CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA
FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
P. Tancredi, AP (NCD-UCD)
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Banda ultra larga
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Indicare la tempistica con cui il Governo intende procedere su tre versanti di carattere finanziario, giuridico e strategico da considerare per un concreto ed efficace intervento pubblico sul settore della banda ultralarga.
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Esame e rinvio
In corso d’esame il Ministro ha ricordato che il Consiglio dei Ministri ha adottato la strategia italiana per la banda ultralarga che prevede il raggiungimento del 100 per cento della popolazione con servizi di almeno 30 mega e il 50 per cento con almeno 100. Dal punto di vista finanziario ha evidenziato che i fondi pubblici ammontano a 7 miliardi, di cui circa 5 provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, attivabili
con delibera CIPE per la cui definizione il Governo sta lavorando. A tale piano si affiancano altre misure tra cui: il Fondo centrale per il prestito agevolato, gli sgravi fiscali sulle nuove opere da realizzare e un sostegno alla domanda mediante il riconoscimento di voucher agli utenti finali per l’accensione di servizi su reti a banda larga ultra veloci, da attuare una volta avviata l’implementazione delle infrastrutture digitali. Tali misure dovranno essere approvate dalla Commissione europea dal punto di vista della compatibilità con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato, il cui iter è stato già avviato
Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi
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5-02339 Interrogazione
a risposta in Commissione
C. Di Benedetto, M5S
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Interventi per l’edilizia scolastica
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Tempi di emanazione del decreto interministeriale concernente la stipula da parte delle Regioni di mutui trentennali volti alla riqualificazione degli edifici scolastici con oneri di ammortamento a carico dello Stato, di cui all’articolo 10 del DL 104/2013.
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Confermato che l’edilizia scolastica è una priorità del Governo. Al riguardo, vengono ricordate le risorse investite in tale ambito negli ultimi anni, nonché le misure previste dal disegno di legge di riforma del sistema di istruzione approvato in via definitiva dal Parlamento.
Evidenziato, altresì, che il decreto mutui, di cui al Dl 104/2013, è in fase di avanzata attuazione così come l’approvazione dello Schema di contratto di mutuo che sarà sottoscritto da parte di tutte le Regioni. Su entrambi è stata già conclusa tutta la fase istruttoria che prevedeva il coinvolgimento delle Regioni.
Sottosegretario di Stato all’Istruzione Università e ricerca, Angela D’Onghia
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Risoluzione in commissione
M. Da Villa, M5S
Risoluzione in commissione
T. Arlotti, PD
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Adeguamento normativa antincendio delle strutture turistico-alberghiere
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-Intervenire urgentemente in sede comunitaria al fine di agevolare l’entrata in vigore del nuovo codice di prevenzione incendi;
-adottare, entro il mese di luglio 2015, il decreto del Ministro dell’Interno finalizzato all’aggiornamento e alla semplificazione delle regole tecniche di prevenzione incendi per la costruzione e l’esercizio delle attività ricettive turistico-alberghiere di cui al DM 9 aprile 1994;
-assumere iniziative per prevedere specifici sgravi fiscali per i lavori di adeguamento alla normativa antincendio delle strutture turistico-alberghiere.
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Esame e rinvio.
In corso di seduta è stato preannunciato che il Ministro dell’interno ha già firmato il decreto recante l’aggiornamento dei requisiti di sicurezza antincendio per le attività turistiche ricettivo-alberghiere con numero di posti letto superiore a 25 e fino a 50.
Il provvedimento è stato già avviato alla pubblicazione.
Il predetto decreto aggiorna le misure tecniche di prevenzione incendi alle nuove disposizioni comunitarie in materia. Nel contempo, introduce, senza intaccare in alcun modo il livello di sicurezza, misure di semplificazione tali da poter essere adottate dai gestori delle strutture interessate in tempi ragionevolmente brevi.
Il provvedimento è stato elaborato da un apposito gruppo di lavoro cui hanno partecipato anche gli esponenti delle categorie interessate e, successivamente, è stato approvato, in sede consultiva dal Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi, organismo in cui le predette categorie sono ampiamente rappresentate. Sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
F. D’Inca, M5S
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Interventi per piccoli comuni
(realtà amministrative con popolazione residente inferiore o pari a 5.000 abitanti)
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Indicare – inconsiderazione del fenomeno di “spopolamento” dei piccoli Comuni – se e quali iniziative si intendano intraprendere al fine, tra l’altro, di: migliorare la mobilità verso e dentro le zone rurali in spopolamento; migliorare le infrastrutture e i servizi maggiormente «sensibili» ai fini della qualità della vita; recuperare e riqualificare gli edifici, gli spazi pubblici e le reti di servizio; attrarre nuove iniziative imprenditoriali compatibili con le specificità locali; promuovere e attivare pacchetti integrati di localizzazione per attrarre nuovi abitanti nei territori marginali, inclusi gli immigrati, attraverso la messa a disposizione a condizioni di vantaggio di immobili pubblici e privati non utilizzati da destinare ad attività produttive (artigianato, turismo, servizi e altro), terreni e case rurali non utilizzati da destinare ad attività agricole, forestali e di turismo rurale; promuovere e sostenere condizioni di lavoro flessibile, soprattutto per le donne, anche attraverso il telelavoro; estendere ai piccoli comuni gli incentivi, già previsti a favore delle zone montane, della «pluriattività» da parte dei coltivatori diretti per lavorazioni di sistemazione e manutenzione del territorio; dare precedenza ai piccoli comuni nell’accesso ai finanziamenti pubblici per la realizzazione di programmi di e-government e per la realizzazione del sistema pubblico di connettività (larga banda); disporre incentivi finanziari e «premi di insediamento» a favore di coloro che trasferiscono la residenza e/o la sede di lavoro, pongono in essere interventi di recupero del patrimonio abitativo, ovvero avviano un’attività economica, nei piccoli comuni; garantire al fine di promuovere e di sostenere lo sviluppo economico, sociale, ambientale e culturale dei piccoli comuni, il riequilibrio demografico del Paese, contrastandone lo spopolamento e favorendone il progressivo ripopolamento.
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Interrogazione a risposta scritta
A. D’Agostino, SCpI
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Esclusione dello split payment per imprese consorziate
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-promuovere un provvedimento che escluda l’applicazione del meccanismo dello split payment previsto dalla L. 190/2014 (Legge di stabilità 2015) qualora il soggetto emittente fattura alla P.A. sia un consorzio stabile (con modalità analoghe a quelle esistenti a favore dei professionisti o dei soggetti applicanti regimi speciali di IVA);
– in subordine, assumere iniziative affinché sia introdotto un calmieramento della norma prevedendo che le imprese consorziate che fatturano al consorzio stabile possano applicare l’IVA con il sistema del reverse charge nei confronti del proprio consorzio di appartenenza.
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Interrogazione a risposta scritta
A. Zoletti, M5S
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Procedura di assoggettabilità a V.I.A.
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-Chiarire se siano state prese iniziative, anche in collaborazione con le regioni e le province autonome, affinché sia assicurata la sottoposizione alla procedura di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (cd. screening V.I.A.) di tutti i progetti che possono avere un impatto sull’ambiente ai sensi della direttiva 337/1985;
-tenuto conto dell’obbligo di garantire alti standard di tutela ambientale, promuovere un monitoraggio delle procedure di assoggettabilità a V.I.A., attuate dalle Regioni almeno dal 2009 ad oggi, con particolare riferimento ai progetti in aree in cui non sono rispettati tali standard, come quelli sulla qualità dell’aria, delle acque superficiali e sotterranee e dei nitrati, al fine di individuare quelli che siano stati realizzati in mancanza della procedura di screening.
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Interrogazione a risposta in commissione
S. Chimienti, M5S
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NASPI
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Adottare iniziative per ovviare al grave problema del ritardo dell’erogazione dell’ammortizzatore sociale Naspi, introdotto dal Dlgs n. 22 del 4 marzo 2015, in attuazione di quanto disposto dalla L. 183/2014 (Jobs Act).
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Interrogazione a risposta in commissione
E. Fanucci, PD
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Incentivi fiscali per la sostituzione della prima casa
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-Introdurre un sistema d’incentivi diretti a favorire le operazioni di sostituzione della prima casa, attraverso la possibilità di applicare le «agevolazioni prima casa» (imposta di registro al 2 per cento o IVA al 4 per cento) e l’imposta sostitutiva sul mutuo pari a 0,25 per cento (art.18, c.3 del DPR 601/1973) anche qualora il nuovo acquisto sia effettuato prima della vendita dell’abitazione posseduta e da sostituire e, comunque, nel rispetto di due condizioni essenziali:
a) l’immobile acquistato soddisfi sin dal rogito tutti i requisiti previsti dalla normativa agevolativa in materia;
b) l’immobile da vendere su cui si è già goduto delle agevolazioni sia poi alienato entro un anno dall’acquisto del nuovo immobile agevolato; -valutare, inoltre, l’introduzione di un sistema di incentivi diretti a favorire la permuta tra abitazioni usate e quelle particolarmente performanti sotto il profilo energetico attraverso:
a) la riduzione al minimo delle imposte di registro, ipotecaria e catastale a carico delle imprese acquirenti i fabbricati «usati»;
b) l’introduzione di una detrazione fiscale correlata al prezzo di acquisto, a favore degli acquirenti del fabbricato nuovo o riqualificato e ad elevato standard energetico;
c) la rimodulazione della deduzione riconosciuta per l’acquisto di immobili di nuova costruzione o incisivamente ristrutturati, da locare, consentendo di trasferire la stessa al costruttore/cedente dietro il riconoscimento di uno sconto di prezzo;
-accelerare l’emanazione del decreto attuativo per dare concreta operatività all’agevolazione.
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Interrogazione a risposta in commissione
D. Crivellari, PD
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Jobs-Act
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-Verificare con riferimento all’entrata in vigore delle disposizioni sul Jobs Act eventuali profili di irregolarità da parte delle imprese, finalizzati a “dribblare” le norme per avere importanti sgravi contributivi di cui alla L. 190/2014 Legge di Stabilità 2015 (“gli imprenditori di fatto avrebbero imposto ai propri dipendenti le dimissioni per poi procedere con delle riassunzioni che portano a degli incentivi statali legati ai nuovi contratti”);
-chiarire cosa sia stato accertato in tal senso dall’entrata in vigore del Jobs Act ad oggi e se sia stato verificato che tale fenomeno è circoscritto a pochi casi e non abbia una sua diffusione più estesa;
-indicare quale azioni si intenda porre in essere o quali azioni si siano intraprese per evitare il fenomeno sopracitato.
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Risoluzione in commissione
L. Ricciatti, Sel
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Adeguamento alla normativa antincendio delle strutture ricettive turistico-alberghiere
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-Promuovere con urgenza la costituzione di un tavolo di confronto composto dalle rappresentanze di tutte le parti interessate per risolvere il problema della prevenzione incendi delle strutture ricettive turistico-alberghiere;
– porre in essere presso le competenti sedi europee ogni atto di competenza volto ad inserire nell’ambito di una nuova raccomandazione disposizioni più particolareggiate, adeguate e concrete, nei casi di alberghi esistenti qualora non fossero applicabili gli orientamenti della raccomandazione 86/666/CEE;
– assumere iniziative normative per introdurre, se del caso con l’intesa e la partecipazione delle regioni interessate, a favore dei gestori delle strutture ricettive interessate, agevolazioni o sistemi di incentivazione volti a facilitare, ove realmente opportuno e necessario, le operazioni di adeguamento alle norme di prevenzione incendi. |
SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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3-02066
Interrogazione a risposta orale
B. Pepe, GAL
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Omesso versamento delle ritenute previdenziali
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Con riferimento alla L. 67/2014 (Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio) che all’art. 2, comma 2, lettera c prevede, tra i criteri di delega, la trasformazione in illecito amministrativo del reato di cui all’art. 2, c. 1-bis del DL 463/1983 convertito dalla L. 639/1983 di omesso versamento delle ritenute previdenziali, si chiede di sapere se il decreto legislativo di attuazione sia in fase di presentazione e, in caso contrario, se il Ministro della Giustizia intenda promuoverlo con urgenza.
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