CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
Terzoni, M5S
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Sistri
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Fornire chiarimenti circa le ragioni del mancato pagamento delle fatture emesse da Selex;
– dettagliare quale sia ad oggi la disponibilità di risorse visto che a fronte di un totale di versamenti da parte dei soggetti aderenti al sistema di tracciabilità dei rifiuti pari a 169.775.519,83, oltre ai 5 milioni relativi al fondo istituito per la realizzazione del SISTRI previsto dalla legge n. 296/2006, (finanziaria 2007), articolo 1, comma 1116, come fondo unico investimenti del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per l’avvio del sistema, risulta essere stato corrisposto a SELEX un ammontare, tutto compreso, di 103.502.911,06 euro;
– se i fondi accantonati possano essere eventualmente utilizzati per eseguire i rimborsi alle aziende;
– oppure fornire indicazioni verso quali altri capitoli siano state destinate le somme versate alle imprese e accantonate in precedenza; – in che modo l’aggiudicatario potrà disporre delle apparecchiature hardware attualmente presenti negli edifici di proprietà di Selex – garantire la continuità del sistema nel momento di passaggio al nuovo contraente.
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Evidenziato tra l’altro che:
– l’importo totale dei pagamenti a favore della Selex Se-Ma s.p.a., per il periodo di vigenza contrattuale (14 dicembre 2009-30 novembre 2014), è pari ad euro 69.640.180,80 (Iva compresa) e che sono state ulteriormente pagate le somme relative alla fatturazione dei «costi della produzione», così come previsto dall’articolo 11, comma 9-bis del DL n. 101/2013, come modificato dall’art. 8 del DL n.210/2015;
– l’ordine del giorno n. 9/01682 del 24 ottobre 2013, prevedeva l’adozione di un piano di intervento destinato alla restituzione o compensazione dei contributi versati dalle imprese negli anni 2010, 2011 e 2012;
– la Corte di cassazione a sezione unite, con ordinanza n. 23835 del 2015 ha evidenziato, ancorché ai soli fini della giurisdizione che, seppur è indubbia la natura di tributo del contributo annuale di iscrizione al Sistri, nel caso di specie la giurisdizione spetta al giudice ordinario trattandosi di domanda concernente il risarcimento del danno;
– chiarire la compatibilità tra la natura tributaria del contributo e il richiamato ordine del giorno n. 9/01682, allo scopo di individuare le possibili modalità attuative di quest’ultimo.
Evidenziato tra l’altro che:
– in merito alla procedura di affidamento della nuova concessione Sistri in data 26 giugno 2015, la Consip ha pubblicato il bando di gara per la selezione dei concorrenti;
– la conclusione della procedura e l’aggiudicazione della medesima avverranno presumibilmente a settembre 2016. Vi sarà un naturale periodo di affiancamento all’attuale gestore, con successiva entrata in esercizio del nuovo sistema, ragionevolmente nei primi mesi del 2017.
Il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti. |
SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI / RICHIESTE AL GOVERNO
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RISPOSTA DEL GOVERNO
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Interrogazione a risposta orale
M. Sacconi, AP-NCD-UDC
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Arbitrato in materia di lavoro
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Si chiede di sapere quali iniziative si intendano adottare per dare piena attuazione a quanto disposto dall’art. 31, comma 11, della L.183/2010 (c.d. collegato lavoro) e potenziare e rendere realmente operativo l’istituto dell’arbitrato anche in materia di lavoro, essendo questo uno strumento di fondamentale importanza non solo per la soluzione, efficace e condivisa, delle controversie tra privati, ma anche per il miglioramento complessivo del sistema giustizia.
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Evidenziato, tra l’altro, che:
–le rilevazioni statistiche relative al contenzioso confermano per il 2015 un trend decrescente, che ha interessato anche i tempi di definizione delle cause civili di primo grado;
–nel 2016 è stata istituita presso il Ministero della Giustizia una Commissione di studio con il compito di elaborare norme di rango primario volte ad ampliare l’accesso all’istituto dell’arbitrato nell’ambito delle controversie di lavoro.
La Sottosegretaria di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Franca Biondelli
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CAMERA DEI DEPUTATI
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
Daga, M5S
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Rischio idrogeologico
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Considerato che la legge n. 221/2015 (c.d. Collegato Ambientale) contiene norme che riguardano l’organizzazione e la governance della prevenzione del rischio idrogeologico e, nello specifico, l’art. 51 prevede la riorganizzazione dei distretti idrografici in materia di difesa del suolo, modificando diversi articoli del codice dell’ambiente,
si chiede di sapere:
– quale sia la situazione attuale del riordino della governance relativa alla prevenzione del rischio idrogeologico introdotta dal collegato ambientale;
– se i decreti che definiscono i criteri e le modalità per l’attuazione delle autorità di bacino siano stati emanati; –quali e quanti segretari generali siano stati nominati, se tutte le autorità di bacino abbiano provveduto a redigere i piani di gestione e i piani di bacino distrettuale, se tutte le regioni abbiano redatto i piani di tutela per il proprio territorio.
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Interrogazione a risposta scritta
Grimoldi, LNA
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Semplificazione adempimenti fiscali
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Viene chiesto se:
– si intenda convocare un tavolo di confronto con gli addetti ai lavori al fine di raccogliere le istanze degli intermediari e degli assistenti fiscali con lo scopo di programmare, anche attraverso nuove iniziative normative una vera e propria semplificazione degli adempimenti fiscali e della normativa fiscale in generale, con l’obiettivo di rispettare, sostanzialmente, la disciplina contenuta nello statuto del contribuente, fino ad ora non tenuto in debito conto dal legislatore;
– se non si ritenga opportuno promuovere una complessiva riforma del sistema tributario con lo scopo di: semplificare o eliminare il modello 770, considerata la duplicazione dei dati provenienti dalla certificazione unica, e la comunicazione dei beni in godimento ai soci e dei finanziamenti, rivedere la disciplina delle società non operative, che penalizza irragionevolmente l’esercizio dell’attività di impresa esercitata, anche in considerazione dell’ulteriore aggravio, introdotto inspiegabilmente nel periodo di massima virulenza della crisi economica, rappresentata dalle cosiddette «perdite sistemiche» nonché rivedere le sanzioni – oggettivamente sproporzionate – qualora nel modello Unico il contribuente ometta di indicare gli specifici codici riguardanti cause di disapplicazione/esclusione o, in via residuale, sull’esito dell’interpello; – se non si ritenga opportuno addivenire ad una maggiore chiarezza delle disposizioni contenute nei diversi provvedimenti, e ad una maggiore tempestività delle norme, con l’obiettivo di definire norme di proroga soltanto in casi straordinari.
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Interrogazione a risposta in Commissione
Venitelli, PD
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Cessione diritto di superficie
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Considerato che la Corte di cassazione con la sentenza n. 15333/2014 contrariamente a quanto previsto dalla circolare 36/E del 2013 dell’Agenzia delle entrate del 19 dicembre 2013 ha statuito che al diritto di superficie in quanto diritto reale, è pienamente applicabile l’articolo 9, comma 5, del TUIR, implicante l’equiparazione della disciplina fiscale relativa alle cessioni a titolo oneroso della piena proprietà degli immobili agli atti che importano la costituzione o il trasferimento di diritti reali di godimento;
si chiede di:
– assumere le iniziative di competenza al fine di chiarire la corretta interpretazione della disciplina in materia di tassazione del diritto di superficie in modo da superare la precedente pronuncia dell’amministrazione finanziaria del 2013 rendendola quindi conforme a quanto previsto dalla consolidata giurisprudenza di legittimità.
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Risoluzione in Commissione
Spadoni, M5S
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Agenda 2030
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Accelerare i lavori finalizzati alla definizione della Strategia degli obiettivi di sviluppo sostenibile, per inserire nel prossimo disegno di legge di Stabilità, interventi in grado di avviare, da subito, cambiamenti nelle traiettorie dei fenomeni su cui il nostro Paese è più indietro, anche rispetto a altri Paesi europei;
– porre l’Agenda 2030 alla base del documento di economia e finanza 2018-2020, insieme all’allegato piano razionale di riforma, come schema di riferimento centrale, cui riferire i vari interventi;
– assumere iniziative per definire al più presto un modello di governance di questo processo, capace non solo di coordinare i diversi Ministeri e le altre istituzioni pubbliche competenti nelle singole materie, ma anche di coinvolgere gli stakeholder;
– progettare una campagna di comunicazione orientata a favorire comportamenti individuali e collettivi coerenti con il paradigma dello sviluppo sostenibile e un programma di educazione allo sviluppo sostenibile nella scuola primaria, da estendere successivamente alle scuole di ogni ordine e grado;
– assumere iniziative per incrementare l’impegno dell’Italia nei confronti dei Paesi in via di sviluppo;
– coinvolgere regioni e città nella predisposizione di piani d’azione territoriali finalizzati al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
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Interrogazione a risposta scritta
Sorial, M5S
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Pagamenti PA alle imprese
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Chiarire in particolare se si intenda:
– aggiornare con urgenza i dati sui pagamenti della Pubblica amministrazione nel rispetto del principio di trasparenza atto dovuto nei confronti dei cittadini;
– attivarsi per rendere possibile lo sblocco immediato e totale dei pagamenti della Pubblica amministrazione, assicurato a più riprese, per garantire alle imprese ciò che spetta loro di diritto ed è di vitale importanza per le attività commerciali, ancora in difficoltà per la crisi economica; – chiarire gli orientamenti in merito a questo ritardo dei tempi dei pagamenti della pubblica amministrazione, che è stata definito una piaga del sistema economico-finanziario italiano che mette quotidianamente a rischio la vita stessa di migliaia di imprese. |
SENATO DELLA REPUBBLICA
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ATTO e PRIMA FIRMA
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OGGETTO
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IMPEGNI/RICHIESTE AL GOVERNO
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Interrogazione a risposta scritta
Tosato, LN-Aut
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Nuovo codice appalti
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Considerato che secondo le linee guida attuative del nuovo codice degli appalti e delle concessioni, approvate dal consiglio dell’ANAC il 21 giugno 2016, il responsabile unico del procedimento deve dimostrare di avere la qualificazione per ricevere tale incarico, attraverso una corposa documentazione formale;
– la qualificazione del responsabile unico del procedimento non può discendere dalla semplicistica suddivisione operata da ANAC tra tecnici diplomati, laureati triennali e laureati magistrali, ma deve più verosimilmente far riferimento alle esperienze acquisite e documentate a mezzo di apposito curriculum, dalle quali sia possibile operare le necessarie analisi per l’attribuzione delle qualifiche di responsabile unico del procedimento, diversificate, non solo per importi, ma anche per tipologia di appalti svolti nell’ambito professionale;
si chiede di sapere se:
– si intenda intervenire, accogliendo anche la serie di rilievi formulati dalle associazioni di categoria, per modificare e semplificare alcuni requisiti richiesti per la figura del responsabile unico del procedimento, tenendo conto anche dell’esperienza, più che collaudata, acquisita da costoro che per anni hanno svolto tale attività presso le amministrazioni pubbliche, allo scopo di evitare confusioni e ritardi che derivano da una vastità di norme, spesso tra loro in conflitto e rese ancora più complicate da linee guida, circolari interpretative e decreti attuativi.
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Interrogazione a risposta scritta
Bernini, FI-PdL
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Rapporto OCSE su agenzie fiscali
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Indicare, tra l’altro:
-se corrisponda al vero che il Ministro dell’economia e delle finanze abbia commissionato al Fondo monetario internazionale e all’OCSE un Rapporto sul funzionamento dell’Agenzia dell’entrate e di Equitalia e per quali ragioni non lo abbia reso pubblico;
– se, sulla base di quanto emerso nel rapporto, siano stati presi provvedimenti in ordine allo squilibrio esistente fra il comportamento dell’Agenzia delle entrate nei confronti delle grandi imprese (strutturalmente positivo e improntato al rispetto degli standard internazionali) e quello tenuto nei confronti delle piccole e medie imprese (presunzioni tributarie sui ricavi, attività di accertamento troppo dure, contenzioso sbilanciato a favore del pubblico);
– se non si ritenga doveroso adottare provvedimenti volti a ridurre la pressione fiscale, in particolare nei confronti delle ditte individuali, microimprese e professionisti.
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Si veda precedente del 12 luglio 2016
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