Con il DL “enti territoriali” si torna a parlare di Piano delle periferie visto che con l’articolo 9 comma 7 è stato rinviato dal 30 giugno al 30 novembre 2015 il termine per l’invio delle proposte di interventi da parte dei Comuni direttamente alla Presidenza del Consiglio.
Il Piano, messo a punto dalla Legge n. 190/2014 (legge di Stabilità per il 2015) commi 431-434 prevedeva, infatti, l’avvio di un Programma di interventi finalizzato alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale, miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.
I progetti, inviati direttamente dai Comuni, saranno valutati da un Comitato, costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e composto da rappresentanti della stessa Presidenza, del MIT, del MEF, del MIBAC, della Conferenza delle Regioni, del Dipartimento della Presidenza del consiglio per gli affari regionali ecc., dall’Agenzia del demanio e dall’ANCI.
Al Piano sono stati assegnati circa 200 milioni di euro.
Ulteriori criteri saranno determinati con apposito bando, approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, previa intesa in sede Conferenza unificata.