Per opportuna conoscenza, si fornisce, in allegato, il comunicato stampa del 28 luglio scorso, pubblicato sul portale informatico del Ministero del Lavoro, contenente un riepilogo dei risultati dell’attività di vigilanza svolta dalle strutture ispettive dello stesso ministero e degli enti previdenziali Inps ed Inail riferiti al I° semestre 2015.
I dati evidenziano, in particolare, che gli organi ispettivi del Ministero del Lavoro hanno rilevato irregolarità in 40.449 aziende sulle 75.890 ispezionate, ossia il 59% di quelle sottoposte a controllo (lieve incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).
In edilizia, in media con i dati rilevati nello stesso periodo del 2014, le aziende ispezionate sono state 23.675 e di queste 13.215 sono risultate irregolari su 21.050 pratiche definite, pari al 62,78%.
Le contestazioni hanno riguardato l’utilizzo di 18.215 lavoratori “in nero” di cui 2.958 in edilizia e 3.873 sono state le aziende soggette a provvedimento sospensivo proprio per l’utilizzo di personale non dichiarato in misura pari o superiore al 20% di quello presente al momento dell’accesso. Tale provvedimento ha interessato 638 aziende del settore edile e di queste solo una ha ricevuto la pena sospensiva per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Per la regolarizzazione, che ha riguardato 474 aziende edili, sono stati riscossi, a titolo di somme aggiuntive, 924.300,00 euro.
Nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta dagli organi del Ministero del Lavoro è emerso, inoltre, che le violazioni riconducibili alla “riqualificazione” dei rapporti di lavoro hanno interessato 3.834 lavoratori e di questi 602 appartenenti al settore dell’edilizia.
Con riferimento alle violazioni in materia di appalti illeciti, ai fenomeni interpositori e alla somministrazione illecita, il I° semestre del 2015 ha interessato 3.416 casi, di cui 555 in edilizia.
Inoltre, sono state contestate 4.499 infrazioni in materia di orario di lavoro, in sensibile aumento rispetto all’anno precedente, di cui 249 in edilizia, e in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con 13.330 violazioni prevenzionistiche riscontrate, delle quali 10.148 nel settore dell’edilizia.
Il totale degli importi introitati a seguito dell’azione ispettiva nel periodo in oggetto è stato pari a 37.291.321,65 euro, di questi 11.954.635,47 euro dal settore edile.
L’allegata nota rileva, inoltre, che dall’attività svolta dagli organi ispettivi dell’Inps, sulle 20.718 imprese ispezionate, 17.268 sono state irregolari; 9.481 i lavoratori “in nero” e l’evasione contributiva è stata pari ad euro 484.323.372.
Gli organi ispettivi dell’Inail, invece, hanno effettuato 10.241 ispezioni, con 9.019 contestazioni di irregolarità. I lavoratori in nero sono stati 3.698 mentre i premi non versati sono stati pari a 45.477.238 euro.
21581-Comunicato stampa.pdfApri