CAMERA DEI DEPUTATI
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DEFINITIVAMENTE
– Decreto legge n. 185 del 25 novembre 2015 recante “Misure urgenti per interventi nel territorio” (DDL 3495/C).
L’Aula ha licenziato, in seconda lettura, il provvedimento in oggetto, nel testo approvato dalla Commissione Bilancio identico a quello del Senato.
Il testo prevede, in particolare, l’istituzione del Fondo «Sport e Periferie» per la realizzazione ed il completamento di impianti sportivi nelle periferie urbane; interventi per il Giubileo; risorse per incentivare il programma di recupero di immobili e alloggi di edilizia residenziale pubblica; l’incremento di 400 milioni di euro, per l’anno 2015, del Fondo sociale per occupazione e formazione di cui all’art.18, c.1, lett. a), del DL 185/2008 convertito dalla L. 2/2009, anche ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.
con una modifica introdotta all’articolo unico del disegno di legge di conversione, viene prorogato al 15 febbraio 2016 il termine, in scadenza il 31 dicembre 2015, per l’adozione dei decreti legislativi per il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, nonché per la disciplina della gestione del bilancio e del potenziamento della funzione del bilancio di cassa di cui alla L.89/2014 di conversione in legge del DL 66/2014 (misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l’adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria).
Con altra norma viene, altresì, precisato che Viene previsto che le risorse di cui dall’articolo 1, comma 294 della L.190/2014 (Legge di stabilità 2015), per gli anni 2016 e 2017 sono attribuite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alle imprese ferroviarie a compensazione dei costi supplementari per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria, per l’effettuazione di trasporti delle merci, compresi quelli transfrontalieri, aventi origine o destinazione nelle regioni Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia. La disciplina delle modalità di attuazione della norma è demandata ad un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DA UN RAMO DEL PARLAMENTO
– DDL su “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato” (DDL 3365/C ed abb.).
L’Aula ha licenziato, in prima lettura, il disegno di legge in oggetto con alcune modifiche al testo approvato dalle Commissioni riunite Giustizia e Lavoro.
Il provvedimento – come risultante dalle modifiche approvate – risulta composto da due articoli relativi alla protezione dei dipendenti che segnalano illeciti, rispettivamente, nel settore pubblico e in quello privato.
Con riguardo al settore pubblico, viene modificato l’art. 54-bis del Dlgs 165/2001 (testo unico del pubblico impiego) sulla tutela del dipendente pubblico che denuncia in buona fede al responsabile della prevenzione della corruzione dell’ente ovvero all’Autorità nazionale anticorruzione, all’autorità giudiziaria o alla Corte dei conti le condotte illecite o di abuso di cui sia venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto di lavoro. Viene, inoltre, prevista l’estensione della suddetta disciplina ai collaboratori o consulenti, con ogni tipologia di incarico o contratto nonché ai lavoratori e ai collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore della amministrazione pubblica.
Con riguardo al settore privato, viene, in particolare, modificato l’art. 6 del Dlgs 231/2001, relativo ai modelli di organizzazione e di gestione dell’ente idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi prevedendo che gli stessi devono prevedere, tra l’altro:
a) a carico dei vertici degli enti o di soggetti da loro vigilati o di coloro che, a qualsiasi titolo, collaborano con l’ente, l’obbligo di presentare segnalazioni circostanziate di condotte illecite che, in buona fede, sulla base della ragionevole convinzione fondata su elementi di fatto, ritengano essersi verificate, o di violazioni del modello di organizzazione e gestione dell’ente di cui siano venuti a conoscenza in ragione delle funzioni svolte;
b) canali alternativi di segnalazione, di cui almeno uno idoneo a garantire, anche con modalità informatiche, la riservatezza dell’identità del segnalante;
c) misure idonee a tutelare l’identità del segnalante e a mantenere la riservatezza dell’informazione in ogni contesto successivo alla segnalazione, nei limiti in cui l’anonimato e la riservatezza siano opponibili per legge;
d) il divieto di atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;
e) nel sistema disciplinare adottato, sanzioni nei confronti di chi viola gli obblighi di riservatezza o compie atti di ritorsione o discriminatori nei confronti del segnalante.
Viene, inoltre, previsto che l’adozione di misure discriminatorie nei confronti dei soggetti che effettuano le segnalazioni può essere denunciata all’Ispettorato nazionale del lavoro, per i provvedimenti di propria competenza, oltre che dal segnalante, anche dalla organizzazione sindacale indicata dal medesimo.
Inoltre il licenziamento ritorsivo o discriminatorio del soggetto segnalante è nullo così come il mutamento di mansioni nonché qualsiasi altra misura ritorsiva o discriminatoria adottata nei confronti del segnalante.
Il disegno di legge passa ora alla lettura del Senato.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze nel capitale di Ferrovie dello Stato S.p.A. (Atto n. 251).
La Commissione Trasporti ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Il provvedimento regolamenta l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’Economia e delle finanze in Ferrovie dello Stato S.p.A., che determini il mantenimento di una partecipazione dello Stato al capitale della stessa Società non inferiore al 60 per cento, fatta salva l’assegnazione dell’infrastruttura della rete ferroviaria nazionale, gestita da Rete Ferroviaria italiana S.p.A. (RFI).
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.