, gli schemi di D.lgs attuativi delle direttive di cui all’allegato B vengono sempre trasmessi preventivamente al parere del Parlamento, mentre quelli relativi alle direttive dell’allegato A sono inviati alle Camere solo in caso siano previste sanzioni penali.
Tra le direttive indicate nell’allegato B vengono previste, tra l’altro:
– 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati (termine di recepimento 16 maggio 2017).
Per il recepimento di tale direttiva nel testo vengono previsti specifici criteri direttivi;
– 2014/55/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici (termine di recepimento 27 novembre 2018)
– 2013/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) (ventesima direttiva particolare ai sensi dell’articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE) e che abroga la direttiva 2004/40/CE (termine di recepimento 1º luglio 2016).
– 2014/49/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (rifusione) (termine di recepimento 3 luglio 2015).
Per il recepimento di tale direttiva nel testo vengono previsti specifici criteri direttivi.
Il provvedimento passa ora alla lettura della Camera dei Deputati.
– DDL su “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura” (DDL 1328/S).
L’Aula ha licenziato, in prima lettura, il provvedimento in oggetto con modifiche al testo approvato dalla Commissione Agricoltura.
Per l’iter parlamentare precedente si veda la Sintesi n. 10/2015.
Il testo contiene disposizioni volte a dare maggiore impulso alla competitività del settore agricolo e dell’acquacoltura, nonché una delega al Governo, per il riordino e la semplificazione della normativa in materia. In particolare, viene previsto che i proprietari di strade private debbano consentire il passaggio di tubazioni per l’allacciamento di utenze domestiche o aziendali alla rete del gas, nonché il passaggio di tubazioni per la trasmissione di energia geotermica. A tal fine, il Sindaco del Comune competente autorizza l’esecuzione dei lavori tenendo in debita considerazione le stagionalità delle colture cui sono destinati i terreni agricoli adiacenti le strade private oggetto dei lavori.
Con altra norma viene inserito nell’elenco delle categorie di forniture e servizi che, per le loro specificità, non si configurano come attività affidate in subappalto, ai sensi dell’art. 118, comma 12, del D.Lgs 163/2006, l’affidamento di servizi di importo inferiore a 20.000 euro annui ad imprenditori agricoli nei comuni montani o svantaggiati.
Viene, inoltre, previsto – a decorrere dall’anno 2015 – l’inserimento, nell’ambito delle infrastrutture strategiche di cui all’art. 1, comma 1 della L 443/2001 degli interventi prioritari finalizzati alla modernizzazione delle infrastrutture logistiche del comparto agroalimentare di cui vengono indicate apposite finalità tra cui: sviluppo dei poli logistici rivolti al potenziamento dell’intermodalità, sostituzione del trasporto su gomma con il trasporto ferroviario e marittimo; sviluppo di piattaforme innovative per l’esportazione.
Il provvedimento passa ora alla seconda lettura della Camera dei Deputati.
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– DDL su “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente” (DDL 1345-B/S).
Le Commissioni riunite Giustizia e Territorio ed Ambiente hanno approvato, in quarta lettura, in sede referente, il provvedimento in oggetto nel testo licenziato dalla Camera dei Deputati.
Il testo prevede che si inserisca nel Codice penale un nuovo titolo dedicato ai delitti contro l’ambiente, nel quale sono disciplinate, tra l’altro, le fattispecie criminose di inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, impedimento al controllo e viene posto in capo al condannato l’obbligo al recupero e – ove possibile – al ripristino dello stato dei luoghi applicando le norme di cui al titolo II della Parte sesta del D.Lgs 152/2006.
Viene integrata la disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche di cui al D.Lgs 231/2011 in caso di reati ambientali e viene introdotta nel D.Lgs 152/2006 la Parte sesta bis, relativa alla disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale.
Viene, altresì, previsto che in relazione ai delitti colposi contro l’ambiente, se i fatti relativi ad inquinamento o disastro ambientale sono commessi per colpa, le pene siano diminuite da un terzo a due terzi, mentre, se dalla commissione di tali reati deriva il pericolo di inquinamento o disastro ambientale, le pene siano ulteriormente diminuite di un terzo; inoltre, l’istituto della confisca per delitti contro l’ambiente non trova applicazione qualora l’imputato abbia provveduto alla messa in sicurezza e, ove necessario, alle attività di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi.
Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto legislativo recante misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro (Atto n. 157).
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 15 maggio 2015).
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 20/2015.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consigli dei Ministri per l’approvazione definitiva.
– Schema di decreto legislativo recante testo organico delle tipologie contrattuali e revisione della disciplina delle mansioni (Atto n. 158).
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 15 maggio 2015).
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 20/2015.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consigli dei Ministri per l’approvazione definitiva.