Nel corso degli ultimi mesi, si è progressivamente diffusa la consapevolezza che il rilancio degli investimenti costituisce un tassello indispensabile della politica di ripresa dell’economia in Europa. Negli ultimi anni, infatti, le politiche di austerità e la crisi economico-finanziaria hanno fortemente ridotto le spese per lo sviluppo e la crescita nell’Unione Europea.
Su questa base, il nuovo Esecutivo comunitario presieduto da Jean-Claude Juncker ha posto il tema delle infrastrutture al centro della strategia di stimolo dell’economia europea, in particolare attraverso l’avvio di nuove iniziative come il grande Piano di investimenti da 315 miliardi di euro, cosiddetto “Piano Juncker”, annunciato per il triennio 2015-2017.
Parallelamente al Piano, la Commissione Europea ha indicato la necessità di assicurare un più efficace utilizzo dei fondi già stanziati, con particolare riferimento ai fondi previsti dal Meccanismo per Collegare l’Europa (CEF – Connecting Europe Facility), direttamente gestiti da Bruxelles, e ai fondi strutturali europei, gestiti a livello nazionale e regionale.
Con 30,44 miliardi di euro a disposizione per il periodo 2014-2020, il Meccanismo per Collegare l’Europea (CEF) rappresenta il principale strumento di finanziamento delle infrastrutture di cui dispone –direttamente- la Commissione Europea ed è destinato a finanziare tre tipologie di infrastrutture: trasporto, energia e comunicazioni.
Nell’ambito del programma relativo ai trasporti, dotato di circa 24 miliardi di euro, la Commissione Europea ha pubblicato, a fine 2014, due bandi finalizzati all’assegnazione di una prima tranche di finanziamenti per un importo pari a circa 11,9 miliardi di euro.
A tali bandi, hanno partecipato circa 680 progetti per una richiesta complessiva di finanziamenti europei pari a circa 32,7 miliardi di euro.
Su questa base, a luglio 2015, la Commissione ha selezionato 276 progetti prioritari a livello europeo da finanziare con il CEF per un importo pari a circa 13 miliardi di euro (a fronte di una dotazione finanziaria indicativa di 11,9 miliardi di euro inizialmente individuata dalla Commissione Europea).
Il valore complessivo degli investimenti previsti nell’ambito di questi progetti tra il 2014 ed il 2020 è pari a circa 42,1 miliardi di euro.
Per l’Italia, sono stati selezionati 15 progetti per un importo di finanziamenti europei di circa 1,2 miliardi di euro ed un volume totale di investimenti pari a circa 5,6 miliardi di euro nel periodo 2014-2020.
Tra i progetti italiani selezionati figurano principalmente progetti ferroviari tra cui il Tunnel di base del Brennero, la nuova linea ferroviaria Torino-Lione ed il potenziamento della linea Chiasso-Milano.
La selezione della Commissione Europea è stata poi convalidata a metà luglio dagli Stati Membri. Le decisioni di finanziamento dei progetti, che sanciscono l’attribuzione delle risorse europee e definiscono un cronoprogramma vincolante per il loro utilizzo, saranno adottate tra settembre e dicembre 2015.
La programmazione del Meccanismo per Collegare l’Europa offre una panoramica delle infrastrutture di trasporto, principalmente di medio-grande dimensione, che i vari Paesi Europei ritengono prioritarie ed intendono realizzare nei prossimi anni nell’ambito della loro programmazione infrastrutturale.
In questo senso, la programmazione europea rappresenta un utile punto di riferimento per l’individuazione di opportunità di lavoro nell’ambito delle scelte prioritarie di investimento dichiarate dai Paesi dell’Unione Europea in occasione del bando CEF.
A tale proposito, appare opportuno sottolineare che la Commissione Europea ha reso disponibile una brochure contenente l’elenco dettagliato dei circa 700 progetti presentati dalle varie istituzioni degli Stati Membri ed in particolare di quelli ai quali è stato attribuito un finanziamento europeo; una specie di “catalogo dei lavori” relativo alle infrastrutture di trasporto da realizzare da qui al 2020 in tutta Europa.
In allegato documento del centro studi
21657-150728-ANCE-CEF 2014-2020.pdfApri