L’Aula del Senato ha licenziato definitivamente, in terza lettura, il disegno di legge su “Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo” (DDL 1880-B/S, Relatore il Sen. Raffaele Ranucci del Gruppo parlamentare PD), nel testo trasmesso dalla Camera dei Deputati.
Il provvedimento reca modifiche alla disciplina prevista dal Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di cui al D.Lgs 177/2005 e nel testo come approvato viene prevista, in particolare, all’articolo 3, l’esclusione dalle norme di cui al D.Lgs 163/2006 (Codice dei contratti pubblici) per i contratti di lavori servizi e forniture, conclusi dalla Rai e dalle società da essa interamente partecipate, sotto soglia comunitaria.
La disposizione, sui cui l’ANCE è intervenuta nel corso dell’iter legislativo del testo (si vedano al riguardo le notizie di “Interventi” del 22 luglio 2015 e dell’8 ottobre 2015), in sede d’esame alla Camera è stata modificata con la precisazione che i predetti contratti devono essere collegati, connessi o funzionali a quelli indicati dal comma 1 art. 3 del testo (aventi per oggetto l’acquisto, lo sviluppo, la produzione o la coproduzione, la commercializzazione, la distribuzione e la promozione di programmi radiotelevisivi e di opere audiovisive) e che l’affidamento dei contratti avviene comunque nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità.
Nel corso dell’esame in Aula del Senato è stato accolto, altresì, un Ordine del Giorno (OdG 3.101 testo 2, Primo firmatario Sen. Andrea Cioffi del Gruppo parlamentare M5S) che impegna il Governo ad adottare ogni opportuna iniziativa volta a prevedere che per tutti gli appalti, i contratti, gli affidamenti, gli incarichi, in particolare quelli conclusi dalla RAI e dalle società partecipate aventi ad oggetto la commercializzazione di programmi radiotelevisivi e di opere audiovisive, lavori, servizi e forniture, la RAI potenzi e rafforzi tutti i necessari controlli interni al fine di assicurare piena correttezza e trasparenza, ampliando il più possibile il numero delle offerte da confrontare.