Il Consiglio dei Ministri, nella seduta dell’ 8 aprile u.s. n. 110, ha, tra l’altro, aggiornato il Governo sullo stato di attuazione del Programma comunicando l’adozione di 11 ulteriori provvedimenti attuativi, di cui 10 riferiti al Governo in carica.
– Sezione I: Programma di Stabilità dell’Italia;
– Sezione II: Analisi e tendenze di finanza pubblica;
– Sezione III: Programma Nazionale di Riforma (PNR);
A queste sezioni si aggiungono alcuni allegati.
Il DEF viene trasmesso alle Camere affinché si esprimano sugli obiettivi programmatici e sulle strategie di politica economica in esso contenute. Dopo il passaggio parlamentare, il Programma di Stabilità e il PNR saranno inviati al Consiglio dell’Unione europea e alla Commissione europea entro il 30 aprile.
Nel 2015, dopo tre anni consecutivi di contrazione, l’economia italiana è tornata a crescere (+0,8%) e nel 2016 questa crescita prosegue e si rafforza (+1,2%).
Il DEF 2016, il terzo presentato da questo governo, si inserisce nella strategia perseguita fin dal 2014, che ha come obiettivi prioritari il rilancio della crescita e dell’occupazione. Sono parte integrante di questa strategia il piano di riforme strutturali, misure di stimolo agli investimenti pubblici e privati e il consolidamento della finanza pubblica. Per favorire e accelerare la crescita il governo mette in campo azioni volte alla riduzione della pressione fiscale e all’aumento degli investimenti pubblici.
Dopo l’inversione di tendenza registrata dal prodotto interno lordo nel 2015, anno in cui la crescita è tornata di segno positivo facendo registrare un aumento dello 0,8%, nello scenario programmatico il 2016 vedrà un’ulteriore accelerazione del PIL, previsto aumentare dell’1,2%. La tendenza proseguirà nel 2017 (+ 1,4%) e nel 2018 (+1,5%).
La crescita del PIL, nonostante una congiuntura internazionale non favorevole, sarà trainata dall’aumento degli investimenti pubblici e dall’ulteriore riduzione del carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese programmato dal governo. Nel 2016 la pressione fiscale è prevista scendere di 0,7 punti percentuali collocandosi al 42,8% del PIL (classificando il “bonus 80€” per gli effetti sul reddito netto dei lavoratori, la pressione fiscale scende al 42,2%). Gli investimenti fissi lordi aumentano del 2,2%.
Il Consiglio, inoltre, ha comunicato l’intenzione di fissare con proprio decreto la data delle elezioni amministrative nelle Regioni a statuto ordinario il 5 giugno 2016 con eventuale turno di ballottaggio il 19 giugno 2016.
Il Consiglio ha, infine, esaminato alcune leggi regionali, nell’ambito delle quali ha, tra l’altro, deliberato la non impugnativa, delle seguenti:
– Legge Regione Calabria n. 3 del 12/02/2016 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 aprile 2012, n. 13 (disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare)”;
– Legge Regione Calabria n. 4 del 12/02/2016 “Disciplina sulla trasparenza dell’attività’ politica e amministrativa della regione Calabria e dei suoi enti strumentali sull’attività di rappresentanza di interessi particolari”;
– Legge Regione Valle d’Aosta n. 2 del 08/02/2016 “Modificazioni alla legge regionale 13 marzo 2008, n. 5 (Disciplina delle cave, delle miniere e delle acque minerali naturali, di sorgente e termali)”;
– Legge Regione Abruzzo n. 7 del 05/02/2016 “Modifica alla legge regionale 12 novembre 2004, n. 38 (Riordino della normativa in materia di cooperazione sociale)”.