La Commissione Politiche dell’UE del Senato, nell’ambito dell’esame della “Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea per l’anno 2015”, discussa congiuntamente alla “Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2013” e alla “Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2014” (Affare assegnato n. 557) ha approvato un’apposita Risoluzione.
Nella stessa viene invitato il Governo in particolare a:
-“ proseguire nella meritoria azione in sede europea diretta a rafforzare le politiche dell’Unione a favore della crescita e dell’occupazione, superando le precedenti politiche indirizzate prevalentemente al risanamento e adottando un nuovo approccio di rilancio economico, basato su una maggiore flessibilità nell’applicazione delle regole del Patto di stabilità, su un piano di investimenti e su un piano di aumento della liquidità. Al riguardo, si ricorda la necessità di dare piena attuazione delle riforme strutturali programmate e richieste dall’UE ai fini della valutazione sul rispetto dei parametri del deficit e del debito pubblico, secondo la citata comunicazione interpretativa della Commissione europea concernente i margini di flessibilità del Patto di stabilità e crescita (COM(2015) 12)”;
-“a compiere ogni sforzo per arrivare a certificare la spesa residua relativa al ciclo di programmazione 2007-2013, che in base ai dati disponibili al 31 ottobre 2014, ammonta a 17,6 miliardi di euro, di cui 13,3 miliardi di euro nell’ambito delle regioni dell’Obiettivo convergenza”;
-“ assicurare la piena ed efficace operatività dell’Agenzia per la coesione territoriale, prevista dall’articolo 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, e della Cabina di regia per la programmazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione, prevista dall’articolo 1, comma 703, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015)”;
-“in riferimento alla strategia per un’Unione dell’energia, invita il Governo a promuovere in sede europea, in particolare, azioni volte a garantire la concreta possibilità di realizzazione delle interconnessioni delle reti energetiche, promuovendo l’efficienza del risparmio energetico e ad assicurando il sostegno alla diffusione delle energie rinnovabili, termiche ed elettriche, anche per mezzo di iniziative mirate nel campo della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie”;
– “ informare in materia di appalti, le Camere circa la presentazione – preannunciata nella Relazione programmatica – alla Commissione europea, nella prima metà del 2015, di una proposta di strategia di riforma del sistema nazionale degli appalti pubblici, elaborata dal gruppo di lavoro inter-istituzionale istituito nel 2014 su proposta della Commissione stessa”;
-“a promuovere in materia fiscale, in sede europea, l’idea della necessità di procedere verso una progressiva integrazione fiscale tra i diversi sistemi tributari degli Stati membri, a partire dall’adozione di regole comuni per la determinazione della base imponibile, per approdare, a termine, ad una vera e propria unione fiscale che, insieme all’unione monetaria, è stata considerata necessaria ad una efficace governance economica e finanziaria dell’Unione europea. Analogo processo integrativo dovrebbe concernere anche i sistemi previdenziali e di impiego degli Stati membri”.
In allegato Risoluzione approvata dalla Commissione Politiche UE del Senato
21057-Risoluzione approvata dalla Commissione.pdfApri