La Legge di stabilità per il 2015 ha previsto il rifinanziamento del «Patto di stabilità verticale incentivato» che permette alle Regioni di ricevere un contributo finanziario a fronte della cessione di spazi finanziari a favore degli enti locali del proprio territorio per consentire il pagamento di spese in conto capitale.
A tale fine, è stato previsto un incentivo di 1 miliardo di euro, assegnato alle 18 regioni interessate dalla misura, a fronte della cessione di spazi finanziari agli enti locali per 1,2 miliardi di euro.
Nel 2015, diversamente da quanto avvenuto negli anni precedenti, è stata prevista una prima fase di attuazione del «patto verticale incentivato» per dare priorità al pagamento dei debiti di parte capitale maturati dagli enti locali prima del 30 giugno 2014. Questa fase si è conclusa ad aprile 2015.
Secondo l’analisi dell’Ance, nel corso di questa prima fase, tutte le Regioni -18 in totale- hanno adottato misure di allentamento del Patto di stabilità interno.
A fronte dei circa 1.200 milioni di euro stanziati dalle Regioni, sono state presentate richieste da parte degli enti locali per più di 900 milioni di euro. Le decisioni permetteranno agli enti locali di pagare debiti di parte capitale, maturati prima del 30 giugno 2014, per circa 726 milioni di euro nel 2015.
L’analisi delle delibere di allentamento del Patto di stabilità interno conferma il permanere di una situazione di difficoltà provocata dal Patto di stabilità interno nel pagamento dei debiti di parte capitale maturati dalla Pubblica Amministrazione.
A fine aprile 2015, infatti, circa 2.100 enti locali hanno presentato richiesta di allentamento del Patto di stabilità interno per il pagamento di debiti di parte capitale maturati prima del 30 giugno 2014. Il 35% del totale degli enti territoriali ha quindi dichiarato di avere ancora debiti maturati più di 10 mesi fa bloccati dal Patto di stabilità interno. Si tratta del 34% dei Comuni e del 63 % delle Province. A livello territoriale, si tratta di circa un quarto degli enti locali del Nord (il 23%), della metà degli enti del Centro (47%) e del Mezzogiorno (48%).
Con il decreto-legge n°78/2015 «Enti Territoriali», è prevista una seconda fase del Patto di stabilità verticale incentivato, che permetterà alla Regioni di cedere spazi finanziari prioritariamente per debiti di parte capitale maturati dagli enti locali prima del 31 dicembre 2014 ed eventualmente per debiti di parte capitale maturati o da maturare nel 2015.
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