CAMERA DEI DEPUTATI
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DA UN RAMO DEL PARLAMENTO
– Decreto legge n. 51 del 5 maggio 2015 recante “Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali” (DDL 3104/C).
L’Aula ha licenziato, in prima lettura, in sede referente, il provvedimento in oggetto con modifiche al testo approvato dalla Commissione Agricoltura.
Il testo, che contiene interventi per il rilancio di settori agricoli in crisi, sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e razionalizzazione delle strutture ministeriali, prevede, in particolare, la soppressione della gestione commissariale (in atto dal 1995) delle attività dell’ex AGENSUD (Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno), con contestuale trasferimento delle stesse al Ministero per le politiche agricole con particolare riferimento alle grandi strutture irrigue.
Il decreto legge, che scade il 5 luglio 2015, passa ora alla seconda lettura del Senato.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto legislativo recante misure per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese (Atto n. 161).
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In evidenza” del 22 giugno 2015).
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
– Schema di decreto legislativo in materia di trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici (Atto n. 162).
La Commissione Finanze ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto (si veda notizia di “In Evidenza” del 22 giugno 2015).
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione e laddove il Governo non dovesse conformarsi alle indicazioni del Parlamento, dovrà essere trasmesso nuovamente alle Camere per il secondo parere (come previsto dall’art.1 della Legge di delega 23/2014).
– Schema di decreto legislativo recante disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2006/783/GAI del 6 ottobre 2006 del Consiglio dell’Unione europea, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca (Atto n. 166).
La Commissione Giustizia ha espresso al Governo un parere favorevole con condizione sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema di decreto legislativo recepisce nel nostro ordinamento la Decisione quadro 2006/783/GAI, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca, in attuazione della delega contenuta nell’art. 9 della L. 154 del 2014 (Legge di delegazione UE 2013). Dopo aver circoscritto l’ambito di applicazione ai provvedimenti di confisca emessi da un’autorità giudiziaria nell’ambito di un procedimento penale (escludendo, quindi, la confisca amministrativa), viene disciplinata la procedura passiva, ovvero la procedura che devono seguire le autorità italiane quando una decisione di confisca è emessa da altro Stato membro e deve essere eseguita in Italia nonché la procedura attiva, ovvero le modalità attraverso le quali le autorità italiane possono chiedere alle autorità di altro Stato UE di riconoscere ed eseguire la decisione di confisca italiana.
Il provvedimento dovrà tornare in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione.
– Schema di decreto ministeriale concernente regolamento recante statuto dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Atto n. 175).
La Commissione Affari esteri ha espresso al Governo un parere favorevole sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema di decreto è stato predisposto in attuazione dell’art.17 della L.125/2014, sulla cooperazione internazionale allo sviluppo e reca disposizioni per la definizione dello statuto dell’Agenzia per la cooperazione. L’Agenzia e sottoposta al potere di vigilanza e indirizzo del Ministero degli Affari esteri e svolge la attività tecniche-operative connesse alle fasi di istruttoria, formulazione, finanziamento, gestione e controllo delle attività di cooperazione allo sviluppo.