SENATO DELLA REPUBBLICA
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– DDL su “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli appalti pubblici e sui fenomeni della corruzione e della collusione ad essi correlati” (DDL 1881/S e abb.).
La Commissione Lavori pubblici ha approvato, in prima lettura, in sede referente, il provvedimento in oggetto con modifiche al testo iniziale.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Art. 1
Vengono attribuiti all’istituenda Commissione parlamentare di inchiesta sugli appalti pubblici e sui fenomeni della corruzione e della collusione ad essi correlati ulteriori compiti tra cui i seguenti:
-verificare il crescente ricorso all’utilizzo delle riserve iscritte nei documenti contabili dalle imprese esecutrici, con particolare riguardo all’importo economico finale dell’opera;
Emendamento 1.3 a firma di Parlamentari
-verificare la conformità alla normativa applicabile, anche in considerazione degli accordi intervenuti tra le parti, delle modalità di affidamento di lavori, servizi e forniture per la realizzazione di opere transfrontaliere gestite da soggetti aggiudicatori plurinazionali;
Emendamento 1.4 (testo2) a firma di Parlamentari
– accertare il rispetto di standard qualitativi e quantitativi da parte delle cooperative sociali e verificare l’entità degli appalti o degli affidamenti diretti gestiti dalle cooperative;
Emendamento 1.10 (testo2) a firma di Parlamentari
-svolgere indagini atte a fare luce sulle attività illecite connesse al sistema degli appalti, sulle organizzazioni in esse coinvolte o ad esse comunque collegate, sui loro assetti societari e sul ruolo svolto dalla criminalità organizzata con specifico riferimento alle associazioni di tipo mafioso anche straniere di cui agli articoli 416 e 416-bis del codice penale.
Emendamento 1.16 a firma di Parlamentari
Il compito previsto dal testo di verificare l’applicazione dell’istituto del subappalto con particolare riguardo alla facoltà lasciata in capo all’aggiudicatario di distribuire subcontratti in maniera discrezionale e a soggetti non qualificati viene esteso anche agli istituti dei subcontratti e delle subforniture.
Emendamento 1.7 a firma di Parlamentari
In tema di suddivisione delle opere pubbliche in lotti, a modifica di quanto già previsto, viene affidato alla Commissione il compito di verificare i casi in cui la frammentazione e la suddetta suddivisione non si basa su motivazioni consentite dalle normative vigenti.
Emendamento 1.8 (testo 2) a firma di Parlamentari
Il compito previsto dal testo di verificare il crescente ricorso delle pubbliche amministrazioni all’esternalizzazione di servizi e, in particolare, al diffuso ricorso al contratto «global service», viene esteso all’utilizzo della finanza di progetto per la realizzazione di opere pubbliche
Emendamento 1.13 a firma di Parlamentari
Viene previsto che, al termine dei lavori, la Commissione nel riferire alle Camere sulle risultanze dell’inchiesta può indicare quali nuovi strumenti legislativi e amministrativi siano da proporre per la prevenzione e il contrasto delle criticità e per la maggiore efficienza e trasparenza del settore degli appalti.
Emendamento 1.100 del Relatore
Con riferimento alle disposizioni di organizzazione interna della Commissione, viene precisata la possibilità di avvalersi di tutte le competenze tecniche specialistiche utili per il migliore espletamento dei suoi compiti.
Emendamento 7.100 del Relatore
Il provvedimento, di iniziativa parlamentare, è volto ad istituire una Commissione parlamentare di inchiesta, bicamerale, con l’obiettivo di approfondire le ragioni che hanno portato nel corso degli anni al malfunzionamento dell’attuale disciplina degli appalti, anche al fine di individuare quali correttivi possano essere apportati a livello normativo.
Il provvedimento passa, ora, all’esame dell’Aula.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante approvazione del piano per il riordino dell’Autorità nazionale anticorruzione (Atto n. 200).
La Commissione Affari Costituzionali ha espresso al Governo un parere favorevole sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema predispone, ai sensi dell’art. 19 del DL 90/2014, convertito dalla L.114/2014, un piano per il riordino dell’Autorità nazionale anticorruzione, che contempla: il trasferimento definitivo delle risorse umane, finanziarie e strumentali necessarie ai compiti da svolgere, nonché la riduzione delle spese di funzionamento e del trattamento economico accessorio del personale dipendente non inferiore al venti per cento.
Per il parere reso dalla Camera dei Deputati si veda la Sintesi n. 40/2015.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri per l’approvazione definitiva.