CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
C. Braga, PD
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Terre e rocce da scavo
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Fornire notizie sull’iter delle disposizioni di riordino della materia sulle «terre e rocce da scavo» che, ai sensi del DL 133/2014, convertito dalla L. 164/2014, devono essere adottate con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro dell’Ambiente, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, entro il 12 dicembre 2014, ovvero entro 90 giorni dall’entrata in vigore del suddetto provvedimento.
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Evidenziate tra le novità normative introdotte dallo Schema di DPR, che a partire dal 1° marzo 2016 è stato trasmesso in Parlamento per l’acquisizione del parere delle competenti Commissioni parlamentari, le seguenti:
-l’allineamento della normativa italiana a quella europea e un più stretto raccordo, in termini normativi, con le procedure di valutazione di impatto ambientale;
-la semplificazione delle procedure e la fissazione di termini certi per concludere le stesse, anche prevedendo meccanismi in grado di superare eventuali situazioni di inerzia da parte degli uffici pubblici;
-una stretta interazione tra i soggetti che operano nel settore delle terre e rocce da scavo e le strutture deputate ai controlli;
–procedure più veloci per attestare che le terre e rocce da scavo soddisfino i requisiti stabiliti dalle norme europee e nazionali per essere qualificate come sottoprodotti e non come rifiuti”
–rafforzamento del sistema dei controlli e una disciplina più dettagliata ed efficace per il deposito intermedio delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti;
–tempi certi in cui Arpa e Appa svolgano le attività di analisi.
(lo Schema ha ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari ed è in attesa di tornare in Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva)
Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti
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Interrogazione a risposta immediata in commissione
M. Gnecchi, PD
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Accesso al pensionamento dei lavoratori in mobilità
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Si chiede di conoscere il numero dei lavoratori collocati in mobilità a seguito di accordi stipulati in sede governativa e non governativa, entro il 31 dicembre 2011, che matureranno i requisiti pensionistici previgenti il cosiddetto decreto “Salva Italia” (DL 201/2011) entro due o tre anni dalla fine della mobilità.
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Evidenziato, in particolare, che: -l’INPS ha reso noto che sono circa 5200 – di cui 1.525 donne
e 3.675 uomini – i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro due anni dalla fine della mobilità;
-mentre sono circa 5.400 – di cui 1.630 donne e 3.770 uomini – quelli che matureranno i requisiti pensionistici entro tre anni dalla fine della mobilità;
-potrebbero esserci dei lavoratori collocati in mobilità anche successivamente al 30 settembre 2012 sulla base di accordi sottoscritti prima del 31 dicembre 2011;
-nell’ambito della platea così ottenuta sono stati individuati i lavoratori che entro due o tre anni dalla fine della mobilità matureranno i requisiti pensionistici previgenti al cosiddetto decreto « Salva Italia », ipotizzando per essi la
continuità di versamenti fino alla data di raggiungimento dei predetti requisiti pensionistici.
Sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali, Massimo Cassano
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Interrogazione a risposta immediata in commissione
R. Simonetti, LN
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Modalità di calcolo delle situazioni reddituali incidenti sul diritto e sulla misura delle prestazioni collegate al reddito
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Chiesti chiarimenti sulle modalità di calcolo delle situazioni reddituali incidenti sul diritto e sulla misura delle prestazioni collegate al reddito, di cui all’art. 35 Dl 207/2008, convertito dalla L 14/2009.
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Viene evidenziato, in particolare, che:
-l’art. 35, comma 8, del DL 207/2008, così come modificato dal DL 78/2010 dispone che «ai fini della liquidazione o della ricostituzione delle prestazioni previdenziali ed assistenziali collegate al reddito, il reddito di riferimento è quello conseguito dal beneficiario e dal coniuge nell’anno solare precedente. Per le prestazioni collegate al reddito rilevano i redditi conseguiti nello stesso anno per prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati»;
-a decorrere dal 1° gennaio di ogni anno, ai fini del riconoscimento del diritto e della misura delle prestazioni collegate al reddito già in pagamento, si tiene conto:
-dei redditi per prestazioni, per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati conseguiti nello stesso anno;
-dei redditi diversi da quelli di cui al punto precedente conseguiti nell’anno precedente;
-con riferimento all’applicazione del predetto comma 8, sono stati sollevati alcuni dubbi in ordine ai casi in cui il titolare di una prestazione collegata al reddito già in godimento o il suo coniuge cessino l’attività di lavoro per acquisire la pensione;
-al riguardo è stato chiarito dall’INPS che ai fini della determinazione della prestazione collegata al reddito, non deve essere sommato il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente con il reddito da pensione dell’anno in corso (avendo quest’ultimo sostituito il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente), ma deve essere preso in considerazione solo il maggiore dei due.
Sottosegretario per il Lavoro e le politiche sociali, Massimo Cassano
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Interrogazione a risposta immediata in commissione
P. Carrescia, PD
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Sistri
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Quali siano stati i motivi del ritardo nell’attuazione delle misure di rideterminazione dei nuovi importi dei «contributi Sistri» e quali iniziative si intendano assumere, qualora il decreto non sia pubblicato in tempo utile, ossia entro il 28 aprile, per assicurare alle imprese di pagare il contributo di iscrizione annuale al SISTRI sulla base delle nuove disposizioni e non sulla base di quelle più onerose di cui al decreto ministeriale 18 febbraio 2011.
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Evidenziato, in particolare, che:
–si intendono ridurre i contributi a carico delle imprese, a valle di un processo di semplificazione e rimodulazione dei costi di esercizio del Sistema. A tal fine, il Ministero dell’Ambiente si sta attivando per ridurre i costi di esercizio del Sistema, attraverso l’affidamento della nuova concessione SISTRI che dovrebbe portare a una rideterminazione del corrispettivo riconosciuto al concessionario e l’adozione del decreto di semplificazione ed ottimizzazione del sistema;
-il predetto decreto è il passaggio intermedio per poter ridurre il contributo annuale SISTRI;
-con riferimento al termine per la conclusione della procedura di affidamento della nuova concessione del SISTRI, questo scadrà nel mese di settembre 2016, dopo di che vi sarà un naturale periodo di affiancamento all’attuale gestore, con successiva entrata in esercizio del nuovo sistema ragionevolmente nei primi mesi del 2017;
-il decreto ministeriale determina, invece, le condizioni di esercizio della nuova concessione garantendo modalità di funzionamento semplici ed efficaci introducendo il necessario presupposto per rimodulare verso il basso i contributi richiesti alle imprese e in linea con le proposte formulate dalle Associazioni imprenditoriali in occasione del Tavolo di consultazione che il Ministero dell’ambiente ha organizzato lo scorso anno;
-il decreto in questione pertanto, non incide immediatamente sull’entità dei contributi dovuti per il 2016, ma riducendo i costi del sistema pone in essere le condizioni indispensabili per rideterminare i contributi degli utenti;
-riguardo alla tempistica di entrata in vigore del predetto decreto, questa dovrebbe avvenire auspicabilmente entro maggio.
Sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo.
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
R, Fraccaro, M5S
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Ciclovie
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Quali iniziative si intendano adottare per monitorare l’ottemperanza del testo unico dell’ambiente e per favorire, nel quadro della programmazione negoziata tra province di Trento e di Bolzano, Regione Lombardia e regione Veneto, in ordine agli accordi di programma siglati in seno al Comitato paritetico per la gestione dell’intesa, ai sensi del protocollo addizionale alla Convenzione per la protezione delle Alpi e nello spirito della risoluzione del Parlamento europeo 27 settembre 2011, l’attuazione di progetti strategici nell’ambito della mobilità sostenibile e delle infrastrutture cicloturistiche, volti a connettere le reti ciclabili delle province e delle regioni in questione con il sistema nazionale di ciclovie turistiche e a facilitare la fruizione turistica dei comuni confinanti con le province autonome di Trento e di Bolzano e dei territori contermini.
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Interrogazione a risposta scritta
F. Sanna, PD
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Rateazione debiti fiscali
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Considerato che l’art. 1, c.134, della L. 208/2015 (legge di stabilità 2016) prevede che “nelle ipotesi di definizione degli accertamenti o di omessa impugnazione di cui al Dlgs 218/1997, i contribuenti che, nei trentasei mesi antecedenti al 15 ottobre 2015, sono decaduti dal beneficio della rateazione, sono riammessi al piano di rateazione inizialmente concesso ai sensi dello stesso Dlgs 218/1997, limitatamente al versamento delle imposte dirette, a condizione che entro il 31 maggio 2016 riprendano il versamento della prima delle rate scadute”,
-assumere iniziative affinché l’Agenzia delle entrate invii a ciascun contribuente con i requisiti stabiliti dall’art. 1, c.134, della L. 208/2015, una comunicazione circa l’opportunità di aderire alla misura, se possibile anche rappresentando gli elementi essenziali del ricalcolo del debito fiscale, ed il relativo schema di rateizzazione;
– assumere iniziative normative per la proroga, in via d’urgenza, del termine di effettuazione della ripresa dei versamenti (che forma il titolo di riammissione), fissato al 31 maggio 2016.
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Interrogazione a risposta immediata in commissione
S. Ciprini, M5S
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Garanzia giovani
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-Chiarire quali iniziative abbia adottato il Governo per favorire l’incontro della domanda e dell’offerta nonché l’adeguatezza e la coerenza dell’offerta di lavoro ai curricula degli iscritti in linea con il programma della raccomandazione europea;
-chiarire quali siano le risorse europee o nazionali a cui il Governo intende attingere e a quanto ammontino gli investimenti destinati al rafforzamento dei centri per l’impiego e alla qualificazione del personale dei centri chiamati a gestire le politiche attive del lavoro.
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SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
S. Divina, LN
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Bonus mobili
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-Confermare la strategicità del bonus mobili, di cui alla L 208/2015 (Legge di Stabilità 2016) come volano dell’industria del mobile made in Italy e di settori collegati, tra cui l’edilizia e il mercato delle compravendite, prevedendo, in tal senso, una stabilizzazione delle misure fiscali, a beneficio di una più ampia platea di destinatari.
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Interrogazione a risposta scritta
F. Casson, PD
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Mose
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-Interrompere qualsiasi affidamento diretto senza gara per la progettazione e realizzazione delle paratoie all’arsenale di Venezia;
–bandire al più presto una gara internazionale per la manutenzione del sistema MOSE destinato a durare per 100 anni con spese molto ingenti;
–proporre ai partecipanti alla gara anche altre aree pubbliche adatte allo scopo (oltre a quelle presso l’arsenale nord che comunque dovranno essere utilizzabili anche per la cantieristica per le prescrizioni del piano particolareggiato e per le previsioni del master plan approvato dal magistrato alle acque nel 2006) dato che sono ipotizzabili anche altre aree pubbliche di Marghera (ad esempio isola 46) e di Pellestrina (ad esempio cantiere ex De Poli).
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