SENATO DELLA REPUBBLICA
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DEFINITIVAMENTE
– Decreto legge n. 18 del 14 febbraio 2016 recante “Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio” (DDL 2298/S).
L’Aula ha licenziato, in seconda lettura, il provvedimento in oggetto, con la votazione di fiducia sul testo approvato dalla Commissione identico a quello trasmesso della Camera dei Deputati (a riguardo si veda la notizia “In Evidenza” del 7 aprile 2016).
Il provvedimento prevede, tra l’altro, disposizioni per la riforma delle Banche di credito cooperativo, lo smobilizzo dei crediti in sofferenza delle banche, misure sulla vendita di immobili in esito a procedure esecutive, sulle modalità di calcolo degli interessi bancari passivi sia debitori che creditori.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (Atto n. 283).
La Commissione Lavori Pubblici ha espresso al Governo un parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in oggetto (al riguardo si veda la notizia “In Evidenza” dell’8 aprile 2016).
Il provvedimento dà attuazione alla legge 11/2016, approvata definitamente dal Parlamento lo scorso 14 gennaio 2016 e pubblicata nella G.U. 23 del 29 gennaio 2016, che ha delegato il Governo a recepire le direttive del Parlamento europeo 2014/23/UE sui contratti di concessione, la 2014/24/UE sugli appalti pubblici nei settori ordinari, la 2014/25/UE sugli appalti pubblici nei settori speciali, nonché a riordinare la disciplina vigente in un unico testo denominato Codice degli appalti e delle concessioni.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definiva.