L’Aula del Senato ha licenziato, definitivamente, in terza lettura, il disegno di legge di iniziativa governativa recante “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” (DDL 1577-B/S – Relatore il Sen. Giorgio Pagliari del Gruppo PD), nel testo trasmesso dalla Camera dei Deputati.
Il provvedimento, “collegato” alla manovra economica 2015, contiene numerose disposizioni di delega al Governo nonché norme di diretta attuazione, volte a razionalizzare e semplificare l’organizzazione della Pubblica Amministrazione.
Tra le disposizioni di delega confermate, si evidenziano, in particolare, le seguenti:
– accelerazione e semplificazione nell’erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese attraverso modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale di cui al D.Lgs 82/2005;
– riordino della disciplina in materia di conferenza di servizi;
– precisa individuazione dei procedimenti oggetto di SCIA e di silenzio assenso nonché dei procedimenti per i quali sia necessaria l’autorizzazione espressa e di quelli per i quali sia sufficiente una comunicazione preventiva;
– riforma della disciplina sulla pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni prevista dal Dlgs 33/2013;
– riorganizzazione dell’amministrazione dello Stato comprese le autorità portuali di cui alla L. 84/1994;
– riforma dell’organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
– riordino della disciplina in materia di servizi pubblici locali di interesse economico generale;
– riordino e la ridefinizione della disciplina processuale delle diverse tipologie di contenzioso davanti alla Corte dei conti, compresi i giudizi pensionistici, i giudizi di conto ed i giudizi ad istanza di parte;
– abrogazione o modifica di disposizioni legislative entrate in vigore dopo il 31 dicembre 2011 e fino alla data di entrata in vigore del provvedimento, che prevedono provvedimenti non legislativi di attuazione.
Tra le misure di diretta applicazione confermate, si evidenziano, in particolare, le seguenti:
-viene introdotto nella legge sul procedimento amministrativo (L. 241/90) l’istituto del silenzio assenso tra amministrazioni pubbliche e nei rapporti tra amministrazioni pubbliche e gestori di beni o servizi pubblici (art. 17-bis), nell’acquisizione di concerti, assensi e nulla osta sia con riferimento agli atti normativi che a quelli amministrativi. Apposita disciplina viene prevista per le amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini;
– viene prevista l’adozione, con regolamento da emanare entro centottanta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento, di norme di semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi, sulla base di specifiche norme generali regolatrici della materia;
– vengono apportate alcune modifiche agli articoli 19, 21 e 21-nonies della L 241/1990 al fine di delimitare la possibilità per l’amministrazione competente di intervenire in via di autotutela nonché all’art. 21-quater della L 241/1990 che disciplina la sospensione del provvedimento amministrativo;
Nel corso dell’esame in Aula sono stati accolti numerosi ordini del giorno tra cui:
– G 17.6 (primo firmatario il Sen. Francesco Campanella del Gruppo parlamentare Misto) che impegna il Governo a “valutare l’opportunità di introdurre un sistema di valutazione delle performance e dei risultati degli uffici pubblici in cui possano partecipare i cittadini attraverso i comitati, le associazioni di categoria nonché le associazioni portatrici di interessi pubblici in tutte le fasi della programmazione”.