Tra le tematiche sottoposte al Governo: agevolazioni all'autoimpiego; gestione patrimonio immobiliare; erogazione degli incentivi INAIL (click day); Piano strategico nazionale della portualità; credito PMI; opere incompiute: riqualificazione urbana; assetto societario ANAS; infrastrutture del Sud; splyt payment; cassa integrazione
CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interpellanza urgente
F. Ribaudo, PD
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Agevolazioni all’autoimpiego
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Considerato che l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell’8 agosto 2015, un avviso che comunica che dal 9 agosto 2016 non è più possibile presentare la richiesta di accesso alle agevolazioni all’autoimpiego a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili, si chiede di sapere se:
-se si intendano assumere iniziative per rifinanziare la misura prevista dal Dlgs 185/2000 ed, eventualmente, quali siano i tempi previsti per il rifinanziamento e la riapertura delle agevolazioni;
-quali provvedimenti si intendano adottare nei riguardi delle 2.206 domande presentate precedentemente al blocco dell’8 agosto 2015 e quanto debbano ancora attendere le 180 aziende le cui domande sono già state valutate e attendono solo la delibera. |
Evidenziato che:
-in base al Dlgs 185/2000 la società Invitalia provvede alle attività di selezione, erogazione delle agevolazioni ed assistenza tecnica ai progetti, sulla base di apposita convenzione con il Ministero del lavoro;
-le norme che disciplinano le agevolazioni dispongono che il soggetto gestore blocchi la possibilità di accedere a detti strumenti all’esaurimento dei fondi disponibili e agli stessi assegnati;
-in assenza di decisione sul rifinanziamento, in data 8 agosto 2015, Invitalia ha comunicato, tramite la Gazzetta Ufficiale, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande per l’ottenimento delle agevolazioni previste dalla citata disposizione, avendo verificato l’esaurimento dei fondi;
–solo a seguito dell’assegnazione di risorse finanziarie sufficienti a coprire i fabbisogni richiesti, Invitalia, quindi, sarà in condizione di procedere all’istruttoria delle domande;
-Invitalia ha informato gli interessati circa le nuove misure per le quali avrebbero potuto presentare domanda sulla base dei progetti già in loro possesso, tra cui: «Nuove imprese a tasso zero», di cui al Dlgs 185/2000, per investimenti promossi da società e «Microfinanziamenti garanzia giovani», per investimenti promossi da giovani disoccupati nel limite di 50 mila euro;
–è stato recentemente sottoscritto fra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Invitalia l’accordo di finanziamento per la costituzione del Fondo rotativo nazionale a valere sul PON «Iniziativa occupazione giovani 2014-2015» e sul PON «Sistemi di politiche attive per l’occupazione 2014-2020» e per l’incentivazione dell’autoimpiego destinato ad alcune categorie di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro, consistente in una misura agevolata che prevede prestiti a tasso zero in favore di iniziative di autoimpiego e di autoimprenditorialità.
E’ stato, altresì, espresso l’impegnoa richiedere ulteriori finanziamenti sulla misura in oggetto, nel primo provvedimento utile.
Il Sottosegretario di Stato per lo Sviluppo economico, Antonio Gentile
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Interpellanza urgente
G. Monchiero, SCpI
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Gestione patrimonio immobiliare a Roma
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In relazione alle prime risultanze dell’indagine avviata dal Commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca sulla situazione del patrimonio immobiliare del Comune di Roma –in merito in particolare al caso delle abitazioni nel centro storico affittate a canoni irrisori rispetto ai reali valori di mercato – viene chiesto, in particolare, di:
–assumere iniziative per accertare tale situazione di illegalità verificando che siano adottate iniziative volte a recuperare la disponibilità dei beni in capo all’amministrazione;
-adottare iniziative per fare chiarezza sulle attribuzioni di responsabilità dei dirigenti che si sono succeduti nella gestione del patrimonio e che hanno stipulato i contratti ovvero hanno omesso l’aggiornamento dei canoni di locazione.
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Evidenziato che la strategia del Commissario straordinario si dispiega attraverso una serie di passaggi tra cui:
-la ricognizione completa del patrimonio immobiliare, con particolare riguardo ai beni in regime di locazione e di edilizia residenziale pubblica;
–l’individuazione delle posizioni irregolari con conseguente recupero delle morosità pregresse;
–allontanamento dei soggetti non aventi titolo e riassegnazione degli appartamenti agli aventi diritto, utilmente collocati nelle graduatorie comunali.
Vengono, altresì, forniti i risultati dell’attività finora espletata (per 31 unità è stata avviata la procedura per il rilascio dell’immobile, già conclusa in 14 casi. Parallelamente, da gennaio, sono stati assegnati ad altrettanti aventi diritto 52 alloggi di edilizia residenziale pubblica, resisi disponibili nel centro storico).
Evidenziato, altresì, che gli esiti delle verifiche saranno tenuti in debito conto ai fini dell’eventuale avvio del procedimento disciplinare e sono altresì sistematicamente inoltrati all’autorità giudiziaria competente per i profili di rilevanza penale e di danno erariale.
Il Sottosegretario di Stato per l’Interno, Gianpiero Bocci
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Interrogazione a risposta orale
P. Maestri, PD
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Incentivi INAIL di cui al D.Lgs 81/2008
“Click day”
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Considerato che:
-il 19 dicembre 2014 è stato pubblicato in G.U., da parte dell’INAIL, l’avviso pubblico per l’assegnazione di incentivi alle imprese, anche individuali, per la realizzazione di progetti di investimento per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale in attuazione all’articolo 11, comma 5, Dlgs 81/2008;
-i predetti finanziamenti vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande;
-diverse imprese e associazioni d’impresa hanno lamentato che dopo soli 5/6 secondi il sistema di ricezione delle istanze non accettava più domande di finanziamento per l’esaurimento dei fondi a disposizione;
si chiede di verificare se tale modalità di l’assegnazione dei fondi sia il sistema più appropriato a fronte del grande interesse che questo bando suscita ogni anno nelle imprese che desiderano investire nella sicurezza sul lavoro o se non si ritenga necessario rivedere tale modalità al fine di premiare maggiormente la qualità e l’efficacia delle proposte di intervento e non solamente la rapidità nell’invio delle istanze nel «click day».
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Evidenziato che:
-per l’erogazione degli incentivi, di cui al Dlgs 81/2008 l’INAIL, ha inteso avvalersi della cosiddetta procedura valutativa a sportello, disciplinata dal comma 3 dell’articolo 5 del D.lgs 123/1998. Tale procedura prevede l’istruttoria delle agevolazioni secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, nonché la definizione di soglie e condizioni minime, anche di natura quantitativa, connesse alle finalità dell’intervento e alle tipologie delle iniziative. Ove le disponibilità finanziarie siano insufficienti rispetto alle domande presentate, la concessione dell’intervento è disposta secondo il predetto ordine cronologico;
-l’INAIL ha scelto tale procedura perché considerato l’elevato numero di partecipanti, essa garantisce la disponibilità delle somme in tempi più brevi rispetto alla cosiddetta procedura graduatoria, che necessita invece di un’istruttoria e di una valutazione più approfondita e quindi di tempi maggiori.
Evidenziati, altresì, i risultati conseguiti: sono state infatti finanziate il 44 per cento di imprese, fino a 15 dipendenti, con fattore di rischio elevato e il 22 per cento circa delle imprese, fino a 15 dipendenti, con fattore di rischio medio. Inoltre, i principali interventi finanziati hanno avuto ad oggetto il contrasto di fattori di rischio elevati; cito ad esempio quelli legati alla movimentazione manuale di carichi (20 per cento dei progetti finanziati) ai materiali contenenti amianto (18 per cento) e all’esposizione al rumore (11 per cento).
Il Sottosegretario di Stato per il Lavoro e le politiche sociali, Luigi Bobba
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Interrogazione a risposta in Commissione
T. Iannuzzi, PD
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Piano strategico nazionale della portualità
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Coinvolgere le regioni ai fini della elaborazione del piano nazionale strategico della portualità e della logistica, nonchè dei DLgs di cui all’art. 8, comma 1, lett. f) della «legge Madia» n. 124 del 2015 (semplificazioni amministrative in materia di porti) , in particolare per quanto concerne le scelte organizzative sul modello di governance dei porti, l’istituzione delle autorità di sistema, la riorganizzazione, il riordino e l’accorpamento delle attuali autorità portuali.
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Evidenziato che:
-la sentenza della Corte Costituzionale n. 261 del 17 novembre 2015 ha osservato che il Piano Nazionale Strategico della Portualità e della Logistica (PNSPL), tratteggiando uno scenario di sviluppo e valorizzazione complessiva della «risorsa mare», necessitava di una maggiore condivisione da parte del sistema delle regioni. È ovvio che, trattandosi di materie molte delle quali sottoposte a legislazione concorrente, il ruolo delle regioni nella fase di redazione e approvazione del Piano dovesse essere più incisivo rispetto alla semplice manifestazione di un parere;
-è stata indetta la Conferenza delle regioni, che è ora in fase di confronto con il Governo e si sono già svolte diverse proficue riunioni a livello tecnico e istruttorio per consolidare un confronto più di merito;
-il Parlamento ha delegato il Governo a legiferare in tema di riorganizzazione delle amministrazioni centrali dello Stato ed in tale ambito a riorganizzare la L 84/1994 sulle Autorità Portuali. A tal fine, di concerto con la Conferenza, è stato avviato il confronto tanto in sede politica (il primo incontro tra il Ministro e i presidenti di regione si è svolto lo scorso 11 febbraio), quanto in sede tecnica (il tavolo di lavoro richiesto dalle regioni si è insediato proprio lo scorso 18 febbraio). Nel merito, lo schema di decreto delegato adottato dal Consiglio dei ministri lo scorso 20 gennaio vede molto rafforzato, anche rispetto all’impianto della legge n. 84 oggi vigente, il ruolo delle regioni, in quanto ne salvaguarda la decisiva funzione in sede di approvazione dei nuovi piani regolatori di sistema portuale.
Il Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e trasporti, Umberto Del Basso De Caro
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Risoluzione in Commissione
L. Taranto, PD
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Credito PMI
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In relazione al regolamento (UE) n. 575/ 26 giugno 2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, in cui viene introdotto lo «SMEs SF» (small and medium enterprises supporting factor, fattore di supporto per le piccole e medie imprese), ovvero un fattore di correzione applicabile alle esposizioni verso le piccole e medie imprese in modo da consentire agli enti creditizi di aumentare i prestiti alle PMI, e al suo monitoraggio in sede europea e alla possibile mancata conferma, viene chiesto di:
-Sviluppare ogni iniziativa utile all’avanzamento – in sede di Commissione europea e di Consiglio – del confronto e, dell’approfondimento sulle ragioni del mantenimento dello strumento del «fattore di supporto delle piccole e medie imprese» (SMEs Supporting Factor).
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Evidenziata la necessità di sviluppare ogni iniziativa utile all’avanzamento – in sede di Commissione europea e di Consiglio – del confronto e, dell’approfondimento sulle ragioni del mantenimento dello strumento del «fattore di supporto delle piccole e medie imprese» (SMEs Supporting Factor), sulla scorta di quanto delineato all’articolo 501 del regolamento UE n. 575/2013 in materia di requisiti prudenziali di capitale regolamentare per enti creditizi ed imprese di investimento.
Il Viceministro per l’Economia e le finanze, Enrico Morando
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Interrogazione a risposta in Commissione
S. Pellegrino, SI-SEL
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Gestione e procedure di assegnazione patrimonio immobiliare
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In relazione alla verifica del patrimonio immobiliare del comune di Roma, disposta dal commissario straordinario, Tronca, e dato che i canoni contrattualizzati relativi agli immobili oggetto della verifica risultano ampiamente inferiori ai valori minimi di mercato, viene chiesto di :
avviare fin da subito un tavolo di confronto con l’Anci, i soggetti interessati e le associazioni di tutela degli inquilini, per individuare, per quanto di competenza, modalità e criteri omogenei e condivisi di gestione e procedure trasparenti di assegnazione del patrimonio abitativo dei diversi comuni, prevedendo forme di maggiore tutela per i nuclei familiari più bisognosi, nonché per onlus, associazioni e realtà cittadine che svolgono attività di riconosciuto valore sociale.
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Evidenziato, in particolare, che:
-riguardo alla specifica gestione del patrimonio immobiliare del comune di Roma, l’articolo 60, lettera e), del DLgs 112/1998 ha trasferito alle Regioni la fissazione dei criteri per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale destinati all’assistenza abitativa, nonché la determinazione dei relativi canoni;
–agli enti preposti che le regioni e gli enti locali individuano è rimesso il compito di stabilire modalità e criteri omogenei, nonché procedure trasparenti per l’assegnazione del patrimonio abitativo;
-il MIT ha già attivato un tavolo di confronto dal quale emergono soluzioni che sicuramente potranno incidere positivamente sulle politiche di contrasto al disagio abitativo. Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e trasporti Umberto Del Basso de Caro
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Interrogazione a risposta in Commissione
F. Daga, M5S
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Opere incompiute
(citata l’ANCE)
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Promuovere una cabina di regia che abbia il compito di valutare, per ogni singola opera incompiuta, la reale esigenza del suo completamento, unita ad un’analisi costi benefici, e, in caso di valutazione positiva, procedere alla predisposizione di un cronoprogramma finalizzato alla sua realizzazione e quantificare il costo complessivo dell’ultimazione di tutte le opere incompiute, assumendo iniziative per sospendere, fino alla chiusura del cronoprogramma, l’avvio di nuovi interventi infrastrutturali che non siano ritenuti davvero indispensabili, che non abbiano adeguate garanzie sul piano progettuale e finanziario e che, altrimenti, rischiano di andarsi ad aggiungere al già lungo elenco di opere incompiute.
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Evidenziato, in particolare, che:
– la prossima approvazione del decreto di riordino della materia degli appalti pubblici attuativo della L. 11/2016, in cui le disposizioni che riguardano la pianificazione, la programmazione e la progettazione dei lavori e delle opere prevedono anche l’adozione di un provvedimento interministeriale MIT – MEF volto a definire, tra l’altro, anche i criteri e le modalità per favorire il completamento delle opere incompiute;
– l’intenzione del Governo di affrontare in via definitiva il problema degli interventi infrastrutturali fermi, sottolineando, al riguardo, che è già attivo presso il MIT un tavolo di lavoro che sta operando una ricognizione delle opere incomplete al fine di individuare quelle che necessitano di prioritaria realizzazione.
Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e trasporti Umberto Del Basso de Caro
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interpellanza urgente
C. Mannino, M5S
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Bando per il programma straordinario riqualificazione urbana
(art. 1, comma 975 L.208/2015 -Legge di stabilità 2016)
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In relazione alle norme di cui all’art. 1, commi 974-978, della L.208/2015 (legge di stabilità 2016), che istituiscono un programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, prevedendo tra l’altro che ai fini della predisposizione del Programma, entro il 1o marzo 2016 gli enti interessati trasmettono i progetti ala Presidenza del Consiglio dei ministri, secondo le modalità e la procedura stabilite con apposito bando, da approvarsi con DPCM entro il 31 gennaio 2016, viene chiesto di:
–chiarire i tempi di emanazione del bando previsto al comma 975 dell’articolo 1 della L.208/2015 (legge id stabilità 2016)
–assumere iniziative per dilazionare i tempi della presentazione delle proposte che, vista la complessità degli interventi, sarebbero rese di scarsa qualità e partecipazione dai tempi ristretti.
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Interpellanza urgente
F. Bonomo, PD
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Incentivi per la progettazione e la pianificazione urbana
(art.92 D.Lgs 163/2006)
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Considerato il contenzioso ed il contrasto interpretativo in merito all’originaria portata della disciplina di cui all’art. 92 del Dlgs 163/2006 che prevedeva compensi incentivanti in favore degli Uffici per la progettazione interna agli enti pubblici sia in relazione alla progettazione di opere pubbliche (comma 5) sia in relazione alla redazione di atti di pianificazione (comma 6):
– chiarire se l’intenzione del legislatore fosse quella di corrispondere l’incentivo a tutti i tipi di pianificazione (come sembrerebbe dalla dizione «atto di pianificazione comunque denominato») ovvero di circoscriverlo soltanto agli atti di pianificazione collegati alle opere pubbliche (varianti per il recepimento di opere pubbliche), come i recenti pareri della Corte dei Conti hanno evidenziato;
-assumere iniziative, anche normative, per evitare che le P. A. utilizzino lo strumento della ripetizione di indebito nel caso in cui i dipendenti hanno percepito i descritti emolumenti in forza di atti e regolamenti approvati dalle stesse amministrazioni in attuazione della normativa citata.
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Interrogazione a risposta orale
V. Ferraresi, M5S
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Eventi calamitosi Modena-Ferrara
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Considerato che il 5 settembre 2015 si è verificato un’ulteriore evento calamitoso che ha colpito i territori già interessati dal terremoto del 2012, in particolare quelli del modenese e del ferrarese, si chiede di sapere
quali concrete iniziative si intendano assumere al fine di sostenere la popolazione colpita dall’evento, considerando l’eccezionalità delle avversità atmosferiche verificatesi su un territorio già duramente colpito nel recente passato.
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Interrogazione a risposta orale
V. Garofalo, AP (UDC-NCD)
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Assetto societario ANAS e futuro della gestione delle reti autostradali
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Considerato che sembra si stia valutando la costituzione di una nuova società controllata al 100 per cento da Anas s.p.a., alla quale trasferire tutte le partecipazioni detenute in società concessionarie di autostrade e trafori, oltre ai diritti connessi della partecipazione detenuta in Anas International Enterprise s.p.a.:
chiarire quali siano le intenzioni del Governo sull’assetto societario futuro di Anas s.p.a., indicando la missione ad essa affidata con l’eventuale modifica dell’orientamento dell’Esecutivo sull’assetto autostradale italiano che, se confermato, riporterebbe nell’alveo pubblico la gestione delle reti autostradali.
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Interrogazione a risposta in commissione
C. Latronico, Misto
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Infrastrutture nel Sud
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-Intraprendere iniziative affinché siano destinate le opportune risorse per migliorare la dotazione infrastrutturale ferroviaria del Mezzogiorno;
-indicare quali opere saranno previste per la Basilicata e le altre regioni meridionali e quali saranno le risorse e le tempistiche programmate per il loro completamento;
-indicare quali siano il volume degli investimenti e lo stato della progettualità per potenziare i servizi e i collegamenti infrastrutturali nel Sud Italia.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
E, Munerato, Fare
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Split payment
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Considerato che la legge di stabilità per il 2015 (legge n. 190 del 2014) ha introdotto un nuovo regime Iva, denominato split payment, da utilizzarsi a decorrere dal 1° gennaio 2015 in caso di cessione di beni o prestazioni di servizi nei confronti di enti pubblici e che nei primi 11 mesi del 2015 l’imposta ha drenato 5,8 miliardi di liquidità a favore dell’erario e nel 2016, con il meccanismo della scissione dei pagamenti a regime, potrebbero raggiungere 16 miliardi di euro, si chiede di sapere se non si ritenga urgente intervenire, con atti di propria competenza, per rimediare alle distorsioni dello split payment ed ai danni che lo stesso sta creando alla liquidità delle imprese, specie quelle medio-piccole, ossatura del sistema produttivo e dell’economia italiana.
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Interrogazione a risposta scritta
E, Munerato, Fare
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Cassa integrazione
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Considerato che secondo gli ultimi dati diffusi dalla Cgil 2016 a gennaio 2016 la Cassa Integrazioni guadagni è tornata ad aumentare – con una crescita del 33,86 per cento rispetto a dicembre 2015 e del 12,84 per cento rispetto a gennaio 2015 – si chiede di sapere se si intenda dare credito ai dati forniti dalla Cgil sulla cassa integrazione guadagni e quelli Istat su occupati e disoccupati, che dimostrerebbero come la tanto decantata ripresa socio-economica non sia ripartita e, di conseguenza, porre in essere tutte le misure idonee a rilanciare l’occupazione, in primis rendendo strutturale la decontribuzione.
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