CAMERA DEI DEPUTATI
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DA UN RAMO DEL PARLAMENTO
– Decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016 recante “Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio” (DDL 3606/C).
L’Aula ha licenziato, in prima lettura, il provvedimento in oggetto con la votazione di fiducia sul testo approvato dalla Commissione Finanze.
Il provvedimento prevede, tra l’altro, disposizioni per la riforma delle Banche di credito cooperativo, lo smobilizzo dei crediti in sofferenza delle banche, misure sulla vendita di immobili in esito a procedure esecutive.
Il decreto legge che scade il 15 aprile 2016, passa ora alla seconda lettura del Senato.
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– DDL su “Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l’adozione di tributi destinati al suo finanziamento” (DDL 2212/C).
La Commissione Ambiente ha approvato, in prima lettura, in sede referente, il disegno di legge in oggetto con modifiche al testo iniziale.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Art. 3
Viene conferita al Governo la delega ad adottare, entro il 31 dicembre 2016, un decreto legislativo, contenente disposizioni per il rilascio ed il rinnovo delle concessioni di prelievo di acque, ivi incluse le fattispecie riguardanti il trasferimento del ramo d’azienda, nel rispetto dei principi e criteri direttivi di cui all’art. 1, c.1, lett. hhh) della L. 11/2016.
Emendamento 3.5 (nuova formulazione) a firma di parlamentari
Viene previsto che l’’autorità di distretto realizza e aggiorna almeno semestralmente un database geografico che censisce, caratterizza e localizza: a) i punti di prelievo dell’acqua; b) gli scarichi; c) gli impianti di depurazione pubblici e privati.
Emendamento 3.17 (nuova formulazione) a firma di parlamentari
Art. 4
Con una modifica all’art.149-bis del Dlgs 152/2006, viene previsto, in via prioritaria, l’affidamento diretto del servizio idrico integrato in favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall’ordinamento europeo per la gestione in house, comunque partecipate da tutti gli enti locali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale.
Emendamento 4.1 (nuova formulazione) a firma di parlamentari
Art. 6 – soppressione
Viene soppressa la norma del testo che disponeva l’affidamento esclusivo ad enti di diritto pubblico della gestione delle risorse idriche e regolava la fase transitoria per il passaggio al nuovo assetto di gestione esclusivamente pubblica.
Emendamenti identici 6.1 e 6.2 a firma di parlamentari
Art. 7 – soppressione
Viene soppressa la norma del testo che istituiva il Fondo nazionale per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.
Emendamento 7.1 a firma di parlamentari
Art. 8
Viene disposto che il Fondo di cui all’art. 7, c.6, del DL 133/2014 convertito dalla L. 164/2014 concorre al finanziamento delle infrastrutture previste nel piano degli interventi elaborato dall’ente di governo dell’ambito concedente il servizio, unitamente al Fondo di Garanzia delle opere pubbliche di cui all’art. 58, c. 1, della L. 221/2015.
Viene, inoltre, previsto che i finanziamenti di cui all’art. 5, c.7, lett. b), del DL 269/2003 volti a finanziare investimenti in materia ambientale sono destinati in via prioritaria alle società interamente pubbliche di cui all’articolo 149-bis, c. 1, ultimo periodo, del Dlgs 152/2006 per gli interventi sulla rete del servizio idrico integrato.
Emendamento 8.3 (nuova formulazione) a firma di parlamentari
E’ stato, inoltre, modificato il titolo del provvedimento con il seguente “Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque”.
Il provvedimento è volto a determinare i principi con cui deve essere utilizzato, gestito e governato il patrimonio idrico nazionale, nonché a favorire la definizione di un governo pubblico e partecipativo del ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale.
Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/91/UE, recante modifica della direttiva 2009/65/CE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM), per quanto riguarda le funzioni di depositario, le politiche retributive e le sanzioni, e di attuazione, limitatamente ad alcune disposizioni sanzionatorie, della direttiva 2014/65/UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica le direttive 2002/92/CE e 2011/61/UE (Atto n. 255).
Le Commissioni Giustizia e Finanze hanno espresso al Governo un parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema di decreto legislativo intende recepire la direttiva 2014/91/UE (c.d. UCITS V) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, che modifica la direttiva 2009/65/UE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM), per quanto riguarda le funzioni di depositario, le politiche retributive e le sanzioni.
Contestualmente si intende recepire la direttiva 2014/65/UE (c.d. MiFID II) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92/UE e la direttiva 2011/61/UE.
In particolare, vengono apportate modifiche al Testo unico della finanza TUF, di cui al Dlgs 58/1998, al fine tra l’altro di attribuire alla Banca d’Italia e alla Consob, nell’ambito delle rispettive competenze, il potere di imporre le sanzioni e le altre misure amministrative per le violazioni delle disposizioni della direttiva 2014/91/UE con i criteri e i massimi edittali ivi previsti.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definiva.
– Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante statuto dell’Ispettorato nazionale del lavoro (Atto n. 280).
La Commissione Lavoro ha espresso al Governo un parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema di regolamento, predisposto ai sensi dell’art. 2, c.1, del D.Lgs. 149/2015 (sulla razionalizzazione e la semplificazione dell’attivita’ ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, attuativo della L.183/2014 “Jobs Act”), reca lo statuto dell’Ispettorato nazionale del lavoro che entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Lo Schema di statuto disciplina il funzionamento e definisce le competenze dell’Ispettorato che avrà la funzione di coordinare, sulla base di direttive emanate dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, la vigilanza in materia di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria, svolgendo le attività ispettive già esercitate dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dall’INPS e dall’INAIL.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definiva.