Si fa seguito alle precedenti comunicazioni sulla materia, per segnalare che il 20 giugno scorso Confindustria e Ministero dell’Interno hanno siglato un Protocollo d’intesa volto ad agevolare il rilascio della Carta Blu (Blue card) dell’Unione europea ai lavoratori stranieri altamente qualificati e cittadini di Paesi terzi.
Si rammenta che in Italia la procedura per richiedere la Blue card, introdotta con il d.lgs. n. 108/2012, attuativo della direttiva comunitaria 2009/50/CE, consente al datore di lavoro, il quale abbia sottoscritto un apposito protocollo con il Ministero dell’interno, di sostituire la richiesta di nulla osta con una mera comunicazione allo Sportello Unico per l’immigrazione della proposta di contratto di soggiorno.
L’obiettivo del protocollo è ridurre ulteriormente i tempi di ingresso in Italia per i lavoratori ad alta qualificazione professionale, di cui all’articolo 27-quater del d.lgs. n. 286/1998 (Testo unico sull’immigrazione), attraverso una gestione semplificata delle procedure.
Le imprese associate alle componenti del sistema Confindustria, tramite specifiche credenziali, potranno, infatti, accedere direttamente al Sistema Informatico dello Sportello unico, al fine di comunicare la proposta di contratto per lavoro subordinato.
Con la sottoscrizione per adesione del Protocollo, mediante l’apposita dichiarazione, l’impresa interessata si impegna a garantire il rispetto del contratto collettivo di lavoro di categoria, il possesso del titolo di istruzione superiore e delle qualifiche professionali da parte del lavoratore, nonché la propria capacità economica per gli oneri relativi all’assunzione.
Qualora lo Sportello Unico riscontri carenze nella documentazione richiesta, il contratto di soggiorno non verrà sottoscritto, il permesso non sarà rilasciato, il visto concesso sarà annullato e il datore di lavoro sarà tenuto al pagamento delle spese per il rientro del lavoratore nel Paese di origine.
Nel merito, il Ministero dell’interno ha diramato l’allegata nota esplicativa n. 2944/16.
Confindustria ha, quindi, diramato la circolare n. 19980/16, parimenti allegata, con la quale si rende nota sia l’intesa in esame, con le relative modalità operative, sia l’Accordo quadro per l’integrazione dei beneficiari di protezione internazionale, ospiti del sistema di accoglienza nazionale.
Tale ultimo Accordo, con validità triennale suscettibile di rinnovo, ha la finalità di favorire l’integrazione dei rifugiati nel nostro Paese tramite l’attivazione di tirocini di lavoro presso le imprese associate interessate, secondo il fabbisogno specifico. Gli oneri economici dei percorsi formativi saranno sostenuti dal Ministero dell’interno attraverso una dote individuale ai titolari di protezione internazionale coinvolti.
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