Ad integrazione delle News pubblicate in data 13 gennaio e 29 maggio, si informa che la Commissione Europea ha approvato un pacchetto di misure concordate che rendono il Fondo Europeo per gli Investmenti Strategici (acronimo inglese “EFSI”) operativo entro l’inizio dell’autunno 2015, mantenendo il calendario fissato dal presidente Jean-Claude Juncker per l’attuazione del “ Piano di Investimenti per l’Europa”.
La Commissione ha appena pubblicato una comunicazione sul ruolo delle banche promozionali nazionali (NPBs) a supporto del piano di investimento per l’Europa. Già nove Stati membri si sono resi disponibili a contribuire al piano di investimento attraverso le loro banche di promozione.
La comunicazione spiega il ruolo importante che possono svolgere le banche promozionali nazionali nel coinvolgere l’Europa partecipando agli investimenti FEIS.
È stata inoltre confermata la lista dei progetti pre-finanziati o “immagazzinati” da parte della BEI che riceveranno il sostegno della garanzia FEIS. In linea con le conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2014, che ha invitato la BEI ad “avviare attività utilizzando fondi propri a partire dal gennaio 2015”, quest’ultima ha selezionato 9 progetti:
Si ricorda che la crisi economica ha determinato un forte calo degli investimenti in tutta Europa e per invertire questa tendenza la Commissione europea ha definito un approccio basato su tre pilastri: le riforme strutturali per mettere l’Europa su un nuovo percorso di crescita; responsabilità fiscale per ripristinare la solidità delle finanze pubbliche e la stabilità finanziaria; e gli investimenti per rilanciare la crescita e sostenerla nel tempo. Il piano di investimenti per l’Europa è al centro di questa strategia.
La Germania ha annunciato che contribuirà con 8 miliardi di euro al piano di investimenti attraverso KfW. La Spagna ha annunciato un contributo di 1,5 miliardi di euro attraverso l’Instituto de Crédito Oficial (ICO). La Francia ha annunciato un impegno di 8 miliardi di euro attraverso la Caisse des Dépôts (CDC) e la Bpifrance (BPI), l’Italia contribuirà con 8 miliardi di euro con la Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il Lussemburgo con 80 miliardi di euro attraverso la Banca nazionale Société Nationale de Crédit et d’Investissement (SNCI), la Polonia con 8 miliardi di euro attraverso la sua Banca nazionale promozionale Bank Gospodarstwa Krajowego (“BGK”), la Slovacchia con 400 milioni di euro, la Bulgaria con 100 milioni di euro e il Regno Unito con 8,5 miliardi di euro, messi a disposizione dai vari programmi e dagli Organismi che sono incentrati sulla promozione della crescita economica.
Per ulteriori approfondimenti si prega di fare riferimento alla Guida Ance sui finanziamenti europei 2014/2020 per il settore delle costruzioni, disponibile su richiesta, inviando una mail a ue@ance.it.