CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta immediata in Assemblea
S. Matarrese, SCpI
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Discariche abusive
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Indicare:
– il numero delle discariche abusive ad oggi ancora attive in Italia e per quali di esse siano previsti interventi di bonifica programmati ed adeguatamente finanziati; -quale sia lo stato di avanzamento relativo al piano straordinario di bonifica e quali iniziative di carattere strutturale si intendano adottare al fine di limitare le inadempienze delle Regioni in merito alle procedure di bonifica e di accelerare le procedure stesse.
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La Commissione europea ha riconosciuto la messa a norma di 14 discariche nel mese di giugno 2015 e di 29 discariche in data 8 febbraio 2016: si è così passati da 200, che erano oggetto di infrazione all’inizio, a 155.
Di queste, 151 sono state destinatarie di diffida da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, ai fini dell’eventuale esercizio del potere sostitutivo, e per le altre 4 sono in corso ulteriori approfondimenti istruttori. Per ogni singolo procedimento di diffida sono stati definiti i termini congrui per l’espletamento dell’attività, e sono attualmente in corso le attività di monitoraggio delle stesse.
Per le 155 discariche sottoposte a procedura di infrazione è stato stimato un fabbisogno finanziario, sulla base dei progetti disponibili presso i comuni e le regioni competenti, pari a circa 290 milioni di euro per i relativi interventi tecnici programmati.
E’ stato, inoltre, adottato uno specifico piano straordinario di bonifica relativo a 45 discariche con cui sono stati immediatamente finanziati gli interventi di messa in sicurezza e bonifica relativi a 26 discariche ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Puglia, Sicilia e Veneto, disciplinati da specifici accordi di programma quadro. Il DM 303/2014, nonché i suddetti accordi di programma quadro, prevedono che l’erogazione delle risorse assegnate avvenga subordinatamente alla presentazione dei quadri economici definitivi degli interventi. Al riguardo, si segnala che ad oggi non è pervenuta alla competente Direzione generale la predetta documentazione: pertanto non risultano ancora trasferite le risorse necessarie.
Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti
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Interrogazione a risposta immediata in Commissione
F. Busin, LN
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Tassazione sui rifiuti
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Avviare un monitoraggio della situazione e sull’abnorme differenza esistente, tra comune e comune, nella determinazione della tassa rifiuti attivando, altresì, un tavolo di confronto fra le diverse componenti interessate al controllo della spesa e alla gestione dei rifiuti.
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Rientra nella competenza del Dipartimento delle finanze esclusivamente la valutazione, effettuata sulla base di un esame a campione e anche attraverso la formulazione di rilievi e osservazioni, degli atti normativi emanati dai comuni e dalle province, con particolare riferimento ai regolamenti di disciplina dei singoli tributi, alle delibere di approvazione delle relative aliquote o tariffe, nonché ai regolamenti in materia di accertamento e riscossione dei tributi locali.
Tra le competenze non rientrerebbe, invece, il monitoraggio dei costi e delle differenze che questi generano nella determinazione delle tariffe della tassa sui rifiuti tra comune e comune.
Inoltre, l’operatività dell’obbligo da parte dei comuni di tenere conto, nella determinazione della tariffa della TARI, delle risultanze dei fabbisogni standard, di cui all’art. 1, c. 653, della L. 147/2013 è stata differita al 2018 dall’art. 1, c. 27, della L. 208/2015 (legge di stabilità per il 2016). Il suddetto obbligo potrebbe costituire un valido parametro di riferimento per la valutazione dell’operato dei comuni in ordine alla determinazione dei costi.
Con riguardo alla possibilità di attivare un tavolo di confronto fra le diverse componenti interessate al controllo della spesa e alla gestione dei rifiuti, il Dipartimento ha avviato gli approfondimenti necessari per individuare più specificatamente i settori in cui indirizzare l’analisi e la metodologia da seguire, all’esito delle quali potrebbe essere attivato detto tavolo.
Viceministro dell’Economia e delle finanze, Enrico Morando
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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P. Arrigoni, LN
G. Piccoli, PdL
A.De Poli, PI
Interrogazioni a risposta scritta
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SISTRI
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In considerazione delle lamentele sulle carenze della funzionalità del sistema e sulla sua inefficacia giunte da tutte le categorie dei soggetti obbligati ad aderirvi, viene chiesto, in particolare:
-a quanto ammonterebbero le penali a carico del bilancio dello Stato in caso di recesso dal rapporto contrattuale con Selex Se.Ma, che ha progettato e gestito fino ad oggi il sistema;
-se si intendano attivare soluzioni normative urgenti finalizzate alla sospensione immediata di ogni effetto applicativo del SISTRI;
-se non si ritenga opportuno dare avvio all’impostazione di un nuovo sistema di tracciamento dei rifiuti realmente conformato a criteri di semplicità ed efficacia tenendo a paragone, in termini di gestione, applicazione e costi del sistema, analoghe soluzioni già adottate in altri Paesi europei;
-di eliminare l’obbligo del sistema per tutte le tipologie di imprese con meno di 10 dipendenti.
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In base agli esiti del collaudo eseguito dalla Commissione di verifica di conformità per l’esecuzione del contratto SISTRI, prevista dall’art. 11, c.8, del DL 101/2013 convertito dalla L. 125/2013, il SISTRI è stato ritenuto «esente da difetti e/o carenze tali da precludere l’erogazione dei servizi».
Il contratto stipulato tra Selex e il Ministero dell’Ambiente non prevede la possibilità di recesso unilaterale.
Il Ministero in attuazione dell’art.14, c.2, del DL 91/2014 convertito dalla L.116/2014, ha disciplinato attraverso uno specifico regolamento (il cui iter procedurale è in corso di definizione) ulteriori misure di semplificazione, allo scopo di ottimizzare il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Tra gli obiettivi perseguiti:
-l’interoperabilità con i sistemi gestionali utilizzati dalle imprese, dalle associazioni di categoria e loro società di servizi e realizzazione di specifici sistemi per le imprese che non dispongono di sistemi gestionali;
-l’aggiornamento dei contributi previsti e la definizione dell’entità degli stessi per i soggetti che aderiscono al SISTRI su base volontaria, da calcolarsi in misura ridotta rispetto agli importi dovuti dai soggetti obbligati;
-la razionalizzazione e la semplificazione del sistema, attraverso l’abbandono dei dispositivi attualmente previsti (black box e dispositivi token usb);
-la tenuta in formato elettronico dei registri di carico e scarico e dei formulari di trasporto con compilazione in modalità off-line e trasmissione asincrona dei relativi dati, nonché la generazione automatica del modello unico di dichiarazione ai fini della dematerializzazione della corrispondente documentazione;
-la semplificazione degli obblighi informativi alle imprese.
Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interpellanza urgente
A. Scotto, SI-SEL
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Aumento pedaggi autostradali
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Quali urgenti iniziative si intendano assumere per calmierare l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2016 degli ultimi adeguamenti tariffari di pedaggio autostradale (elencati nelle premesse dell’Interpellanza)e rendere trasparenti all’utenza i meccanismi di adeguamento delle tariffe autostradali, vincolandoli agli investimenti effettivamente realizzati su ogni singola arteria.
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Interpellanza urgente
C. Mannino, M5S
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Bando riqualificazione periferie
(ex art.1, commi 974-978, L.208/2015)
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Considerato, tra l’altro, che l’articolo 1, commi 974-978, della legge n. 208 del 2015 (stabilità 2016), istituisce il programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, secondo modalità e procedure stabilite con apposito bando che risulta non ancora approvato, viene chiesto:
in quali tempi si intenda emanare il bando previsto al comma 975 dell’articolo 1 della legge suddetta e se non ritenga di assumere iniziative per dilazionare i tempi ristretti della presentazione delle proposte, che, data la complessità degli interventi, comporterebbero inevitabilmente scarsa qualità delle stesse e scarsa partecipazione al citato programma.
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Interrogazione a risposta scritta
G. Nastri, FdI-AN
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Ripresa economica
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Considerato che il previsto aumento di un punto dell’IVA, pari a 17 miliardi di euro, nel caso in cui il Governo non riesca a raggiungere gli obiettivi centrare gli obiettivi di deficit in rapporto al prodotto interno lordo, aumenterebbe ulteriormente la pressione fiscale di un punto, nonché l’opportunità per aiutare la ripresa economica di ridurre le tasse alle imprese intervenendo sull’Ires e l’Irap, fino ad eliminarla in maniera risolutiva, trasformando al contempo i sussidi temporanei ai nuovi contratti a tempo indeterminato, in una riduzione permanente del cuneo fiscale, viene, chiesto:
quali siano gli orientamenti del Governo in merito a quanto esposto in premessa e se non si ritenga che le misure economiche e fiscali sollecitate possano determinare effetti positivi e favorevoli per la ripresa economica del Paese.
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Interrogazione a risposta scritta
E. Realacci, PD
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Riordino ANAC
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Considerato, tra l’altro, che i compiti dell’ANAC sono stati significativamente rafforzati, da ultimo, con l’approvazione della L. 11/2016 su “Delega al Governo sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture” e che in attuazione della delega e assumendo pienamente il ruolo di vigilanza sui lavori pubblici, l’Autorità sarà chiamata, in tempi certi e rapidi, a collaborare con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per rendere trasparente, efficiente e stabile un settore strategico per l’economia, viene chiesto, in particolare, di:
assumere iniziative normative per concedere all’Anac maggiore autonomia di spesa all’interno del proprio bilancio -ottenuto grazie a un’oculata gestione patrimoniale, peraltro senza oneri per la finanza pubblica – a fronte della forte crescita di competenze dell’Autorità medesima.
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Interrogazione a risposta in Commissione
T. Ciprini, M5S
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Politiche per il lavoro
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Assumere iniziative, in tempi celeri e certi, per realizzare efficaci servizi pubblici per il lavoro e favorirne la gestione, e per promuovere politiche attive in materia in presenza di stanziamenti, risorse finanziarie ed investimenti – anche di natura tecnologica – assai risicati e incerti e di personale deputato ai servizi per l’impiego che, ad oggi, si rivela per gli interroganti insufficiente e scarsamente formato ai nuovi compiti di ricollocazione di lavoratori disoccupati o espulsi dal mondo del lavoro e che sarà impiegato nella neoistituita Anpal.
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Interrogazione a risposta in Commissione
F. Alberti, M5S
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Credito PMI
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Considerato, tra l’altro, che secondo il rapporto Cerved PMI 2015 in Italia, 137.046 società soddisfano i requisiti di piccole e medie imprese, tra le quali 113.387 aziende rientrano nella definizione di piccola impresa e 23.659 in quella di media impresa e che “una delle incognite che grava sulla ripresa del sistema economico italiano, in particolare su quella delle piccole e medie imprese, è costituita dall’elevato stock di crediti deteriorati (o N PL) e di sofferenze accumulato dalle banche italiane”. Considerato altresì il recente intervento normativo (Legge 132/2015) mirato ad accorciare la durata dei fallimenti, ad aumentare il successo del concordato preventivo, a velocizzare le procedure esecutive sui beni mobili e immobili, viene chiesto:
-se si ritengano realistiche le stime fatte dal Cerved relative ad una riduzione del 20 per cento dei tempi medi delle aste fallimentari, a seguito dell’approvazione della L.132/2015 e quali siano gli scenari futuri scaturenti dall’applicazione della legge stessa;
-quali iniziative, anche normative, si intendano intraprendere al fine di incentivare il credito disponibile per le piccole e medie imprese.
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Interrogazione a risposta in Commissione
T. Iannuzzi, PD
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Incentivi Autoimpiego
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Assumere iniziative per il rifinanziamento, attraverso specifica deliberazione del CIPE, delle agevolazioni previste dal DLgs 185/2000 (Titolo Il, relativo all’autoimpiego) ed in particolare, delle misure per «la microimpresa» e per l’autoimpiego necessarie ed urgenti in una fase di così pesante e dura crisi economica e di drammatica disoccupazione giovanile.
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Interrogazione a risposta in Commissione
G. Galli, PD
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Incentivi per la contrattazione di secondo livello
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Adottare iniziative al fine di rispondere alle legittime aspettative delle aziende riguardo all’ammissione allo sgravio contributivo per incentivare la contrattazione di secondo livello previsto dall’art. 1, cc. 67 e 68, della L. 247/2007, con particolare riferimento alle somme corrisposte nel 2015.
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Interrogazione a risposta in Commissione
G. Benamati, PD
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Digitalizzazione PMI
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Indicare i tempi previsti per la piena operatività delle misure a sostegno della digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese, di cui all’art. 6 del DL 145/2013 convertito dalla L. 9/2014 e le iniziative da assumere per garantirne la piena efficacia.
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Interrogazione a risposta in Commissione
G. Rostellato, PD
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Licenziamenti: modulo dimissioni on line
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-Assumere iniziative normative per definire in modo chiaro che, nel caso in cui il lavoratore non dovesse convalidare le dimissioni online, il datore possa inviare una raccomandata con la richiesta di conferma che diventa automatica nel caso di silenzio oltre i 7 giorni al fine di limitare l’esoso esborso da parte sia delle aziende che dello Stato;
-assumere iniziative per rivedere tutto l’attuale sistema delle dimissioni, riportando in essere la normativa previgente di cui alla L. 92 del 2012 («legge Fornero»).
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Mozione
A. Saggese, PD
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Piano riordino ANAC
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Considerato, tra l’altro, che all’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) , di recente, sono stati assegnati diversi ulteriori compiti, tra i quali quelli di vigilanza in materia di appalti, Expo Milano 2015, Mose e Roma capitale, viene chiesto di:
adottare tutte le misure al fine di rendere operativo il Piano di riordino (previsto dall’art. 19, comma 3, del DL 90/2014), attuarlo e consentire all’Autorità nazionale anticorruzione di avere a disposizione una dotazione di risorse umane commisurata alle funzioni ad essa assegnate.
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Interpellanza
A. D’Alì, FI
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Esonero contributivo nuove assunzioni
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Considerato l’esonero contributivo previsto dai commi da 118 a 121 della L.190/2014 che ha riguardato le nuove assunzioni, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche part time, decorrenti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015, per un periodo massimo di 36 mesi dalla data di assunzione e un importo massimo pari a 8.060 euro su base annua e considerato che l’utilizzo degli incentivi non è subordinato ad alcuna forma di impegno da parte dei datori di lavoro alla prosecuzione, anche temporanea, dei rapporti instaurati grazie agli stessi viene chiesto di:
introdurre disposizioni per ottenere la prosecuzione, anche temporanea, dei rapporti di lavoro stipulati usufruendo degli incentivi suddetti.
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Interrogazione a risposta orale
B. S. Lai, PD
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Credito d’imposta acquisto beni strumentali nel Mezzogiorno
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Considerato che la legge di stabilità per il 2016 (L.208/2015) prevede, al comma 98 dell’articolo 1, l’attribuzione di un credito d’imposta per le imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo, per il quadriennio 2016-2019, nella misura massima del 20 per cento per le piccole imprese, del 15 per cento per le medie imprese e del 10 per cento per le grandi imprese, viene chiesto:
-per quali motivi la normativa prevista dalla legge di stabilità per il 2016 sul credito d’imposta nel Mezzogiorno non sia ad oggi operativa;
– se non si ritenga necessario un intervento immediato per fare chiarezza sull’interpretazione della norma e per dissipare ogni dubbio sulla sua applicazione automatica, in modo da dare certezze a tutte le imprese interessate ad effettuare l’acquisizione di beni strumentali e di godere dunque dei benefici previsti dal credito d’imposta.
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Interrogazione a risposta orale
E. Cappelletti, M5S
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Autostrada A4
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Chiarire se e quando, alla luce dell’eliminazione del progetto dell’autostrada “Valdastico nord”, si intenda procedere alla gara pubblica per l’assegnazione della concessione sull’autostrada A4.
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Interrogazione a risposta scritta
E. D’Adda, PD
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Qualificazione addetti agli apparecchi di sollevamento e delle gru a torre in edilizia
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Considerato cheriveste particolare rilievo, ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro, la corretta definizione delle qualifiche minime richieste agli addetti al montaggio e manutenzione degli apparecchi di sollevamento e delle gru a torre per l’edilizia e che in data 5 agosto 2015 la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, in sede di espressione del parere al Governo sullo Schema di D.Lgs sulla razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità (attuativo della L.183/2014, Jobs Act), ha evidenziato l’opportunità di procedere con decreto ministeriale alla definizione della qualifiche minime richieste ai montatori e manutentori di apparecchi da sollevamento e gru per l’edilizia, viene chiesto di:
sapere se siano stati attentamente valutati i termini del problema e quali siano i tempi di emanazione del decreto, atteso che il Ministero non ha ancora convocato le associazioni di categoria e di settore interessate, né avviato alcuna iniziativa in merito.
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Si veda precedente del 29 febbraio 2016
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