CAMERA DEI DEPUTATI
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PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DA UN RAMO DEL PARLAMENTO
– DDL su “Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l’adozione di tributi destinati al suo finanziamento” (DDL 2212/C).
L’Aula ha licenziato, in prima lettura, il disegno di legge in oggetto con modifiche al testo approvato dalla Commissione Ambiente.
Tra queste, in particolare, si segnalano le seguenti:
Art. 4
Vengono modificate le disposizioni sull’affidamento del servizio idrico, prevedendo che l’affidamento può avvenire anche in via diretta a favore di società interamente pubbliche, anziché essere disposto in via prioritaria.
Emendamento 4.300(votato ai sensi dell’art. 86, comma 4-bis del regolamento, per ottemperare a condizioni della Comm. Bilancio)
Art. 6
Viene disposto che il Fondo presso il Ministero dell’Ambiente per il finanziamento degli interventi relativi alle risorse idriche di cui all’art.7, c.6, del DL 133/2014, convertito dalla L. 164/2014, concorre al finanziamento delle infrastrutture previste nel piano degli interventi elaborato dall’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale concedente il servizio, ferme restando le finalità del Fondo di garanzia delle opere idriche di cui all’art. 58, c.1, della L. 221/2015.
Emendamento 6.400, della Commissione
Sul finanziamento del servizio idrico integrato viene precisato che le risorse della Cassa depositi e prestiti S.p.A., di cui all’art.5, comma 7, lett. b, del DL 269/2003, convertito dalla L.326/2003, volte a finanziare investimenti in materia ambientale, sono destinate in via prioritaria agli interventi sulla rete del servizio idrico integrato, anziché “alle società interamente pubbliche” per l’esecuzione degli interventi medesimi.
Emendamento 6.301 (votato ai sensi dell’art. 86, comma 4-bis del regolamento, per ottemperare a condizioni della Comm. Bilancio)
Art. 13
Viene introdotta la clausola di invarianza finanziaria nel testo.
Emendamento 13.0.300 (votato ai sensi dell’art. 86, comma 4-bis del regolamento, per ottemperare a condizioni della Comm. Bilancio)
Il provvedimento è volto a determinare i principi con cui deve essere utilizzato, gestito e governato il patrimonio idrico nazionale, nonché a favorire la definizione di un governo pubblico e partecipativo del ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale.
Il provvedimento passa ora alla lettura del Senato.
PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI
APPROVATI DALLE COMMISSIONI DI MERITO
– DDL su “Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato (DDL 2039/C e abb.).
Le Commissioni riunite Ambiente e Agricoltura hanno approvato, in prima lettura, in sede referente, il disegno di legge in oggetto con modifiche al testo unificato adottato come testo base.
Il provvedimento detta princìpi fondamentali per la valorizzazione e la tutela del suolo, con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica, al fine di promuovere e tutelare l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente nonché di contenere il consumo di suolo, anche in funzione della prevenzione e della mitigazione degli eventi di dissesto idrogeologico e delle strategie di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici.
Vengono fornite le definizioni concernenti: il consumo di suolo, la superficie agricola, naturale e seminaturale, l’impermeabilizzazione, l’area urbanizzata, la rigenerazione urbana, la mitigazione e la compensazione ambientale.
Vengono, inoltre, dettate specifiche disposizioni volte, tra l’altro, a disciplinare:
– le fasi procedurali per addivenire, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dall’UE circa il traguardo del consumo di suolo pari a zero da raggiungere entro il 2050, alla definizione della riduzione progressiva vincolante, in termini quantitativi, di consumo del suolo a livello nazionale e del relativo riparto a livello regionale dei quantitativi medesimi (art. 3);
– la procedura a più fasi per l’individuazione, entro tempi certi, degli ambiti urbanistici da sottoporre prioritariamente a interventi di ristrutturazione urbanistica e di rinnovo edilizio (art. 4);
-la delega al Governo ad adottare uno o più decreti legislativi volti alla semplificazione delle procedure per gli interventi di rigenerazione delle aree urbanizzate degradate da un punto di vista urbanistico, socio-economico, paesaggistico e ambientale (art. 5);
– il divieto di mutamento di destinazione d’uso delle superfici agricole; (art. 7);
-la destinazione dei proventi dei titoli abilitativi edilizi (art. 10);
– il periodo transitorio a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge e fino all’adozione dei provvedimenti di attuazione della riduzione del consumo di suolo, che devono essere adottati dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano e comunque non oltre il termine di tre anni (art. 11).
Il provvedimento passa ora all’esame dell’Aula.
PARERI RESI SU ATTI DEL GOVERNO
– Schema di Schema di decreto legislativo recante revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190, e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Atto n. 267).
La Commissione Affari Costituzionali ha espresso al Governo un parere favorevole con condizioni ed osservazioni sul provvedimento in oggetto.
Lo Schema di D.Lgs dà attuazione alla delega contenuta all’art.7 della L. n.124/2015 ( recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”), in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, introducendo – tra l’altro – una nuova forma di accesso ai dati e ai documenti pubblici (equivalente alla Freedom 01 information act –Foia- dei sistemi anglosassoni), per la quale chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti, può accedere a tutti i dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche Amministrazioni. In particolare si consente l’accesso anche ai dati, alle informazioni e ai documenti per i quali non sussistono specifici obblighi di pubblicazione.
Vengono, inoltre, introdotte modifiche alla L.190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione), volte a precisare i contenuti e i procedimenti di adozione del Piano nazionale anticorruzione e dei piani triennali per la prevenzione della corruzione, nonché a ridefinire i ruoli, i poteri e le responsabilità dei soggetti interni che intervengono nei relativi processi.
Il provvedimento tornerà, ora, in Consiglio dei Ministri, per l’approvazione definitiva.