La Commissione Finanze del Senato ha approvato il documento conclusivo dell’Indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco, a cui ha partecipato anche l’ANCE ( si veda notizia su “Interventi ANCE” del 26 giugno 2014).
Nel documento viene, tra l’altro, precisato che i capitoli affrontati nel corso dell’Indagine sono stati, da un lato, collegati all’attività degli organismi della fiscalità e, dall’altro, al complesso degli adempimenti e delle procedure, e hanno ricalcato sostanzialmente le fasi di attuazione della legge 23/2014 recante “delega per un sistema fiscale più equo e orientato alla crescita”. Nel testo non vengono, quindi, riproposte osservazioni e considerazioni attinenti a tali capitoli, ma tracciare un bilancio dell’indirizzo complessivo che emerge dall’Indagine conoscitiva.
Al riguardo, in particolare, viene evidenziato “che si è registrato un cambio di indirizzo importante che si sintetizza nella volontà di aumentare l’adempimento spontaneo dell’obbligazione tributaria dotando l’amministrazione finanziaria di strumenti per collaborare con in contribuenti e, nello stesso tempo, prevedendo snellimenti e semplificazioni delle procedure e degli adempimenti”.
In quest’ottica si inseriscono le nuove norme sull’elusione fiscale e la certezza del diritto, il tutoraggio delle imprese di maggiori dimensioni, il nuovo regime dell’interpello e il ruling internazionale. Tale strategia non si pone in alternativa alla lotta e al contrasto dell’evasione fiscale “ma consente di delimitare meglio il campo, rafforzare i comportamenti virtuosi, di sostenere coloro che, per obiettive difficoltà economiche hanno necessità di rinviare e dilazionare il versamento, di semplificare gli adempimenti per utilizzare strumenti di adesione e di «conciliazione» con il fisco”.
Sul complesso degli organismi della fiscalita`, viene rilevato preso atto che l’accorpamento delle agenzie delle Entrate e del territorio, delle Dogane e dell’amministrazione dei Monopoli presenta ancora ampi margini di realizzazione. Con particolare riferimento all’Agenzia delle entrate e ai compiti nuovi ad essa assegnati viene rinnovata l’invito ad adottare misure in tempi rapidi per assicurarne la piena funzionalità e l’incremento della produttività.
La Commissione sollecita, inoltre, “una pronta informazione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze circa gli esiti dell’incarico dal ministro Padoan al Fondo Monetario Internazionale e all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, finalizzato all’individuazione tra le esperienze internazionali di buone pratiche che potrebbero essere adottate anche dalla nostra amministrazione fiscale”.
Riguardo all’attività di Equitalia, la Commissione sottolinea di aver sostenuto una serie di modifiche inerenti specificamente le procedure di versamento delle somme iscritte a ruolo, nonche´ l’importanza di attenuare i costi per i contribuenti di azioni di recupero non supportate da una stretta comunicazione e informazione tra ente impositore e ente della riscossione, ribadendo comunque il ruolo strategico della società pubblica di recupero delle somme non versate.
Sotto il profilo delle specifiche competenze di valutazione dell’attuazione delle leggi, la Commissione sollecita un’attenta e continua opera di monitoraggio del Ministero, con contestuale informativa al Parlamento, sull’efficacia dell’azione di razionalizzazione, sull’andamento dei costi di gestione di Equitalia S.p.A. e delle Agenzie fiscali in generale.
Viene, altresì, rilevata l’opportunità, anche in prospettiva, di “indicare gli elementi di maggiore rilevanza che nel corso dell’indagine sono stati riproposti e che possono costituire la base per la discussione futura sul cantiere fiscale”.
Sulla complessiva riforma del sistema fiscale viene comunque ribadita la validità di un approccio analitico e non globalizzante della materia, “ragione per cui appare ragionevole e politicamente condivisibile affrontare in più annualità una serie di interventi”. Al riguardo, in particolare viene evidenziato che dalle audizioni “e` emersa la condivisione di tale approccio, nella consapevolezza che una generalizzata riduzione delle aliquote delle imposte sul reddito o la riduzione delle aliquote delle imposte indirette non è una prospettiva al momento realistica, pur rilevando che tale riduzione potrebbe comportare benefici non indifferenti”.
Riguardo al processo tributario e alla revisione dell’ordinamento complessivo della giustizia tributaria viene sottolineato che una revisione complessiva del sistema dovrebbe passare attraverso “una maggiore aderenza ai principi dell’effettiva parità delle parti e della terzietà del giudice e una riforma dell’ordinamento nella prospettiva di una piena professionalizzazione e specializzazione del giudice tributario”.
Da ultimo, nelle conclusioni del documento la Commissione auspica “una ripresa della discussione per il superamento della disciplina del catasto edilizio, urbano e agricolo, per meglio rispondere all’esigenza di ammodernare il settore per le rilevanti ricadute sul fronte tributario, sia per il possesso che per la compravendita di immobili”.
In allegato il documento conclusivo dell’Indagine conoscitiva.
23570-doc. conclusivo dell’indagine conoscitiva.pdfApri